Run baby, run!

di Funlove96
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Questa storia partecipa alla Midsummer Nights' Run del forum Piume d'Ottone.

Prompt: 3. Tornare a casa.

Titolo: Meet again.




Non poteva credere alle sue orecchie, quelle parole dovevano essere per forza menzognere, oppure lui stava solo facendo un brutto sogno, il peggiore della sua vita. Sperava vivamente di risvegliarsi sudato e ansimante, col cuore in gola, scosso da tremendi brividi, a guardarsi intorno, scrutando nel buio il mobilio dell'appartamento di Magnolia, e stringendosi alle lenzuola nel tentativo di calmare la paura, ma a letto... nel suo letto. Invece non era un incubo, era la dura realtà, e a dargliene conferma era il peso del compagno -non aveva retto meglio di lui le parole uscite dalle labbra, circondate da una folta barba, dell'uomo di fronte a loro- aggrappatosi al suo braccio in cerca di un sostegno, più morale che fisico.
Alternava lo sguardo tra colui che, dopo avergli dato la notizia, si era già voltato, tornando a camminare per la sua strada, all'amico blu che gli si stringeva addosso con gli occhi già pieni di lacrime, e ancora non si capacitava di ciò che il suo udito sviluppato aveva appreso. La Gilda, la sua casa, lei, loro.... non c'erano più, e da quel che aveva saputo, non era avvenuto molto più tardi della sua partenza -quanto era stato via? neanche un anno- ed ora era lì, guardando quello era stato, in passato, il sito del palazzo che per lui e tanti altri era sinonimo di casa.
Il sole si abbatteva feroce sulla pelle, incandescente, forse più delle stesse fiamme che lui, figlio di Igneel e Dragon Slayer del fuoco, maneggiava fiero e senza timore. I capelli, allungatisi durante quel lasso di tempo, cadevano in piccole ciocche rosee sulla fronte, sudata a causa -non solo- del caldo asfissiante di quel 23 Luglio, mentre i vestiti, impolverati e sporchi di terriccio, gli ricoprivano il corpo, aumentando quella sensazione di calore, stranamente per lui, così sgradevole. Si guardava intorno, quasi fosse in un luogo sconosciuto -buffo come la sua casa avesse quell'odore a lui così estraneo- aspettandosi forse, in una disperata quanto assurda speranza, di vedere Kinana uscire a stendere il bucato, magari anche Gray aprire il portone correndogli incontro per sfidarlo, oppure, più probabilmente, per scappare da Juvia e l'ennesima pozione tarocca con cui causare danni in tutta la Gilda. Ma nessuno usciva da quella porta mezza sgangherata e, a giudicare dal silenzio in cui era avvolto quel piccolo pezzo di boscaglia che lo circondava, sarebbe stato inutile entrare. Era partito per diventare più forte, per proteggerla, e invece l'aveva persa senza poter fare nulla per impedirlo, quanto si sentiva idiota.
Quanto era idiota...
"Natsu, la nostra famiglia... Adesso che facciamo?" lo risvegliò dai suoi pensieri la voce triste dell'amico felino, e il ragazzo non poté che sussultare a quella parola. Famiglia. Loro erano sempre stati una famiglia.... "Happy vieni con me!" si ridestò rispondendo così al micio, iniziando a correre a perdifiato, diretto chissà dove, mentre l'amico spiegava le ali per andargli dietro. Cos'aveva in mente lo poteva sapere soltanto il ragazzo dai capelli sakura che, solo per miracolo, non travolgeva le persone che incontrava per le vie di Magnolia, ma ben presto, appena pochi chilometri, anche all'exceed fu tutto più chiaro. Certo, pensò, lei doveva essere lì, il fiuto del suo amico non sbagliava, e se era corso verso quella casa era perché l'aveva sentita, aveva sentito l'odore di casa, di famiglia. E gli occhi gli si illuminarono nel planare a terra, una volta raggiunto l'enorme portone della palazzina. Forse non tutto era perduto.

