Hold.

di PathosforaBeast
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Hold.
 


La mano di Gregory risale lungo il tuo petto sudato, stringendoti il collo. Il vostro riflesso contro lo specchio del soggiorno è meraviglioso: siete senza vestiti, con una quantità assurda di morsi lungo le clavicole. Lo sguardo di Gregory è incendiario, completamente perso nel piacere che state condividendo.
Vorresti che continuasse all’infinito eppure c’è una parte di te, piccolissima e letale, che chiede di essere soddisfatta quanto prima.
Inarchi la schiena, divaricando di più le ginocchia mentre ti spingi con un sorriso contro le sue dita. Ti circonda perfettamente il collo, potendo sentire ogni singolo respiro. Stringi, mi fido di te. La tenerezza con cui ti tratta ti fa tremare più della mano che si muove lungo la tua erezione. Chiudi gli occhi, spalancando le labbra.
“My, sopr-”la sua voce, ormai gutturale, si perde in gemiti contro l’incavo del tuo collo. “ Saliamo sopra. Ho bisogno di rivederti nel nostro letto. Ora”. Troppe cose vi hanno divisi. Lavori, viaggi, gates interminabili che ti hanno fatto pregare di ritornare a casa quanto prima così da prendere tutto il controllo che devi mantenere saldo in ogni circostanza e lasciarlo nelle mani di tuo marito.
Non sta più a te pensare che cosa accade nel mondo o del disastro che avete combinato tentando di cucinare una torta. Questa sera puoi solo sentire con il corpo. È Gregory ad avere il comando. I tuoi fianchi non smettono di ondeggiare contro i suoi che sono ormai pronti a farti perdere anche l’ ultimo granello di voce.
“Non lasciarmi più andare” gli sussurri, conscio che la musica dal giardino di fronte vi permetterà di non darvi più freni.
“Mai” guida le tue labbra sulle sue, lasciandoti senza fiato.
Ma non importa. C’è solo l’odore di vaniglia e la voglia di essere stretto.




 





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