Titolo: Quando i personaggi di
BNHA vollero rifare Death Note
Ciak#1 - Scena prima
Insofferente alla vita
e bullizzato di continuo un giovane Midoriya, non il più
brillante studente della sua scuola, né il più
atletico, camminava a capo chino per il cortile dell'istituto. Poco
prima, durante la lezione, il professore lo aveva colto in un momento
di distrazione chiamandolo per nome e facendogli d'improvviso una
domanda a cui non era stato capace di rispondere. Al seguente commento
un poco meschino dell'insegnate il viso gli si era colorato di un
violento imbarazzo e l'umiliazione gli aveva fatto salire le lacrime
agli occhi. Accorgendosi del suo disagio l'intera classe si era poi
messa a deriderlo, giocandosi ad alta voce della sua figuraccia e i
commenti di Kacchan era stati i più crudeli fra tutti.
Temendo di ricevere
altre ripercussioni se si fosse attardato in classe, veloce Midoriya se
l'era defilata al suono della campanella, attirato anche dallo scoprire
cosa avesse visto dalla finestra poco prima. C'era un motivo se aveva
finito con il distrarsi, "qualcosa" era caduto come dal cielo
attirandone l'attenzione, ed era certo fosse precipitato nel cortile
scolastico. Se si era affrettato, oltre per evitare le angherie di
Kacchan, era stato anche per precedere altri studenti che forse avevano
a loro volta notato quella "cosa" nera e sottile.
Midoriya l'aveva potuta
osservare solo di sfuggita, ma gli era parso fosse un quaderno, e
subito gli era sembrato strano che qualcuno lo potesse gettare a quel
modo. L'avevano forse lanciato dal tetto? Ma chi poteva essere stato e
sopratutto perché?
Incuriosito, seppur
ancora amareggiato per la propria vita scolastica non molto rosea, lo
scarso rendimento scolastico e la misera vita che conduceva a casa,
Izuku si diresse nel punto in cui credeva fosse atterrato quel
"qualcosa-che-sembra-un quaderno", fu al quanto sorpreso, e in
realtà un poco deluso, che in effetti si trattasse per
davvero di un quaderno.
- Se avessero voluto
liberarsene avrebbero potuto gettarlo nell'inceneritore -
commentò fra se e se chinandosi a raccoglierlo, notandone la
sottile scritta bianca che risaltava sul davanti della nera copertina:
- Death Note? - lesse con una pronuncia non proprio perfetta. "Che cosa
macabra" fu il suo pensiero successivo mentre, sistemata meglio la
cartella sulla spalla, prendeva a sfogliarne le pagine, le quali si
rivelavano tutte bianche.
"E' praticamente nuovo,
lo potrei usare per appuntare le mie osservazione" accennò
ad un vago sorriso al pensiero, credendo di aver avuto finalmente un
colpo di fortuna in quella terribile giornata. Quel senso di giubilo
però ebbe vita breve nel fermarsi su una sorta di
regolamento scritto di nuovo in sottili caratteri bianchi all'interno
della copertina.
Nonostante il suo
inglese non proprio eccellente, Midoriya fu comunque in grado di
tradurre la prima regola del Death Note: "La persona cui nome
sarà scritto su questo quaderno morirà".
- E' uno scherzo? - si
lasciò sfuggire un acuto ben poco virile, la
curiosità però subito stuzzicata da quelle
parole. Si trattava di sicuro di un giochetto stupido, pensò
credendolo alla stregua di un catena di sant'Antonio. Eppure, per
quanto la considerasse una sciocchezza, quella frase in qualche modo lo
aveva toccato.
Incuriosito Midoriya si
decise a tenere il quaderno per se e di metterlo nella propria cartella.
- Che cazzo fai, nerd
di merda? - all'improvviso la mano di Kacchan gli afferrò il
braccio con cui teneva il quaderno, bloccandolo a metà del
movimento. A sua volta il bullo doveva essersi affrettato ad
abbandonare la classe per beccarlo all'uscita di scuola.
- E questo? - quasi
nell'immediato l'attenzione di Bakugo fu attirata dal libricino nero,
di cui si appropriò strappandoglielo dalle mani. - Death
Note? - lesse ad alta voce, un ghigno divertivo attraversato
però da una vaga stizza mentre ne scopriva le regole. -
Cos'è adesso ti metti a lanciare maledizioni del cazzo? Sei
ancora più inquietante di quel che sembri Deku -
- N-non è
mio! - si affrettò a dire Midoriya allungando il braccio nel
tentativo di riprendere il quaderno, ma trovandosi spinto via con forza
dal biondino che per poco non lo buttò a terra. - L'ho
appena trovato - disse cercando di spiegarsi il capo chino per quanto
tentasse di tenere la voce forte e chiara, lo sguardo basso.
- Ancora peggio, volevi
tenerti una cosa così nauseante? - fece una faccia schifata
Bakugo. - Questa è spazzatura, anche chi l'ha gettato
avrà pensato lo stesso. E tu non sei un netturbino
né un senzatetto - lo ammonì aspramente, rabbioso
come al suo solito. - C'è un solo posto per una cosa simile
- e nel dirlo spalancò il Death Note afferrandone con forza
le pagine, prendendo a strapparle ed accartocciarle gettandole a terra.
