Angolo
della Follia: Ed eccomi tornata, dopo secoli, a pubblicare
una "nuova" storia.
Ho messo la parola "nuova" tra virgolette perché, in
realtà, è una storia che avevo già
pubblicato anni fa, ma che ho deciso di riprendere da capo e
migliorare, almeno un po', quindi non stupitevi se, leggendola, vi
sembrerà familiare (sempre se qualcuno deciderà
di leggerla).
Detto questo, passiamo alle cose di rito.
I personaggi maschili, famosi, di questo parto psicotico della mia
mente, non mi appartengono minimamente. Non ho nessun contatto diretto
con loro e non voglio lucrare sul loro nome.
Come sempre, scrivo perché mi diverte, perché mi
fa svagare e vivere in un mondo magico, niente di più.
Detto ciò, eccovi i personaggi e il primo capitolo. Spero di
vedere segni del vostro passaggio.
Buona lettura!
~ Viola ~
•••
30 Seconds to… Wyoming
Personaggi:
Kayley
Marie Parrish: 30 anni. Capelli castani, occhi grigi.
Perennemente in conflitto con il suo corpo di cui odia profondamente i
fianchi che vede, decisamente, troppo larghi.
Lavora in un residence di montagna appartenente alla sua famiglia da
sempre.
Dalla morte del padre, insoddisfatta del rapporto con la madre, trova
in Richard la figura paterna venuta a mancare troppo presto.
Richard
Booth: 60 anni. Omosessuale. Tremendamente affezionato a
Kayley.
Lavora alla reception nel residence della famiglia della ragazza.
È sveglio e spigliato, tanto da essere diventato il
confidente perfetto per Kayley.
Laura
Fincannon: 28 anni. Capelli castani, occhi nocciola.
È una cameriera nella sala da pranzo del residence della
famiglia di Kayley.
È una buona amica della ragazza con cui condivide la
passione per i film, i libri e la buona musica.
Brianna
Adams: Madre di Kayley e proprietaria del residence.
È una donna caparbia e dura. Completamente diversa dalla
figlia nell’aspetto, la rimprovera continuamente per la poca
attenzione dedicata al suo corpo.
Jared
Joseph Leto: 40 anni. Leader del gruppo statunitense 30
Seconds to Mars.
Annoiato e ferito nell’animo, imparerà a
riscoprire sé stesso grazie all’incontro con
Kayley.
Shannon
Leto: 41 anni. Batterista del gruppo statunitense 30
Seconds to Mars e fratello maggiore di Jared.
Serio e protettivo, capirà di dover permettere al fratello
minore di fare le sue esperienze senza intromettersi continuamente.
Grazie a questa rivelazione, scoprirà di potersi dedicare,
finalmente, a sé stesso.
•••
01 ~
Benvenuti
Quello era un periodo morto per il residence. L’estate aveva
lasciato il posto alle prime piogge autunnali che non avevano alcuna
attrattiva sui turisti, armati di sci, che aspettavano con trepidazione
l’arrivo della neve.
Non ci si poteva dedicare nemmeno all’escursionismo e
così, i pochi clienti rimasti, si stavano preparando a
tornarsene alle loro vite cittadine, dicendo addio alle vacanze estive.
Era tutto molto, molto noioso e Kayley non faceva che sbuffare mentre,
distrattamente, controllava twitter.
«Ciao musona» ridacchiò Laura,
avvicinandosi. «Forza dai… smetti di fare quella
faccia. Sembri un cane bastonato»
Laura era una delle cameriere lì al residence e
l’unica amica che fosse riuscita a farsi in quel posto.
Avevano pochi anni di differenza e moltissime cose in comune. Era stato
facile fare amicizia con lei.
Kayley fece spallucce. «È un mortorio questo
posto. Se ne stanno andando tutti. Vorrei davvero poter fare lo stesso,
giuro»
Proprio in quel momento, la pesante porta di legno scuro
dell’entrata si spalancò.
Le ragazze osservarono i nuovi arrivati cercando di trattenere una
risatina. Sembravano due yeti. Erano tanto imbacuccati da non riuscire
nemmeno a vederli bene. Due enormi giacconi imbottiti, con i cappucci
bordati di pelliccia, lasciavano intravedere ben poco dei nuovi
arrivati. I volti erano nascosti dietro a due chilometriche sciarpe
bianche e da enormi occhiali da sole che, con quel tempaccio, erano
veramente senza senso.