Ma, come nel peggiore degli incubi che il felino potesse mai avere, la finestra era chiusa. Lei non la lasciava mai così, se non quando andavano in missione. E un'ultimo barlume di speranza restò acceso nel pensare che, forse, era solo uscita. In fondo, doveva pur pagarlo l'affitto, continuare la sua vita... anche senza di loro.... Quest'ultimo, infame, pensiero bussò alla sua mente, minando pesantemente il suo entusiasmo, e cosa non fu poi, per il suo cuore già provato, posarsi col suo amico sul davanzale della finestra, la sua finestra, trovando l'appartamento quasi del tutto vuoto. Il letto, il tavolo e altra mobila erano al loro posto, ma non sembravano più quelli di un tempo, spogli del solito piumone rosa e le altre chincaglierie con cui la loro Nakama li aveva agghindati. "Voi due lassù! Scendete immediatamente!" la voce dura quanto familiare penetrò nelle loro orecchie, riaccendendo un'ultima, piccola, speranza. Forse lei poteva aiutarli. Fecero come ordinato dalla donna, un po' in carne e dai capelli grigiastri, mentre ella spalancava le iridi al riconoscere i due mascalzoni. Oh quanto aveva sognato di prenderli a ceffoni per quello che avevano fatto alla biondina!

Ricordava ancora, con molto rammarico, il faccino rigato dalle lacrime della ragazza, quando la ritrovò seduta sulle scale del palazzo, in mano un pezzo di carta stropicciato e bagnato, forse dalle sue stesse lacrime, e il corpo scosso dai singhiozzi che non ne volevano sapere di frenarsi. Fairy Tail si era ufficialmente sciolta, era la notizia che circolava da qualche ora per la città, e non poté negare di essere stata triste anche lei. In fondo quegli scalmanati erano bravi ragazzi. Ma non quei due! Ricordava bene quanto ci era voluto perché Lucy si calmasse, abbastanza da riuscire a cedere al mondo dei sogni, e dare a lei il tempo di recuperare la lettera, finita intanto accartocciata nel cestino, e conservarla.
Diceva che sarebbero tornati presto, e lei aveva intenzione di sbattergliela in faccia tutta la sofferenza che aveva patito la poverina e no, non avrebbe tralasciato nessun dettaglio, fin quando non avesse visto il pentimento e la determinazione di riscattare quelle lacrime nei loro occhi. Il ragazzo non si capacitava di come quella donna avesse il suo odore, eppure era il suo, non sbagliava...
"Dov'è Lucy?" solo un soffio uscì dalle sue labbra, abbastanza udibile però alla donna, che lo guardò con gli occhi induriti, iniziando a raccontargli di tutte le lacrime e le notti insonni della bionda dopo che la sua famiglia l'aveva abbandonata -perché, lo aveva capito anche lei, per quanto fosse legata a tutti i membri della Gilda, loro tre erano una famiglia- notando nei loro sguardi attenti una sequenza di sentimenti diversi, dallo stupore, all'incredulità, fino alla tristezza. Si premurò di tirare fuori la lettera solo alla fine, e non si stupì quando il ragazzo gliela prese bruscamente dalle mani -ora capiva il perché quella donna avesse addosso il suo odore- esaminandola bene, passando le iridi smeraldine sull'inchiostro sbavato, sicuramente per via delle lacrime della maga celeste. La donna vide sparire il rosato correndo, inseguito a ruota dal gatto volante, e solo quando furono lontani rientrò in casa. Quei due, ne era certa, avrebbero riportato il sorriso sul volto di quella ragazzina alla quale, anche lei alla fine, voleva bene.

"Natsu fermati!" ignorò il gattino che lo implorava di frenare la sua corsa, ma presto dovette farlo comunque. Non avevano idea di dove fosse Lucy, nemmeno la donna aveva saputo dirglielo, la bionda era partita senza dirle dove sarebbe andata -probabilmente non lo sapeva neanche lei- e, per quanto sviluppato era il suo olfatto, il Dragon Slayer non riusciva a sentirla. Doveva essere andata proprio lontana....
"Però... la maga... come si chiama? Lucy... è davvero brava..." quella voce, o meglio, quel nome, lo portò a voltarsi verso i due uomini che passeggiavano tranquilli. Fra le mani una rivista, che attirò il giovane per quello che vi vide, portandolo a prenderla, ignorando le proteste dei due e lì, in copertina, una bionda dai capelli lunghi, raccolti in una coda sul lato destro, gli occhi nocciola, e un sorriso imbarazzato... era lei!