- Ehm, Kacchan? - una
volta sparse sul terreno umido di pioggia Bakugo iniziò a
calpestare i fogli più e più volte, amalgamandoli
in un ammasso indistinto di fango e carta, rendendoli inusufruibili.
- Vediamo adesso come
ci scrivi sopra, Kira del cazzo! -
Ciak#2 - Scena prima
Abbattuto per la sua
vita misera e priva di ogni sorta di felicità, bullizzato e
umiliato ogni giorno, Midoriya arrivò nel cortile della
scuola attirato da qualcosa che aveva visto piovere dal cielo durante
la lezione, forse un quaderno, sperando di essere l'unico ad averlo
visto.
- Death Note? - si
incuriosì Midoriya, chino a raccogliere quello che si
rivelò a tutti gli effetti un quaderno,
- Dove pensi di andare,
Deku di merda?! - il grido rabbioso di Bakugo lo fece sussultare dalla
paura e dalla sorpresa, la cartella di questi a colpirlo d'improvviso
alla nuca. Gliel'aveva appena lanciata contro?
- Uh? Che cos'hai in
mano? Fa vedere - gli ordinò avvicinandosi e Izuku, ancora
piegato a terra, si trova guardato dall'alto in basso dallo sguardo
furente del suo bullo personale. La mano di Kacchan ad allungarsi per
sottrargli il quaderno.
- No! - si oppose
stringendosi protettivo il Death Note al petto, alzandosi di scatto
dando una testata sotto il mento del biondino e prendendo a correre per
allontanarsi da lui. Colto di sorpresa dalla sua reazione, Bakugo
arretrò di un passo, trovandosi comunque a subire in parte
il colpo, sbattendo con forza i denti. Sbilanciato fu sul punto di
perdere l'equilibrio, il dolore però a risvegliare in lui
una furia cieca che lo fece riprendere subito.
- DEKU! TORNA SUBITO
QUI! - gli urlò contro iniziando ad inseguirlo, Izuku era
appena scomparso dietro l'edificio scolastico, ma rapido prese a
colmare la distanza che li separava. - Guarda che non ti faccio niente,
merdina - disse con un'espressione però per nulla
rincuorante, la quale pareva piuttosto dire: "massacro te, tutta la tua
famiglia e pure la famiglia della tua famiglia".
- Mi prendi per scemo,
Kacchan?! - squittì invece Izuku voltando il capo verso il
suo inseguitore, avvertendo un magone in gola e spaventato come un
topolino fra le fauci del gatto.
- DEKU!!! -
piombò su di lui come furia,
- Kyaaah! - fu la
replica ben poco decorosa di Midoriya.
D'improvviso Bakugo gli
balzò addosso, investendolo a tutta velocità
senza essere in grado di fermarsi, ed entrambi finirono per cadere nel
laghetto artificiale per le carpe che si trovava sul retro della
scuola. Impregnato d'acqua il Death Note divenne ancora una volta
inservibile.
Ciak#3 - Scena prima
Ad un passo dal
suicidio per via della sua vita di merda e perché bullizzato
di continuo, un triste-triste Midoriya si reca nel cortile scolastico
per raccogliere un quaderno nero che ha visto piovere dal cielo.
- Eh? Ma
dov'è? - confuso Izuku si guardò attorno senza
però trovare traccia dell'oggetto, eppure era sicuro fosse
caduto in quel punto. Più attento iniziò a
cercare nelle vicinanze, arrivando a mettersi carponi a terra, certo
dovesse essere da quelle parti. Nel mentre, un Bakugo fischiettante gli
passò alle spalle, tenendo un cestino della spazzatura vuoto
in mano,
- K-Kacchan?! -
balbettò Midoriya timoroso, credendo il compagno di classe
potesse avere una reazione violenta nei suoi confronti per qualche
motivo a lui oscuro.
- Deku - lo
salutò limitandosi ad un cambio d'espressione da "normale" a
"palesemente infastidito".
- Cosa stai facendo? -
gli provo a domandargli avvertendo un sospetto sorgergli spontaneo, lo
sguardo a cadere sul cesto in plastica che teneva,
- Oggi toccava a me
occuparmi della spazzatura - confessò Bakugo alzando le
spalle, seccato dall'ovvietà della domanda,
- E non è
che magari hai raccolto un quaderno mentre andavi a buttarla? -
timidamente cerco di indagare avvertendo un sorriso forzato sollevargli
le labbra, il nervosismo a stringergli lo stomaco.
- Quel libricino nero
da quattro soldi e con una scritta da sfigati sopra? - un ghigno
subdolo e divertito cambiò l'espressione di Bakugo,
raggelando Izuku, - Sì, era a terra e tutto sporco di fango.
Ho pensato fosse altra spazzatura, quindi l'ho buttato nell'incenerito
con tutto il resto - e d'improvviso il rumore delle fiamme
dell'inceneritore, a poco distanza da loro, di cui prima Midoriya non
si era neppure accorto, si fecero assordanti.
- Stop, stop, stop! Ora
basta! - per l'ennesima volta il regista Ryuk interrompe le riprese
agitando il copione arrotolato in aria con una delle sue braccia lunghe
e secche, oscurando nello stesso momento la scena che stavano girando.
