Radici

di Nymphna
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Diciassette anni dopo

 

Con i lunghi capelli sciolti al freddo vento di febbraio procede di buon passo per il corso affollato. E’ sempre al limite del ritardo, ma non si presenta mai senza un sorriso. 

Si prende un momento, prima di attraversare la strada, per notare che il sole resta nel cielo qualche minuto in più: sono le cinque e ancora non è calato. Sorride, osservando i raggi morenti che bagnano la cima di un palazzo con un caldo arancione. Sente quasi aria di primavera. Tempo di risate, di passeggiate, di vestiti leggeri, di profumo di fiori e di fili d’erba sotto i piedi scalzi. 

Lo zaino le pesa sulle spalle. Porta sempre delle borse capienti, perché c’è qualcosa che al loro interno non manca mai; indifferente la durata della giornata, irrilevanti sono gli appuntamenti, gli impegni, i compiti da svolgere e la strada da percorrere: appeso ad una spalla lei avrà sempre un libro.

 




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