Qualcosa da fare
Make music, read, be
creative and love as hard as you can. Let's share stuff. I'm creating and will
share soon.
[Roddy Bottum, Twitter]
Mi stiracchio sul materasso e intreccio le gambe,
sbadigliando in preda alla noia. Questa dannata quarantena mi sta uccidendo,
darei qualsiasi cosa per poter almeno uscire a fare due passi.
Joey è sempre più convinto che dovrei fare un po’ di
esercizio fisico in casa, visto che mi sento tanto arrugginito, ma la verità è
che non sono affatto sportivo e preferisco di gran lunga una passeggiata sul
lungomare.
«Che palle» sbuffo per l’ennesima volta.
Joey abbassa il giornale che tiene di fronte al viso e
solleva gli occhiali da lettura sulla fronte, in modo da potermi guardare. «Se
non la smetti di lamentarti, ti sfratto da questa casa così come sei, con solo
le mutande addosso!»
Abbasso lo sguardo sul mio corpo e rido. «Guarda che questa
è casa mia!» esclamo.
«Me ne fotto.»
«Senti, perché non facciamo qualcosa?»
Joey sospira e si gratta il mento. «Quando dici così c’è
sempre da preoccuparsi, Bottum…»
«Grazie per il supporto morale, sei la checca più
insensibile che io conosca!» lo rimbecco, mollandogli un calcio.
«Il fatto che i gay siano più sensibili degli etero è
statisticamente una cazzata» replica senza scomporsi, risistemando gli occhiali
da lettura sul naso.
Mi volto di lato e allungo la mano destra per fargli il
solletico su un fianco. «Chi cazzo se ne frega delle statistiche?»
«Mi lasci leggere in santa pace?»
Sbuffo ancora. «Sei un vecchio di merda!» lo accuso,
strappandogli in un lampo la rivista di mano. Si tratta di un noiosissimo
mensile dedicato a studi di mercato, statistiche e stronzate simili, così lo
lancio dall’altra parte della stanza e mi getto su Joey, continuando a fargli
il solletico.
«Vecchio di merda, io? Fino a prova contraria tu hai quasi
cinquantasette anni, mentre io ne ho cinquantuno. Piantala!» Joey si dimena e,
dopo qualche istante di lotta, mi blocca i polsi con una mano.
«Altrimenti che fai, Holman?»
«Ti stacco le palle e te le frullo domani a colazione»
sibila in tono minaccioso.
«E poi come fai senza i miei gioielli di famiglia?»
Lui ghigna divertito. «Ho già i miei a cui pensare.»
Mi scosto da lui e mi metto seduto con le gambe incrociate.
«Ciò non toglie che mi sto annoiando a morte. Facciamo qualcosa!»
«Se gli storici fan dei Faith No More sapessero che il loro tastierista
frigna come un bambino quando non sa cosa fare, gli cadrebbe un mito!» mi
punzecchia, poggiando la mano destra sul mio ginocchio.
«Me ne fotto pure di loro! Facciamo qualcosa?»
«E che cazzo! Che cosa vuoi fare?» si arrende infine,
sospirando pesantemente.
«Abbiamo registrato quella canzone… perché non facciamo un
video?» propongo, schioccando le dita.
Joey corruga la fronte. «Un video? Non possiamo nemmeno
uscire di casa!»
Scendo dal letto e cammino avanti e indietro, sentendo sotto
i piedi il pavimento fresco. «Potremmo riprendere momenti della nostra
quotidianità in quarantena, della nostra convivenza…»
«Vuoi metterti in vetrina?»
Sorrido a Joey e mi punto un dito sul petto villoso. «Guarda
che ho fatto coming out nel ’93, cosa c’è di male?»
Lui si stringe nelle spalle e si sfila gli occhiali da
lettura, rigirandoseli pensieroso tra le mani. «Niente, direi.»
«Allora facciamolo, almeno trascorreremo il tempo a fare
qualcosa di produttivo!» esclamo, afferrandolo per le caviglie con l’intento di
tirarlo giù dal letto. «E poi immaginati noi due, così virili e belli, con le
nostre pance da vecchi di merda, che diamo uno schiaffo morale al mondo intero
e che magari ci facciamo un po’ di pubblicità!»
«Vuoi che appariamo nudi nel video?» si indigna Joey,
scalciando via le mie mani e mettendosi a sedere.
«Non nudi… così come siamo» spiego, indicando prima me, poi
lui.