La sala rimase al buio, come sospesa in una dimensione irreale, nello
spazio vuoto che si poteva trovare fra una vignetta e l'altra. - Per il
dannato Vuoto, così non mi diverto! Qualcuno vada a
prendermi una mela, anzi due - ci rifletté un momento: - No,
facciamo un centinaio e non pensiamoci più! -
ordinò senza rivolgersi a nessuno in particolare, alzandosi
sbuffando dal suo posto da direttore per svolazzare in direzione del
ragazzo a cui aveva dato il ruolo del nuovo Kira e del biondino che
continuava a rovinargli le riprese. Avrebbe dovuto immaginare di non
poter pretendere troppo da dei mocciosi, ma si trattavano pur sempre
dei personaggi della serie shounen del momento, era troppo aspettarsi
un po' di professionalità? Avevano appena iniziato con il
lavoro e già avvertiva un principio d'astinenza fargli
scrocchiare tutte le articolazioni.
- Cosa c'è
che non va coso biondo? Perché continui ad intrometterti? -
non ebbe mezzi termini rivolgendosi a Bakugo, ormai aveva perso da
tempo quella parte del suo carattere alla "goditela" e "vivi alla
giornata" che gli permetteva di essere un menefreghista incallito;
più o meno dall'uscita del ultimo film ispirato alla serie
che gli aveva dato i natali. Gli aveva fatto male al punto da farlo
sentire sgretolato, quasi si stesse tramutando in un cumulo di cenere
così come era accaduto a Rem. Da allora non si sentiva
più lo stesso. Per quanto non gli fosse dispiaciuto
l'aspetto che avevano dato al suo sosia, abbastanza fedele per quando
non altrettanto attraente, era stato tutto il resto a togliergli la sua
spensierata innocenza. Aveva la sensazione di essere stato brutalizzato
più o meno come accadeva a L, Light o ad entrambi in una
delle tante doujinshi yaoi che li vedeva protagonisti.
- "Coso biondo"? - si
stizzì per essere stato apostrofato a quel modo Bakugo, le
braccia incrociate al petto e lo sguardo a sfidare senza timore il
volto dello shinigami. - Senti faccia da rospo - proruppe additandolo
rabbioso, - Non puoi pretendere di coinvolgerci in un tuo cazzo di
progetto senza chiedere la nostra opinione e pensare che faremo tutto
quello che ci ordini! - sembrava non apprezzare l'improvviso cambio
d'ambientazione e di ruoli a cui il dio della morte li aveva costretti,
catapultandoli da una serie con super poteri, vita scolastica e
scazzottate fra villan ed hero; ad una cupa, cervellotica, tendente al
seinen, piena di omicidi e battaglie mentali.
- Ma sono io che dirigo
la storia e quando io comincio a raccontarla, voi come personaggi avete
il dovere di seguirla - obbiettò Ryuk,
- Col cazzo! - per
enfatizzare il concetto Bakugo gli fece un gestaccio davanti al viso,
alzando il braccio per colmare la differenza d'altezza che li divideva.
- Tanto per cominciare abbiamo rifatto la scena tre volte e
già si vede che ti sei rotto le palle di fare il Narratore -
ed evidenziò quelle parti all'inizio di ogni scena che
trattavano la presentazione di Midoriya e la descrizione del ambiente
cui qualità e lunghezza, fra un ciak e l'altro, era calata
vertiginosamente. - E poi io non ho acconsentito ad essere coinvolto!
Nessuno di noi l'ha fatto! Non ho alcuna voglia di partecipare a tutto
questo!! - e si apprestava ad aggiungere qualche vocabolo molto
colorito, ma a quel punto Midoriya decise di intromettersi nella
discussione. In quell'universo non esistevano i quirk e loro erano dei
semplici ragazzini. Lì c'era solo in Death Note e gli
shinigami, e forse non era una buona idea far arrabbiare uno di
quest'ultimi.
- Kacchan non ha tutti
i torti, a dire il vero neanche io mi sento molto a mio agio qui -
ammise esprimendosi in maniera ben più educata dopo un
momento d'impaccio. - Sopratutto: perché sono tornato con il
mio fisico delle medie? - riuscì a chiedere quel che
più gli premeva, visibilmente rammaricato che i muscoli
sviluppati con tanti allenamenti e sforzi fossero scomparsi.
- Beh, siete
più giovani dei personaggi originali della serie, quindi ho
pensato di adattarla a voi partendo all'incirca nello stesso periodo in
cui è iniziata la vostra pubblicazione - si
giustificò Ryuk, il quale in realtà non aveva poi
pensato tanto alla questione, limitandosi ad adattare ruoli e persone
un po' a casaccio, rispettando unicamente il livello di importanza che
avevano in Boku no Hero Academia.
- Oh, quindi vuoi dare
il Death Note ad un ragazzino delle medie insicuro, piagnone, con
l'amor proprio di un panno per la polvere, bullizzato di continuo,
incapace di reagire e probabilmente vicino al suicidio?! - si
innervosì ancora di più Bakugo, urlandogli contro
rabbioso.
