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Introduzione: Ormai era chiaro per tutti, Hogwarts quell'anno non sarebbe stata la stessa.
Occupava la carica di preside Severus Piton,mangiamorte e omicida del
suo predecessore Albus Silente.
I seguaci di Voldemort si aggiravano nel castello indisturbati,come
Amycus Carrow professore di Difesa contro le Arti Oscure, ora diventata
solo Arti Oscure, e Alecto Carrow insegnante di Babbanologia che
durante le lezioni ricopriva di insulti i non maghi.
Per il castello si respirava un aria carica di tensione,le punizioni
inflitte a chi infrangeva le regole erano diventate spietate, vere e
propri torture e i corridoi dopo le lezioni rimanevano semi deserti
poichè i ragazzi preferivano rifugiarsi nella propria Sala
Comune.Predominava la paura.
Ginny Weasley,Luna Lovegood e in speciale Neville Paciock erano a capo
della resistenza,guidavano l'Esercito di Silente che aveva come centro
focale la stanza delle necessità;ne facevano parte i vecchi
membri ancora presenti nella scuola che si riunivano per tener testa ai
nuovi occupanti di Hogwarts, conducendo però una vita sempre
più dura tra le mura del castello...
]
*
Ginny quel pomeriggio vagava per i corridoi senza una meta
precisa,stava cercando un luogo dove poter stare tranquilla,sola con se
stessa a pensare, senza essere in alcun modo disturbata.
Decise di andare nella Torre di Astronomia,sicuramente deserta in quel
momento.Arrivata si sedette con le spalle appoggiate al
muro,cercò di rilassarsi chiudendo gli occhi, provando poi a
liberarsi da ogni pensiero,ma niente,era troppo sopraffatta dai
problemi e si guardò in torno; realizzò che
lì aveva avuto inizio tutto.
Silente era morto proprio in quel posto e da quel momento il mondo
magico era andato in declino.Il Ministero era caduto e Voldemort aveva
preso il potere,Hogwarts era in mano ai mangiamorte e tutto stava
andando a rotoli.Ovviamente vi era ancora l'Ordine della fenice a
combattere contro tutto ciò,ma il male era predominante.
Pensava a Harry, a dove potesse essere, ma sopratutto se stesse bene.
Pensava a quel bacio che si erano dati prima che partisse.Ancora aveva
il suo sapore sulle labbra,quel dolce sapore che era la sua forza,che
giorno dopo giorno l'aiutava a reagire e ad andare avanti.
Per lui invano aveva tentato di rubare la spada di Godric Grifondoro
dallo studio di Piton senza alcun successo,come punizione un bel giro
nella foresta proibita.
Cosa pensava il nuovo preside, di mettergli paura? Insieme a Neville e
Luna,suoi complici,si erano fatti quattro risate andando con Hagrid!
Avevano visto cose di gran lunga peggiori...
Le uscite a Hogsmeade le erano state vietate per via delle innumerevoli
azioni contro i nuovi occupanti,ma poco importava,perchè
stava combattendo per un giusta causa!
*
Nel frattempo Draco Malfoy si trovava nella propria sala
comune,sdraiato su un divano difronte al camino spento,fissando
impassibile il vuoto.
Aveva una grande malinconia dentro,si sentiva solo e sperduto.
Il Signore Oscuro aveva portato via la dignità alla sua
famiglia,li aveva umiliati e offesi,inoltre adesso,come se non fosse
abbastanza,viveva tra le mura di casa sua.
Era preoccupato per i suoi genitori che si trovavano a Villa Malfoy,che
giorno dopo giorno venivano disprezzati e costretti a prostrarsi.
Era arrabbiato,avrebbe voluto che tutto finisse,non ne poteva
più di vedere atrocità e morte.
Un tempo pensava che con il ritorno del Signore Oscuro il padre(e di
conseguenza lui)avrebbe ottenuto onore e rispetto,che tutto sarebbe
stato diverso,un mondo dove loro avevano potere,ma non era andata
così.
Forse era stata colpa loro,infondo non avevano portato a termine due
missioni che gli erano state assegnate(rubare un oggetto al ministero e
l'uccisione di Silente),forse se avessero avuto successo tutto sarebbe
andato diversamente e non si troverebbero in questa situazione,
però ormai era troppo tardi...
Dovevano inginocchiarsi e strisciare come vermi...
Si alzò di scatto,furioso.Prese a calci il tavolino che si
trovava davanti a se,sotto gli occhi stupiti di alcuni Serpeverde.Dopo
alcuni secondi ritornò in se e decise che era meglio andare
a sbollire la rabbia,uscì dal ritratto avendo ancora molti
sguardi puntati addosso.
