Passato e presente si intrecciano con nastri spezzati

di Duchessa712
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Document A dieci anni Rickon è un bambino impetuoso, che mette il suo cuore in tutto quello che fa, anche nell'amore, soprattutto nell'amore.
Per questo né i suoi genitori né i suoi zii si preoccupano quando lo vedono danzare al buio, illuminato solo dalla luna, con Shireen, la persona che adora sopra a tutti quanti.
Shireen è dolce e viziata, vuole tutto e il momento dopo il suo contrario, ma è talmente adorabile che la maggior parte delle volte i suoi capricci vengono soddisfatti. Vuole Rickon sopra ogni altra cosa, per sempre, per un'ora, un giorno, una vita. Vuole Rickon e una corona di rose messale sul capo da lui, come fece Rhargar con Lyanna. Vorrebbe anche una guerra, Shireen, se conoscesse tutta la storia.
Rickon le dà corda, la chiama mia Regina e mia signora, si professa il suo più fidato servitore, il suo più fedele cavaliere. Non importa che è il futuro Re del Nord, per lei sarebbe disposto a rinunciare alla corona, e glielo sussurra di notte, quando sono accoccolati nello stesso letto a guardare le stelle, nel segreto della sera che protegge i segreti e gli inganni. Glielo sussurra tra i capelli scuri mentre le bacia le palpebre, mentre le racconta di Rhaegar e Lyanna e dello scandalo. Mai delle vite perdute però, mai del sangue versato, perché Shireen è una bambina e le bambine sono facilmente impressionabili. Per farla addormentare le canta di Jenny e dei suoi fantasmi, di quelli amati, di quelli dimenticati.
Le racconta, sottovoce però, perché questa è una storia proibita, perché racconta di un peccato terribile, di due fratelli che si amavano di un amore proibito, di un amore sbagliato,che sono nati e morti insieme, e si sono amati, sempre e comunque e per tutta la vita.
Shireen lo ascolta attenta con gli occhi pieni di sonno, le braccia che si stringono contro la sua vita, il cuore che batte euforico per la sua vicinanza.
Ha cinque anni, Shireen, e crede nelle favole e nei cavalieri e nel vero amore.
-Anche noi ci sposeremo?- chiede con la mente già persa nel sonno.
-Naturale-.
Una promessa che si perderà nella luce del mattino.

-Raccontami ancora del Principe Rhaegar-, perché sono alla luce del sole e Cersei e Jaime sono troppo sospetti, un argomento adatto all'oscurità della notte, che va sussurrato con meraviglia e timore. Rhaegar e Lyanna sono altrettanto pericolosi ma sono più innoqui, sono più semplici, più lineari. Hanno peccato anche loro ma non tanto quanto i Leoni. Possono essere scusati, più o meno, se non fosse per la guerra che è seguita, che ha portato a millioni di perdite.
-Te l'ho già raccontata abbastanza volte-
-E io la voglio sentire ancora-.
È adorabile, Shireen, che ha il viso degli Stark, di sua madre, e le movenze e le espressioni di Sansa quando ancora era bambina, prima che Cersei e Petyr ne facessero la giocatrice migliore, la rendessero adatta a vincere e sopravvivere.
Rickon sbuffa, ma la prende in braccio e racconta ancora di quel torneo che segnò il vero e proprio inizio di una guerra, di una corona donata alla persona sbagliata, di una guerra scoppiata per l'amore di una donna.
-Tu lo faresti? -
-Cosa? -
-Andresti in guerra per me? -
-Certo, mia Signora-. Le bacia la mano e i capelli, poi corrono a giocare, stanchi di impersonare adulti che non sono, dimentichi di promesse che non andrebbero prese così alla leggera.
Non si accorgono, nella loro corsa per il castello, di Irene che li guarda preoccupata, una ruga quasi impercettibile tra le sopracciglia, le mani che stringono il vestito azzurro.
"Nessuno credeva veramente alla relazione tra i due gemelli, ma a volte bastano i sospetti mio amore. Raramente si cercano le prove, meno volte ancora si cercano i veri colpevoli. Ricordati Myrcella, Irene".
Le parole di sua madre, una delle lezioni imparate durante conversazioni improbabili, le serrano la gola e rendono la corona d'argento un peso insostenibile. Scaccia quei pensieri infastidita, ma l'angoscia continua a mangiarle il cuore e le viscere.




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