- Io non ho mai pensato
di suicidarmi, eri tu che mi invitavi a farlo, Kacchan -
specificò Deku, dedicandogli un eloquente sguardo in
sottecchi,
- Per questo ho detto
"probabilmente" - accusò il colpo lui, fingendosi
però indifferente.
- Non vedo dove sia il
problema - si gratto il capo Ryuk, non molto interessato alla
questione, - Il protagonista della serie di Death Note è
Light, e Midoriya è il protagonista della vostra, quindi lui
avrà il ruolo di Kira -
- Ma sei scemo?
Chiunque abbia letto anche solo una pagina del nostro manga e conosca
il vostro sa che Deku è l'ultimo che potrebbe avere quel
ruolo! -
- In effetti, non credo
sarei convincente nei panni di un serial killer - convenne con Bakugo,
- Al contrario, visto
come parte il tuo personaggio penso che faresti in breve una
carneficina, Deku - negò Katsuki, - Però sarebbe
più come uno di quei ragazzini che viene a scuola armato e
uccide propri bulli, insomma non avrebbe nulla da spartire con il Kira
originale -
- Ah, quindi non ti
piace l'idea che Midoriya abbia il Death Note perché saresti
il primo a morire? - intuì Ryuk, il quale felice
addentò una mela che qualcuno era infine riuscito a
procurargli.
- Ovvio che si! - non
si vergogno a confessarlo Katsuki, - Ma non è questo il
punto - ci tenne a precisare, - Il bello di Death Note era il fatto che
Kira non si mettesse ad uccidere a destra e a manca a caso, ma che
avesse un piano preciso. Deku non ha la prestanza di spirito per
puntare a diventare il dio di un nuovo mondo -
- Beh, voglio diventare
il No.1, credo non sia poi troppo differente - obbietto Izuku, ferito
un po' nell'orgoglio,
- Sì, ma
Ryuk non è All Might, e pur dandoti il Death Note non ti
dirà un cazzo su come usarlo o cosa farci. Pensa se All
Might avesse fatto lo stesso con il suo quirk, come saresti finito? -
- Mi sarei fatto molto
male, come minimo - convenne Izuku, consapevole che neppure a quel
punto del manga riuscisse a controllare a pieno il quirk del suo
mentore.
- In più
nella prima scena già stavi pensando di usarlo come un
quaderno per gli appunti, pensa a quanti omicidi involontari avresti
fatto se avessi iniziato a scriverci i nomi dei tuoi eroi -
continuò Bakugo, facendo impallidire un poco il compagno di
classe, il quale al pensiero di tutte quelle quasi morti sulla
coscienza si sentì mancare. - E poi non riesci neppure a
mantenere un solo segreto in maniera decente, credi di poter riuscire
ad ingannare, mentire, creare sotterfugi inutilmente complicati e
sfruttare in maniera indecorosa e subdola le persone che ti amano? -
- Ehm... forse non sono
il più adatto a fare Kira - dovette ammettere Midoriya messo
all'angolo, sapendo che Bakugo in quel caso era la voce della ragione.
- E quindi chi dovrebbe
fare il protagonista? Tu? - annoiato dalla conversazione ed invaghito
dal cesto di mele che gli avevano portato, in cui desiderava gettarsi,
Ryuk era pronto ad acconsentire a qualunque cambiamento gli fosse stato
richiesto, avendo già perso ogni interesse nel fare il
regista.
- Vatti a leggere il
nostro manga invece di continuare a dare i ruoli alla cazzo - sembrava
sul punto di colpirlo Bakugo. Perché diavolo aveva costretto
loro a partecipare se non aveva idea di chi fossero? - No, neppure io
posso fare Kira - strinse i denti a tal punto nel dirlo da farsi male
alle gengive,
- Sì,
infatti ti manca la mente fredda e calcolatrice - annuì Ryuk
addentando una mela, mentre Midoriya si trovava a dover bloccare
Kacchan dal prenderlo a pugni. - Facciamo così, io mi sono
stancato, quindi decidete voi i ruoli - propose afferrando il cesto e
prendendo a svolazzare verso il soffitto,
- Eh? -
- Chiamatemi quando
avete finito - né Midoriya, né Bakugo ebbero modo
di protestare, abbandonati sul set dal regista, scappato volando via,
facendo passare le mele da un abbaino del soffitto.
- Quindi siamo rimasti
soli? - domandò Todoroki seduto di fianco a Midoriya in quel
cerchio di sedie che alcuni membri della 1A avevano formato per fare il
punto della situazione. Si trovavano all'interno del magazzino semibuio
per gli strumenti di scena, essendo l'unico posto con abbastanza sedie
per tutti. Una lampadina pendeva sopra le loro teste, illuminando con
una luce tetra e sporca la stanza, producendo un sottile ronzio e
subendo degli sbalzi di corrente tali da farla lampeggiare.
- Sì, in
pratica ci dobbiamo auto-gestire - confermò Izuku sorridendo
esitante e causando una serie di mormori seccati negli altri
partecipanti al brain storming, i quali non parevano affatto contenti
della notizia.
