S’appoggia alla ringhiera della grande terrazza, e cerca il cielo con lo sguardo. E' limpido, ma di stelle privo, nota; non vi si sofferma troppo tuttavia. Preferisce inspirare a lungo. E’ fresca, l’aria della notte – un sollievo assai più piacevole di ciò che può offrire l’aria condizionata. Gli occhi chiusi, se ne bea, per un singolo istante.
L’ode distintamente, il passo di Tomohisa. Come resti accanto alla finestra prima, e come copra poi la distanza, abbracciandolo da dietro. Sbuffa divertito. Fa caldo, lo rimprovera, benché lui non paia prestargli particolarmente attenzione.
«Solo un altro po’.», dice infine, mentre con morbidezza lui poggia le labbra nell’incavo del suo collo, lamentando la sua mancanza. 
E ancora, Kazuna sbuffa divertito. Forse Ryuuji ha ragione, quando lo rimprovera di viziarlo troppo.