«Secondo me, pensavano di dover andare al polo»
mormorò Laura all’amica.
Kayley fece spallucce. «Oppure sono solo matti»
Laura annuì e se ne andò, lasciandola sola.
«Posso aiutarvi?» chiese poi, tornando a
concentrarsi sui due uomini delle nevi.
Quando, i due, raggiunsero il bancone e si tolsero gli occhiali, per
poco non si strozzò con la caramella che stava masticando.
Quegli occhi li avrebbe riconosciuti ovunque.
«Abbiamo prenotato» riuscì finalmente a
dire uno di loro, liberandosi dalla lunga sciarpa. «Jared e
Shannon Leto»
«Lascia Kayley, faccio io» Richard, il receptionist
del residence, era sbucato dal nulla e aveva immediatamente preso in
mano la situazione. «Bene, ecco qui la vostra prenotazione.
Due stanze doppie, comunicanti. Ecco le chiavi. Jonathan vi
aiuterà con i bagagli. Buona permanenza, signori»
Appena i due fratelli Leto furono fuori portata d’orecchio,
Kayley si mise a tamburellare rumorosamente con le dita sul piano del
bancone. «Rick…»
L’uomo di mezza età, che stava sistemando il
registro delle prenotazioni, fece un sorrisetto. «Dimmi
tutto, angelo»
«I Leto!»
Lui annuì, ridacchiando tra sé e sé.
La ragazza incrociò le braccia. «Non hai pensato
che, forse, avresti potuto farmelo sapere???
Dico…» diede un’occhiata alle sue
spalle. «Che cavolo ci fanno qui???»
«Bambina rilassati. Non sbavare che poi scivoli» la
punzecchiò lui. «Pensa piuttosto ad avvertire la
tua amica, prima che se li trovi davanti all’ora di cena e
caschi a terra svenuta»
La ragazza gli lanciò un’occhiataccia.
«Io non sto sbavando!»
Lui fece spallucce. «Come dici tu»
Kayley gli fece una linguaccia facendolo scoppiare a ridere e poi corse
via.
Arrivata in sala da pranzo, individuò l’amica.
«Credo sia meglio se posi quella pila di piatti per un
minuto» disse.
«Che succede?» chiese Laura, poggiando le stoviglie
sul carrello.
La ragazza si passò una mano tra i capelli. «Sai i
due tipi di poco fa?»
«I due Bigfoot? Sì. E allora?»
«Ecco… sono Jared e Shannon»
Laura ridacchiò. «Sì, certo»
scosse la testa, divertita. «Figurati se i fratelli Leto
vengono in un posto come questo. A fare cosa poi?»
Kayley la guardò, seria. «È
così!»
Quello sguardo fece gelare la ragazza. «Scherzi!»
sbottò improvvisamente. «Mi stai dicendo
che… Shannon Leto è veramente in questo
albergo???»
Lei annuì. «E ti ricordo che
c’è anche suo fratello e…»
fece un respiro profondo. «Cavolo… i suoi
occhi…»
Laura la guardò con un sopracciglio sollevato.
«Sì… e tu gli hai guardato solo gli
occhi, come no»
Kayley fece spallucce. «Be’ era difficile vedere
altro con tutta la roba che avevano addosso»
Rimasero in silenzio per un paio di minuti, assimilando la cosa, poi
scoppiarono a ridere al ricordo dell’entrata in scena dei due
Leto.
«Ridimmelo. Perché siamo qui?»
Shannon sospirò. «Dai Jay, fai uno sforzo. Siamo
qui per lasciarci alle spalle il casino di Los Angeles per qualche
giorno. Potremo rilassarci, respirare aria buona
e…»
«Ma proprio in un posto come questo dovevamo rifugiarci?
Dico… ma hai visto dove siamo?» lo interruppe
Jared. «Veramente… dove cavolo siamo???»
Il batterista scosse la testa, sconsolato. «Senti,
perché non provi a vederla da un’altra
prospettiva? In questo modo, non avrai la tentazione di imbarcarti in
qualcosa di assurdo»
Il fratello gli lanciò un’occhiataccia.
«Ma quali tentazioni, Shan??? Che tentazioni dovrebbero
esserci in questo posto dimenticato da Dio???» si
lasciò cadere sul letto. «Grazie tante,
fratello» sbuffò sarcasticamente.
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