Entrambi siamo in mutande e non indossiamo nient’altro; il
riscaldamento nell’appartamento è fin troppo alto, contando che all’esterno le
temperature sono già abbastanza alte per essere soltanto aprile.
«Roddy…»
«E dai! Non essere bigotto pure tu!»
Joey si alza dal letto e mi molla una leggera spinta. «Ehi,
vecchio di merda, io non sono bigotto!»
«Allora accetti?» strepito, afferrandolo per le braccia e
guardandolo dritto negli occhi scuri.
Il mio compagno sospira. «Me ne pentirò, ma la cosa mi intriga.»
«Oh, perfetto! Ho già un sacco di idee, allora…»
«Aspetta.»
Lo fisso confuso.
«Prima lasciami andare a pisciare» spiega, mollandomi una
spallata per potersi fare strada verso il bagno.
«Quindi, fammi capire… vuoi piazzare telecamere per tutta la
casa e riprendere in maniera casuale momenti delle nostre giornate, poi vuoi
scegliere gli spezzoni migliori e montarli in un videoclip per Daddy.»
Annuisco, senza staccare gli occhi dal mio corpo riflesso
nello specchio. «Già, però forse non sono abbastanza attraente… queste cazzo di
mutande bianche sembrano un pannolino, e forse avrei dovuto fare esercizio
fisico come hai detto tu per rassodare questa pancia…» Mi appoggio le mani sul
ventre morbido e sospiro.
Joey mi si affianca e ride. «Hai ragione, sei osceno. Forse
è meglio se tu ti vesti e io rimango in mutande, del resto tra noi due non c’è
paragone!» mi schernisce.
«Grazie per il supporto morale, sei sempre più insensibile…
secondo me lo yogurt che hai mangiato a colazione era scaduto da due mesi»
borbotto.
Joey si sistema alle mie spalle e mi abbraccia da dietro,
mordendomi sulla spalla sinistra. «Preferisco essere acido che sdolcinato»
mormora.
Osservo il nostro riflesso allo specchio e mi viene ancora
più da ridere. «Siamo due vecchi di merda. Due vecchi di merda che si amano.»
Joey molla qualche colpetto sulla mia pancia e mi spinge
via. «E chi ti ha detto che ti amo? Sul fatto di essere un ridicolo anziano
potrei anche darti ragione, ma sul resto…»
Mi volto e lo fulmino con lo sguardo. «Stai zitto e aiutami
a piazzare le telecamere: abbiamo molto lavoro da fare per i Man On Man!»
«Man On Man?» chiede stranito.
Sogghigno divertito. «È il nome del nostro progetto, ti
piace?»
Joey sospira e mi segue verso il salotto.
[Prompt 7: “Grazie per il supporto morale…”]
Carissimi lettori, eccomi con una piccola long di cinque
capitoli dedicati alla mia nuovissima OTP canon nel fandom dei Faith No More XD
No, a parte le cretinate… Roddy per me sarà sempre parte
integrante della Pattum, ma scrivere di lui con il suo reale fidanzato Joey
Holman è qualcosa di MERAVIGLIOSO!!!!
Mi sono divertita troppo, anche perché me li immagino
talmente demenziali che boh, questi piccoli capitoli si sono praticamente
scritti da soli :P
Piccole note a voi dovute: la storia è ispirata a una
faccenda realmente accaduta poco tempo fa a questi due, ma tutto verrà svelato nella
sua interezza nell’ultimo capitolo; ovviamente io ho rivisitato tutta la
faccenda, dandone una mia personalissima interpretazione e caratterizzando i
due uomini (?) come io li immagino!
In questo primo episodio vediamo un Roddy annoiato che
cerca di trovare qualcosa da fare, e un Joey che fatica a non strangolarlo; Man
On Man è veramente il nome del loro progetto insieme, e la citazione "Due fidanzati gay che fanno musica gay" che
trovate nell'introduzione della storia è esattamente la descrizione presente nella
loro pagina Instagram, anche se ovviamente in inglese! XD
Il titolo della storia rimanda alla definizione “vecchi
di merda” che sarà sempre ben presente durante tutti i capitoli :D
Per ora non vi anticipo altro, spero solo che questo
primo capitolo demenzialissimo vi sia piaciuto e vi abbia fatto ridere :D
Alla prossima e grazie a chiunque sia giunto fin qui,
anche senza più un neurone in testa XD ♥
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