- Quindi siamo stati
sottratti alla nostra serie per fare il remake di un'altra, ma il
regista si è già stancato del progetto? -
sembrava allibito Kirishima,
- Aspettate, ma lo
shinigami poi torna vero? - si allarmò invece Kaminari, -
Altrimenti che mi faccio di tutte queste mele?! - accennò
alle cassette di frutta che aveva impilate alle proprie spalle. Visto
che nessuno aveva voluto farlo, era stato lui a prendersi l'onere di
procacciare le mele per Ryuk.
- Adesso le mele non
sono importanti, idiota! - lo azzittì Bakugo, già
irritato per la situazione di per sé, ma ancora
più incazzato dalla piega che stavano prendendo gli eventi.
- Siamo stati scritturati per questa cosa e saremo bloccati qui fino a
quando non avremmo finito, ve ne rendete conto, cazzo?!! -
- Beh, se qualcuno non
si fosse intromesso di continuo per lo meno avremmo già
iniziato con le riprese - commento Jiro incrociando le braccia al petto,
- Fatti tu ammazzare
dal Death Note! - replicò Bakugo colpevole, - E poi se
dobbiamo proprio fare qualcosa, vediamo di farla bene, non voglio che
la mia reputazione venga intaccata se esce un'altra schifezza come
l'ultimo film di Death Note -
- In effetti Kacchan ha
ragione. Se dovesse uscire qualcosa di orrido come quello poi la nostra
stessa serie potrebbe risentirne - convenne Midoriya, - E da come Ryuk
ha spartito i ruoli, ecco... - esitò cercando le parole
più educate per esprimersi, - Non credo ci abbia riflettuto
molto -
- Lo penso anch'io! -
si aggiunse con veemenza Uraraka a pugni serrati, lo sguardo
però a scivolare a terra quando incrociò quello
di Izuku, l'imbarazzo a colorarle le guance. - Per quanto cerchi di
immedesimarmi, non riesco proprio a prendere il ruolo di Misa Amane, mi
dispiace - confessò, le orecchie a farsi color porpora.
- Solo
perché ti imbarazza fare la donna oggetto di Midoriya? - fu
il commento sprezzante di Bakugo, trovandosi come risposta il copione
lanciato in faccia, che però riuscì ad evitare
prontamente.
- Bene, allora a questo
punto è tutto chiaro quello che dobbiamo fare - si
alzò deciso Iida, battendo le mani per attirare l'attenzione
di tutti e prendendo le redini della situazione. A lui era stato dato
il ruolo di Soichiro Yagami, il padre di Light, ma per quanto si fosse
tinto qualche capello di bianco, sembrava ancora troppo giovane.
- Chiamare i nostri
avvocati e accusare quello shinigami di rapimento? - propose Kaminari,
- No - gli
negò il capoclasse, - Dobbiamo da prima cosa ri-distribuire
i ruoli in modo da interpretare personaggi che meglio si accostano al
nostro carattere - proclamò, un riflesso deciso sulle lenti
degli occhiali a nasconderne per un momento lo sguardo.
- Per quanto noi non
abbiamo accettato, i nostri autori hanno dato il loro consenso, quindi
siamo costretti a farlo - Yaoyoruzo si rivolse a bassa voce a Denki,
spiegandogli perché la sua idea, anche se buona, non era
fattibile.
- A mio parere il
metodo più giusto sarebbe di mettere la questione ai voti -
continuava intanto a spiegare Iida, esaltato all'idea di instaurare un
perfetto sistema democratico. - A turno ognuno esporrà la
propria idea su come vadano assegnati i ruoli e gli altri diranno la
loro opinione esprimendosi con un consenso alzando la mano o con un
diniego non facendolo - la passione che stava mostrando era un tantino
eccessiva, ma nessuno osò farglielo notare visto quanto
sembrava soddisfatto di se.
- Bene, allora io
propongo di togliere quel cazzo di ruolo di Kira a Deku, chi
è d'accordo? - lo interruppe Bakugo temendo che il
capoclasse andasse ancora per le lunghe, creando una sotto trama di
regole complicate ad andare a rendere incomprensibile un sistema
semplice.
Alla richiesta di
Bakugo tutti i presenti, compreso lo stesso Midoriya, alzarono la mano
decretando la fine di quel accoppiata fin troppo stonata.
- Ora però
dobbiamo pensare ad un sostituto - fece notare Kaminari mentre
Kirishima, al suo fianco, si era alzato dal proprio posto e aveva preso
a distribuire le mele che il biondino aveva procurato. Non si sentiva
particolarmente utile al momento, quindi chiese anche se qualcuno aveva
voglia di un caffè, tanto per fare qualcosa. In quel
ambiente differente si era svegliato un suo insospettabile animo da
stragista.
- Non c'è
magari qualcuno che voglia interpretare Light di propria spontanea
volontà? - tentò di indagare Uraraka, soffermando
poi lo sguardo su ogni individuo maschile presente e dal silenzio che
seguì dedusse non vi fossero volontari.
- Uhm, non credo che
chiedere chi voglia fare un determinato personaggio sia il metodo
più giusto per dare i ruoli - osservò Momo
pensierosa mentre Iida tornava a sedersi al proprio posto, sentendosi
un poco a disagio nell'essere rimasto l'unico in piedi all'interno del
cerchio.