"Il Weekly Sorcerer sarà, anche quest'anno, uno dei giornali ufficiali dell'evento, e si avvarrà di un nuovo talento. La conoscete già per alcuni scatti che l'hanno vista protagonista negli scorsi numeri. Lucy Heartphilia, ex maga di Fairy Tail e modella della rivista, ci mostrerà le sue abilità da reporter in questa edizione dei Giochi che, come sempre, si terranno nella capitale del regno, Crocus."



Così diceva l'articolo a cui il numero aveva dedicato la copertina, e Natsu si soffermò su quelle parole, ex maga di Fairy Tail. Era l'ennesima stilettata al cuore, e sapeva che in gran parte la colpa di tutto era sua.
Se solo non fosse partito...
Ma si rifiutava di arrendersi, e c'era una sola cosa da fare, cosa che si apprestò a mettere in atto senza ulteriore indugio, riprendendo a correre, stavolta verso la stazione, seguito dal micio, lasciando i due sconosciuti interdetti. Ci sarebbe voluto del tempo per raggiungere la capitale e, a giudicare dalla data dell'articolo, risalente a circa due giorni prima, ne aveva già poco, ma sarebbe arrivato in tempo, doveva.... almeno per la fine dei Giochi...

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La sveglia risuonò, strappandola bruscamente dal mondo dei sogni, e la ragazza, dopo qualche mugugno, si alzò, facendo scivolare il piumone rosa lungo il corpo, che si accasciò sul letto, per poi correre a prepararsi nella solita routine mattutina. Doveva sbrigarsi per essere all'arena in tempo, era la finale dei Grandi Giochi, e doveva fare il suo lavoro. Jason le ripeteva che era brava, e questo la spingeva a dare sempre di più il massimo e, soprattutto, a non pensare all'ennesima giornata senza di loro... Finì di truccarsi e pettinarsi, per correre poi via, raggiungendo l'arena appena in tempo per l'inizio dell'ultimo giorno. Si permise di rallentare il passo, godendosi il via vai di gente intorno a lei in uno dei corridoi dell'enorme edificio.
Quanto tempo era passato? Un anno circa... un anno tra pochi giorni per la precisione, eppure sembrava molto di più. Il tempo sembrava non passare mai da quando aveva smesso di seguire -più che altro, essere trascinata dai due- Natsu ed Happy nelle missioni più disparate. Un sorriso spontaneo nacque sulle labbra, imbrattate appena dal rossetto -quando aveva cominciato a truccarsi? Sicuramente dopo essersi rassegnata a non dover affrontare chissà quali nemici. In fondo, non serviva di certo il trucco per combattere, sebbene la sua vanità di donna non fosse d'accordo- che però lo spensero subito, all'infame quanto doloroso pensiero che quelle avventure non le avrebbe più vissute...
Urtò qualcosa -o meglio, qualcuno- nella folla, che nemmeno si girò, probabilmente non si era nemmeno accorto del piccolo incidente, ma lei si, e il cuore fece un sobbalzo nel petto nel riconoscere una sagoma conosciuta. Un ragazzo con un gilet monomanica, e una sciarpa al collo.
Che fosse...
Ma gli occhi nocciola le fecero vedere la realtà, precisamente in quella che era solo una forte somiglianza, per poi iniziare a bagnarsi. Non vi fu tempo di piangere però, perché vide in lontananza Jason farle cenno di avvicinarsi. La finale stava per cominciare, e scacciando coi pollici quelle poche gocce salate che si era concessa, corse fino a raggiungere gli spalti, precisamente dove c'era la postazione dei giornalisti.

