Questa stanza
ha un respiro d’ oggetti,
di ricordi che s’incollano addosso,
di sussurri ovattati
che profumano sulle mie dita.
Questa stanza
assapora di attesa,
di ore contate a ritroso,
lente come il dondolare coeso
delle tue labbra sopra il mio corpo.
Questa stanza
ha il suo volto nell’ombra,
come perle screziate di buio,
gemme diaspro rosso,
con gli occhi che si sciolgono addosso.
Questa stanza
ha voce segreta,
di primavere e rose già colte,
dell’eco che si mischia al tramonto
oltre le lise tende di lino.
Attendo il tuo odore,
di petali e spezie,
attendo l’illusione delle tue spalle,
del fremere intenso di farfalle danzanti,
dentro lo stomaco,
profondo nel cuore,
in questa stanza che,
sempre,
chiama il tuo nome.
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