- Esatto. O visto che
veniamo da una serie che identifica buoni e cattivi come hero e villan
è chiaro quale ruolo vorremmo tutti - convenne Midoriya
annuendo,
- Voi maschi finireste
per scannarvi a vicenda, e alle fine qualcuno direbbe che chi si
dimostra il più forte ha il diritto di interpretare L - si
aggiunse Jiro rivolgendo uno sguardo e un sorriso sarcastico a Bakugo.
- La pianti? - gli fece
lui, innervosito che la ragazza avesse intuito il suo piano, -
Comunque, prima di pensare ad L, ora occupiamoci di dare il ruolo di
Light - cercò di non far deviare il discorso, sapendo che
dare la parte del grande detective sarebbe stata una seccatura ancora
maggiore.
- Quindi dovremmo
decidere chi fra noi assomiglia di più ad un megalomane
narcisista che vuole dominare il mondo diventandone un dio? -
osservò piatto Todoroki, l'unico che stesse addentando la
mela che Kirishima aveva distribuito, il quale a quel punto si era
allontanato per preparare il caffè a tutti.
- Lo vogliamo far fare
a Mineta? - domandò Denki dopo averci riflettuto un poco,
come altri membri della 1A, il ragazzo era assente non avendo ricevuto
un ruolo di spicco per quel remake.
- Così
verrebbe fuori un Kira che usa il death note per attirare l'attenzione
delle ragazze - fece una smorfia contrariata Izuku, le braccia
incrociate al petto pensieroso,
- Proprio come
nell'ultima film, allora - convenne Uraraka, che avendo ancora il ruolo
di Misa Amane provò un brivido di ribrezzo ad avere Mineta
in quei panni.
- Fermi tutti,
coglioni! - proruppe Bakugo, interrompendo la discussione con la sua
solita eleganza, - Non bisogna scegliere il ruolo di Light basandosi su
i difetti del suo personaggio, e che cazzo, ma nessuno di voi ha letto
Death Note? - a quella domanda un coro di grilli prese a cantare di
sottofondo. - Beh, merde. Allora andatevelo a recuperare! -
ordinò allibito, per poi rendersi conto che avrebbero perso
troppo tempo a fare una maratona di tutti gli episodi o nel recuperare
il manga. - Va bene - sbuffò, - Light rappresenta il tipo di
ragazzo perfetto, ben integrato nella società che mai si
penserebbe farebbe una strage. Quindi, non i difetti, ma dobbiamo
osservare i suoi pregi per trovare chi è più
adatto ad interpretarlo - e il fatto che avesse dato una spiegazione
chiara senza colorarla con i suoi soliti termini stupì tutti
al punto che rischiarono di dedicargli uno scroscio di applausi.
- Ma perché
continui ad apostrofare Midoriya come nerd, quando è ovvio
che tu lo sia molto più di lui? - la sorpresa del momento
privò Denki del collegamento fra bocca e cervello, e subito
dopo si trovò ribaltato giù dalla sedia,
poiché Bakugo gliel'aveva sottratta d'improvviso da sotto il
sedere.
- Quindi i pregi di
Light quali sarebbero? - ignorò il biondino a terra Jiro,
come d'altronde fece il resto della classe, cercando invece di non
perdere il filo del discorso ora che parevano arrivati a buon punto; e
tutti tornarono ad affidarsi a Bakugo, il quale però era
rimasto un tantino offeso dal commento di Kaminari.
Sotto lo sguardo del
resto della classe, la resistenza del bombarolo durò
però poco, vinta dell'esigenza di uscire presto da quella
situazione e in parte perché voleva dimostrarsi superiore a
loro con la propria conoscenza.
- E' bello,
intelligente, affascinante, simpatico, modesto, ha una famiglia
perfetta, è fortunato, entusiasta, amorevole, talentoso,
empatico, sicuro di sé, elegante, poliedrico, obiettivo,
atletico, comprensivo, persuasivo, gentiluomo, autocritico e... -
riprese fiato, - Sognatore -
- Cavolo -
commentò Kaminari rimasto senza sedia dopo che Bakugo
gliel'aveva tolta, e standosene seduto a gambe incrociate sul
pavimento. - Sono davvero tanti, ma esiste davvero qualcuno
con tutti quei pregi? -
- E poi ti stupisci se
uno così diventi un megalomane che vuole conquistare il
mondo? - osservò invece Jiro, cui sguardo già
andava a posarsi su un determinato individuo, trovandovi una certa
somiglianza.
- In realtà
voleva diventare il dio di un nuovo mondo - puntualizzò
Bakugo,
- Otaku - cerco di
mitizzare il commento con un colpo di tosse Denki, ricevendo
però comunque un pugno in cima al capo dall'altro, che lo
aveva sentito.
- Se devo fare il
remake di qualcosa almeno IO mi informo sull'opera originale, imbecille
- osservò lui,
- Io propongo Todoroki
- interruppe la discussione Jiro, alzando la mano quando Iida
sembrò sul punto di rimproverarla per non averlo fatto,
osservandola da dietro il riflesso degli occhiali.
- Come? - parve avere
una leggero singulto il diretto interessato, il quale
deglutì a fatica il boccone di mela, - E perché
proprio io? - non ne sembrava colpito in maniera particolare,
l'espressione al solito indecifrabile.
