Life is about more than just surviving

di Marie_
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A tutti i viaggiatori e sognatori


 

Stava ferma davanti alla porta dell'aula da qualche minuto. Deglutì a fatica, sentiva lo stomaco attorcigliarsi per l'agitazione. 

«Dai hai fatto cose ben più spaventose di questa. Hai esposto in una galleria e ti sei confrontata con artisti, cosa sarà mai affrontare una banda di ragazzini?» si disse, cercando di rincuorarsi. 

Clarke Griffin era una giovane artista, fresca di Accademia, che, nel cercare la sua strada, aveva incrociato la possibilità di insegnare arte. Aveva accettato ma se ne era pentita quasi subito, chiedendosi come fosse possibile condividere con altri, per di più non competenti, ciò che per lei era una esperienza intima e personale. Dipingere era una esigenza per lei, il suo modo di esprimere ciò che con le parole non riusciva. Ma era il suo mondo e per questo solamente pochi, quelli che la conoscevano meglio, riuscivano a comprendere lei e le sue opere. 

Fece un profondo respiro, mise la mano sulla maniglia e aprì la porta. 

 

Bellamy stringeva il volante della macchina con nervosismo. Odiava doverla portare a scuola e non fidarsi di lei ma, visto quanto era successo nelle ultime settimane, non aveva avuto altra possibilità. Si passò una mano sul viso cercando di scacciare, senza successo, tutte le sue preoccupazioni. Venne riscosso dai suoi pensieri dalla suoneria del cellulare, era il suo ufficio. Prima di rispondere buttò un occhio sull'orario, «Fantastico, sono pure in ritardo».

Rispose al telefono e sentì dall'altro capo la voce arrabbiata della collega: «Bellamy, dove diavolo sei finito? Perché non sei ancora in ufficio? Sai benissimo che oggi è una giornata importante e non puoi permetterti di arrivare in ritardo».

«Hai ragione ma ho dovuto portare Charlotte a scuola, sai come sono andate le cose ultimamente. Comunque ci sono quasi». Chiuse velocemente la chiamata e abbassò l'acceleratore. Doveva fare in fretta. Che bel modo di iniziare la settimana. 

 

 

 

 

 

Angolo dell'autrice. Ehm salve, sono un po' nervosa perché non ho mai pubblicato una long perché temo di non portarle a termine per cui rimangono solo delle bozze. In questo caso l'affetto che ho per Bellamy e Clarke e per The100 mi ha spinto a provare a pubblicare questa storia. So che il capitolo è molto breve e mi dispiace ma non vedevo l'ora di postarlo. Spero vi piaccia e vi intrighi, in ogni caso fatemi tutti i commenti che volete perché devo proprio imparare. Ho la testa che frulla di idee per questa long ma non so con quanta costanza riuscirò a pubblicare, farò del mio meglio. 

Grazie per aver letto, Marie_

 

 

 





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