*
Draco,cercando di calmarsi, procedeva spedito per i corridoi del
castello,imboccando numerose rampe di scale.
Camminando,inoltre,urtava i ragazzi che gli intralciavano la strada dai
quali veniva apostrofato,ma tutto ciò lo lasciava
indifferente.
Salendo,quasi senza rendersene conto, si ritrovò nelle
vicinanze della Torre di Astronomia e decise che era meglio prendere un
pò d'aria. Arrivato andò ad affacciarsi,chiuse
gli occhi e assaporò il vento tra i capelli.
Non si accorse che proprio alle sue spalle vi era una ragazza seduta
contro il muro che lo guardava attonita.Ginny infatti era rimasta
sorpresa alla vista di Malfoy,non sapeva se andarsene di soppiatto o
rimanere li indifferente.
Provava una grande ostilità nei confronti di quel
ragazzo,innanzitutto era un Malfoy,questo già diceva tutto,e
oltretutto un mangiamorte che aveva contribuito alla morte di Silente.
L'odiava,odiava tutti quelli come lui,stavano contribuendo alla
distruzione di ogni cosa.
Improvvisamente,senza pensarci,colta da uno scatto d'ira,disse:
-Malfoy,sei qui per riassaporare il tuo momento di gloria?-
Draco sussultò,e si girò di scatto.
Il suo sguardo incrociò quello di una rossa seduta con le
spalle al muro che lo guardava con astio.Una Weasley.
Non capì il senso delle sue parole finché non si
guardò in torno.Comprese a cosa si riferisse e si
incupì.
-Non parlare di cose che non sai Weasley-
-Di cose che non so? Buffo, mi sbaglio o sei stato tu a far entrare i
mangiamorte qui qualche mese fa?Se non fosse stato per te Silente
sarebbe ancora vivo,complimenti avrai reso...-
-Zitta- la interruppe brusco lui e iniziò a urlare-Cosa
credi?Che adesso il Signore Oscuro mi abbia ricoperto di onore e
potere? Per tua informazione dovevo essere io a farlo fuori,ma sono
stato un codardo..Per il mio errore la mia famiglia è stata
umiliata,certo ha contribuito il fallimento di mio padre prima di me,ma
ti assicuro, non ho una vita facile.E no, non sono qui per riassaporare
"il mio momento di gloria",non c'è stato nessun momento di
gloria,solo un insuccesso dopo l'altro che ha pesato sulla mia
famiglia,ma tu che ne puoi sapere,la tua famiglia combatte per una
giusta causa vero? Per il bene del mondo magico,L'ordine della
fenice,gli eroi che portano pace...Sciocchi,siete solo questo,non
c'è modo di fermare il Signore Oscuro,siete degli
illusi,tutto questo vi porterà alla tomba-
Era furioso. Si maledisse per aver rivelato troppe cose a un insulsa
pezzente,ma non era riuscito a controllarsi,la rabbia aveva preso il
sopravvento.
Ginny si alzò, fuori di sè,e con tanto
accanimento iniziò a sbraitare:
-Non ti permettere sai? Tu e la tua famiglia siete solo dei
vigliacchi,sotto messi a qualcuno che vi calpesta, solo per paura...Io
e la mia famiglia abbiamo la speranza,a voi cosa resta? Niente...Provo
tanta pietà per te Malfoy,tu e il tuo caro padre
così sicuri di ottenere potere con il suo ritorno,vero? Poi
invece, trattati come bestie..Forse noi siamo degli sciocchi,ma se
moriremo saremo noi a morire con onore!!-
Lo guardò con odio.
Draco rimase immobile,colpito da quelle parole,che contenevano un'amara
verità.Aveva ragione e ne rimase quasi ferito.Era rimasto
senza parole.Ma non poteva dargliela vinta,doveva mantenere il suo
orgoglio...
Scoppiò in una sonora risata.
-Onore? Voi Weasley non sapete neanche cosa sia,morirete
schiacciati,uno
ad uno,se la considerate una morte dignitosa buon per voi...-
Fece un ghigno e si sedette con le spalle al mura,dal lato opposto
rispetto a dove si trovava Ginny.Lei lo imitò e si
ritrovarono difronte,poi aggiunse:
-Se voi ritenete onorevole strisciare al cospetto di qualcuno per
timore,buon per voi-
Si scrutarono in silenzio per qualche secondo.
-Waesley le nostre famiglie hanno scelto tempo fa da che parte stare-
-C'è sempre un modo per tornare indietro Malfoy-
-Ti sbagli...-
Fece un sorriso malinconico,si alzò e uscì dalla
torre.
Ginny rimase lì per qualche altro minuto poi lo
imitò.
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