- Todoroki ha la parte
del cool della classe e in effetti risponde a buona parte delle
qualità necessarie - convenne anche Yaoyoruzo dopo avervi
riflettuto un po',
- Eh? - si
lasciò sfuggire invece Shouto in monotono, capendo solo a
quel punto la piega pericolosa che avrebbe potuto prendere la questione.
- Diciotto su ventuno,
credo che fra noi sia quello che più si avvicina - si
aggiunse Midoriya annuendo, - Certo che anche Todoroki ha davvero molte
qualità - commentò, entusiasta per l'amico.
- Diciotto? - ne fu
sbalordito lui trovandosi a ripeterlo, sapeva qual era una di quelle,
ma le altre due? Intanto molti dei membri della classe presero a
discutere fra loro, convenendo che in effetti il ruolo di Kira a
Todoroki andasse a pennello.
- Fermi tutti, idioti!
- o almeno la pensava così per la maggior parte di loro
tranne il diretto interessato e a quanto sembrava Bakugo, il quale non
esitò a fare per l'ennesima volta la voce grossa per
sormontare la confusione.
- Cosa c'è
che non va adesso? - gemette Uraraka, un poco stanca che il biondino
insistente tanto a rallentare i lavori con la sua pignoleria, voleva
liberarsi del ruolo di Misa al più presto.
- Bisogna prima
chiedere la parola e poi si può esternare la propria
opinione - osservò Iida, il quale da quel punto in poi si
sarebbe premurato che tutti rispettassero le regole basilari di
comportamento per poter potare avanti una simile riunione.
- Va bene cosi,
rompiballe? - Bakugo alzò la mano, tenendo un solo dito
alzato nel pugno chiuso e rivolgendo al capoclasse, non era si trattava
del indice. - Comunque, non dico che quello mezzo scemo di Todoroki non
si adatti bene al ruolo, ma gli manca un tratto essenziale -
- "Famiglia perfetta"?
- fu lo stesso Shouto ad intuirlo,
- Appunto! -
confermò.
- Beh, non siamo
obbligati a usare la reale famiglia Todoroki per interpretare la
famiglia Yagami - osservò Jiro, l'espressione di Momo al suo
fianco a farsi però pensierosa,
- Sì,
infatti Iida doveva interpretare il padre - aggiunse Kaminari, sempre
seduto per terra mentre Katsuki aveva preso ad usare la sua sedia come
poggia piedi.
- No, credo abbiano
ragione - convenne Yaoyoruzo iniziando ad annuire con il capo, - Se
dessimo in mano il Death Note a Todoroki - il suo pensiero si
interruppe mentre l'espressione si faceva più cupa.
- Ci sarebbe un alta
probabilità di parricidio - concluse per lei Bakugo, - Come
personaggi non possiamo certo fuggire alla nostra scrittura di base. Se
Todoroki aveva una famiglia disastrata, pur se gliene costruiamo una
normale, gli rimarrà comunque l'odio per il padre -
- Un po' come tu temevi
che Midoriya ti facesse secco alla prima occasione, essendo stato il
suo bullo, Bakugo? - osservò piatto Shouto, un poco irritato
che si parlasse di lui e delle basi del suo personaggio come se non
fosse stato presente.
- Io... io non lo avrei
mai fatto! - squittì Izuku, l'espressione inorridita,
- Oh, andiamo -
insistette Kaminari, - Ammettilo pure, infondo tutti almeno una volta
hanno pensato di voler uccidere Bakugo - un altro pugno, più
forte del precedente, si schiantò di nuovo in cima al capo
di Denki, facendogli morsicare la lingua.
- Tu è
meglio che stai zitto, cervello fulminato - gli intimò
Katsuki, - Comunque sì, Todoroki, non ho problemi ad
ammettere una cazzata simile. In questa merda di situazione bisogna
mettere in conto che, per quanto non ci sia nessun fattore esterno a
spingere qualcuno ad usare il Death Note, questo comunque ha un certo
fascino che influenza in qualche modo la persona che ne è in
possesso -
- Intendi che, senza il
Death Note, alcuni personaggi non si sarebbero sviluppati nello stesso
modo? - sembrava interessata al discorso Yaoyoruzo,
- Prima di tutto dubito
che Light senza Death Note avrebbe mai puntato a diventare un dio,
secondo, quando rinuncia alla sua proprietà e perde tutti i
ricordi legati a quello è palese sia un'altra persona,
ovvero quella che era precedentemente a Kira -
- Se mi trovassi di
fronte all'opportunità, non sono sicuro di resistere alla
tentazione di coglierla - confessò Shouto, il quale sapeva
come gli eventi di quel remake avvenissero cronologicamente prima del
suo scontro-rivelazione con Midoriya, e ben ricordava quell'odio
velenoso da cui era stato consumato a quel tempo.
- Okay, chi credeva che
una delle altre due qualità mancanti a Todoroki fosse
l'umiltà? - indagò Kaminari, scoprendo di non
essere stato il solo a pensarlo,
- Sbagliato - rise
invece Midoriya, il quale conosceva l'amico meglio degli altri.
- Quindi? A che punto
siamo? - tornò Kirishima, portando un vassoio di
caffè e concedendo così a tutti un momento di
pausa.
