Revenge

di Dopaxine
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Tutto ebbe inizio una sera di settembre,  Alexander Mycroft Chad Holmes era appena venticinquenne e agli inizi della carriera quando ad una noiosa cena tra colleghi conobbe una donna i cui occhi erano color caffè e i suoi capelli erano color cioccolato fondente. Il suo nome era Nora Elizabeth Powell.

Fin da subito tra i due si creò un'affinità unica e passarono la serata conversando piacevolmente bevendo vino insieme ai colleghi da tempo dimenticati.

Da quella cena passarono tre, a detta di Mycroft, - che si era perso in quegli occhi color moka - lunghissimi anni.

Si incontrarono nuovamente quando lei fu trasferita a Whitehall, dove ebbero modo di conoscersi meglio, di creare una forte amicizia che successivamente sfociò in amore.

Dopo cinque anni di convivenza Mycroft le chiese la mano e lei, con le lacrime agli occhi dalla felicità, gli disse di sì e un anno dopo convolarono a nozze. Si sposarono nella Temple Church situata quasi nel centro di Londra.

Tre anni più tardi Nora scoprì di aspettare un bellissimo bambino, che nominarono Edward Orien Seth Holmes, colui che nascendo fece sì che tutto ciò che gli restasse fosse un padre distrutto dal dolore, con un lavoro stancante e un fratello che finiva in ospedale per overdose almeno una volta al mese.

Mycroft non superò mai la morte della moglie. Guardare negli occhi Edward era ogni volta una pugnalata al cuore: erano uguali a quelli della madre. 

Il politico riuscì a crescerlo e a farlo diventare l'uomo che un giorno prenderà il suo posto. 

Mycroft fu talmente tanto protettivo nei confronti di suo figlio che anche quando suo fratello Sherlock aveva smesso di fare uso di droghe, vietò a Edward di fargli conoscere il proprio zio. 

Suo figlio era ormai ventenne quando tutto intorno a lui diventò nero.

Un dolore lancinante al petto, la vista che andava via via sfocandosi e la bocca che si riempiva di un sapore metallico: gli avevano sparato appena fuori dalla propria casa.

"No!" Gridò il giovane adulto mentre vedeva suo padre cadere a terra. Orien, in greco "il cacciatore",  come ora lo chiamavano tutti, prese fra le braccia il corpo morente del padre, che nei suoi ultimi respiri ebbe ancora la forza di parlare a suo figlio:

"Figliolo, i-io non sono stato il p-padre che f-forse avresti v-voluto, ma sappi c-che ti ho sempre am-amato." E con queste parole Mycroft Holmes morì tra le braccia del suo unico figlio. "Sei stato il padre migliore che potessi avere." Sussurrò Orien tra i singhiozzi, mentre cullava il corpo privo di vita del padre: l'unica persona che, nonostante la sua freddezza e rigidità, era riuscito ad amarlo come mai nessuno aveva fatto.

Mycroft Holmes morì il 20 ottobre dell'anno 2014.

Il ricordo della sua morte ancora vivido nella mente di Orien e ora, nel 2020, egli era un ventiseienne laureato in scienze politiche e con un bruciore dentro al petto che sapeva, non se ne sarebbe andato finché non avrebbe vendicato la morte del padre. 

La vendetta e il rancore sono delle brutte bestie, non dovrei inseguirle, ma non mi fanno dormire la notte. Penso fra sé Orien.





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