L'arena era gremita, e il pubblico esultava, chi per una e chi per l'altra delle Gilde finaliste, mentre i reporter si sistemavano per poter assistere e scrivere delle sfide. "Quest'anno e così noioso... certo, se ci fossero Saberthooh o Fairy Tail, il pubblico sarebbe in totale visibilio.... tu che ne pensi Lucy?" le disse il biondo collega, distogliendola dallo scribacchiare le parole introduttive di quello che sarebbe stato il prossimo artocolo del Weekly Sorcerer. "E-Ecco... come sai, la Gilda si è sciolta.... e..." non sapeva come continuare, ma non ve ne fu bisogno, perché le grida di stupore che si innalzarono dagli spalti li fecero voltare entrambi verso il centro dell'arena. Un individuo incappucciato camminava tranquillo, fermandosi poi al centro, mentre gli speaker cercavano le parole per descrivere ciò che stava accadendo. La bionda spalancò gli occhi nel percepire un potere magico enorme e...
"Via tutti!" gridò allertata, poco prima che una fiammata intensa fuoriuscisse dal corpo dello sconosciuto, invadendo tutta l'arena, e atterrando i maghi in gara senza che questi avessero il tempo di fare nulla. Gli spettatori si ritrovarono con gli abiti in cenere, come la stessa Lucy, che si coprì alla buona con le braccia. "Rushiiii!" appena si voltò verso la conosciuta voce -era lui o stava ancora sognando?- un fulmine azzurro le si fiondò addosso, portandola a rigirarsi verso l'arena, dove l'individuo si spogliò del cappuccio, mostrando la zazzera rosa che tanto le era mancata in quei mesi.
Natsu era lì, era tornato...

"Yo Lu!" esordì aprendosi in uno di quei sorrisi che solo lui sapeva fare -come poteva non sorridere nel rivedere la sua Luce?- portandola a ricambiare e si, Natsu ebbe conferma ai pensieri che lo avevano accompagnato in quei tre giorni di viaggio, spingendolo ad affrontare anche la chinetosi pur di rivederla -aveva preso il treno sbagliato, finendo dalla parte opposta del continente, molto più lontano da Crocus, per poi doverne prendere un altro, tornare a Magnolia, e salire su quello giusto, era stato malissimo...- e cavoli, era ancora più bella, semmai fosse stato possibile, di quando l'aveva lasciata.
Già.... l'aveva lasciata...
Che stupido!

E concordò, stavolta, con la coscienza...

Rincontrarsi in quel modo era, lo sapevano entrambi, il segno che una nuova, fantastica, avventura stava per iniziare. La rinascita di Fairy Tail, e il loro ritorno a casa.
Sarebbe stato difficile, lo sapevano. Lei, ancora troppo ferita, seppure felice di riaverli nella sua vita, per dimenticare i mesi di solitudine, in cui difficilmente era riuscita a rialzarsi. Lui, con sensi di colpa troppo grandi per avere il coraggio di confessarle ciò che aveva realizzato durante quell'anno. Loro, che non erano bastati i mesi di lontananza a separarli, permettendogli anzi, di rincontrarsi e legarsi ancora più di prima, ammesso che fosse possibile un legame più forte.

In quegli sguardi, lì, in mezzo alla confusione, si leggeva la voglia di cominciare, ancora una volta insieme, una delle più grandi avventure delle loro vite, che non sarebbe stata solo la ricostruzione della Gilda...



[2294 parole.... ah...]



Angolo autrice.
Risalve!
Mi sono lasciata leggermente trasportare... ehm....
Vabbè, apro una parentesi per ringraziare Cri cri e The Rosablue91 per le recensioni delle altre due NaLu, e tutti coloro che sono passati a dare un'occhiata a questa e le altre mie storie. Davvero, grazie di cuore❤️
Coooomunque, grazie al forum Piume d'Ottone per questa run, per cui mi sono divertita un mondo a scrivere. Inoltre vi rinnovo i miei auguri per il NaLu Day.
Ancora grazie per aver letto.
❤️Ciao❤️




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