- Abbiamo appena
escluso Todoroki - gli spiegò in breve Kaminari mentre il
rosso prendeva di nuovo posto sulla propria sedia, osservandolo dal
basso all'alto poiché si trovava ancora per terra. Non aveva
pensato di fregare la sua sedia, temendo di scaturire l'ennesima
reazione violenta in Bakugo. - Come Midoriya, c'è il rischio
che usi il Death Note in maniera inopportuna -
- Se volete qualcuno
che non si faccia usare dal Death Note, allora perché non
Bakugo? - osservò Eijiro, facendo andare di traverso il
caffè all'amico, il quale fu preso da una serie di conati di
tosse.
- Ma sei scemo? - gli
si rivolse non appena riprese fiato, le lacrime agli occhi per la
mancanza di ossigeno, avrebbe anche voluto aggiunto altro, ma a quel
punto il suo cellulare prese a suonare. - Tsk... Sono i tizi di quello
stupido part-time - li avvertì, uscendo dalla stanza per
andare a rispondere.
- Il problema con
Kacchan, è che lui non userebbe il Death Note da principio e
quindi la serie non inizierebbe affatto - osservò Midoriya,
approfittando per parlare dell'altro non essendo presente.
- Sul serio? Non
pensate di avere un'opinione troppo alta? - se ne stupì
Kaminari, - Non è stato proprio lui, nel primo capitolo
della nostra serie, che ti ha invitato a suicidarti, Midoriya? -
- Diciamo che, per
quanto possa essere stato duro sul momento, l'augurio "muori"
è un po' un intercalare per Kacchan. Però,
nonostante questo, non ce lo vedo proprio ad uccidere qualcuno -
- Io più che
altro penso che, se proprio volesse diventare un dio, troverebbe un
modo per riuscirci senza l'ausilio del Death Note - si intromise Jiro,
nella testa l'immagine del compagno di classe che, scalata una
montagna, cominciava ad imprecare contro il cielo con l'intento di far
scendere le divinità e sfidarle, deciso a prenderle a pugni
fino ad usurparne il posto.
- Invece che una
divinità, io ce lo vedo più a dominare l'inferno
dopo aver preso a calci Satana - rise Kirishima,
- Scusate, ma Bakugo ha
un part-time? - cambiò discorso Uraraka, incuriosita dal
modo in cui l'altro avesse deciso di allontanarsi per discutere con
qualcuno,
- Ah, sì.
Roba da poco - confermò Kaminari, attirando lo sguardo sia
di Izuku che di Kirishima, i quali sembravano al quanto allibiti.
- Ti ha raccontato
qualcosa? - indagarono con una certa veemenza,
- A me non ha detto
nulla - si lamentò Kirishima sconfortato,
- Ha fatto i provini
mentre il suo personaggio nella serie era in stallo - spiegò
Denki, grattandosi il retro della nuca non sapendo se quello fosse un
segreto o meno. - E' stato durante l'arco narrativo di Overhaul, quando
sia tu, che Uraraka, che Midoriya eravate abbastanza attivi e
probabilmente non lo avete saputo per questo -
- E' un'altra serie
anime o..? - Deku si fece di colpo pensieroso, pensando che se Katsuki
si fosse trovato un ruolo più accomodante in un'altra serie
di punta non si farebbe fatto troppe remore ad abbandonarli da un
momento all'altro. Certo, l'eliminazione del suo personaggio avrebbe
potuto provocare non pochi disagi, ma sarebbe stato un incredibile
colpo di scena. Se poi avessero anche trovato modo di farlo tornare
dopo magari qualche anno di serializzazione.
- Al momento si tratta
solo di un manga, ma per curiosità mi sono informato un poco
e pare che le vendite vadino piuttosto bene - nel parlare Denki prese a
digitate sul cellulare, mostrando poi il risultato della ricerca
volgendo lo schermo verso di loro. - Comunque secondo Bakugo quel
personaggio verrà eliminato presto, quindi non credo ci sia
da preoccuparsi che possa intralciare con la nostra serie - aggiunse
quasi stesse notando il cervello di Midoriya elaborare nello stesso
tempo molteplici possibilità.
- La piantate di
parlare di me mentre non ci sono? - si intromise Katsuki, tornato
all'interno del magazzino senza che gli altri lo notassero,
- Allora ti hanno
già eliminato? - scherzò Kaminari,
- Non sogghignare,
cazzone! - gli intimò lui infastidito, - E comunque no, mi
chiamavano per confermarmi anche per il prossimo volume - in qualche
modo non sembrava troppo felice all'idea, apparendo anzi piuttosto
infastidito.
- Allora che tipo di
personaggio è? Anzi, dicci la serie! - si animò
Mina esaltata,
- E tu da dove spunti?
- sembrò invece sconvolto Bakugo. Era certo non fosse
presente nella stanza quando l'aveva lasciata, e pure tutti gli altri
presero a fissare la ragazza in rosa come se fosse apparsa d'improvviso
dal nulla.
- Un tizio dalla faccia
strana è venuto giù dal soffitto e mi inviato
qui, diceva che ci stavate mettendo troppo e si stava annoiando -
spiegò semplicemente, alzando le spalle con noncuranza. -
Quindi stiamo facendo un remake di Death Note, giusto? -
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Godetevela!
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