tachipirina

di ghost_blu
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Lune e stelle sono disegnate sui suoi fianchi.
Maria è lì, camera buia, penombra estiva pomeridiana che filtra nella sua camera, nella camera che condivide con Giulio, sdraiato dormiente accanto a lei, nudo e appagato, coccolato, amato. Anche maria è così, ma lei brucia.
Davanti al loro letto c'è un piccolo specchio di quelli che girano, che di solito fa da armadio di guerra con le mutande tirate sopra per la fatica di sistemarle nei cassetti, ma oggi è vuoto. Il riflesso di Maria limpido. Il riflesso del suo corpo seduto sul letto, nervoso, ossuto, annodato, fragile e arrossato nelle giunture, come una bambola di carta velina.
Lune e stelle sono disegnate sulle spalle, sulle braccia, sui polsi. Costellazioni sulle cosce, sull'addome. Che schifo.

Mi sento male. Mi sento davvero tanto male così tanto male che mi sembra di morire. Il mio corpo va a fuoco le mie mani non smettono di martoriarmi. Il mio cuore va veloce e sto vomitando bile. Sto esplodendo, sto morendo aiutatemi, aiuto. Aiutatemi.

Maria continua.
Ho fame vorrei mangiare ma non posso, il mio fantasma dice che sarò molto più scopabile se non mangio, che sarò molto più bella, un fiore nero che tutti vorranno, sopratutto Giulio. Non ascoltare lui, dice il fantasma, non sei bella adesso, fai cagare sei un cesso lardoso di merda, sei una balena sei inguardabile, fa venivate il voltastomaco. Tappati quella bocca, continua: non mangiare, se mangi ingrassi e a quaranta cinque chili non ci arriverai mai, le tue ossa non saranno mai visibili se continui a mangiare, devi diventare uno scheletro a quel punto avrai il permesso. Ma sarai troppo esausta vero? Anche se avrai il permesso di mangiare troverai un altra scusa per non farlo. Meglio di no, brava, sei una bimba così brava, una bravissima troia. Ascolta me e solo me, solo me soltanto la mia voce e morirai finalmente. Non è quello che vuoi?
Schianta cazzo schianta. Impasticcati come la tossica che sei e muori con gli occhi rivoltati. Schifosa ameba, aborto di merda.
Sei un fiore bellissimo sì,
Il tuo corpo è solo un fiore sterile.
Ucciditi.

Maria piange davanti allo specchio, piange anche dopo tra le braccia di Giulio. Piange. Il vuoto nero che sente ha preso il sopravvento.
La penombra non è più nirvana, è incubo terrificante. Fa così schifo, Maria fa così schifo, fa così schifo. Schifo. Schifo. Schifo.
Schifo.
Vaffanculo.

 





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