Il salto quantico

di Spensieratezza
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Dean era andato da Lisa, distrutto. Sam lo aveva lasciato. Era entrato in quel buco e si era sacrificato per salvare il mondo.
L’aveva promesso a Sam, ma non era il motivo vero per cui era andato da lei.
Lisa le piaceva ed era distrutto. Davvero distrutto. Come un cucchiaino.

Sam lo aveva lasciato, Castiel lo aveva riparato, come un cuore rotto che viene riparato, ma aveva letto in un libro, tanti anni fa, che i medici aggiustano tanti cuori, ma aggiustare non significa guarire.
I libri melensi e struggenti che piacevano tanto a quel nerd di suo fratello.

L’aveva preso in giro per quello, eppure, adesso gli darebbe tutti i libri che gli chiedesse, pur di farlo tornare, pur di dimostrargli, che al mondo esiste ancora qualcosa di bello che MERITA di essere salvato.
Sì, per Sammy, il suo fratellino, sarebbe disposto a far finta di credere ancora alle vecchie menzogne della vita.
 
E mentre cenava con Lisa, il maggiore non si accorse, di quella figura che sostava sotto il lampione.
Non si accorse della figura che amava più di sé stesso, che lo guardava con il cuore in fiamme, il dolore nel cuore, le lacrime negli occhi che non sarebbero mai scese.
Lo guardava con uno sguardo indecifrabile.
Si accasciò al muro, graffiando il lampione, quasi di proposito, come delle unghie che grattano sul vetro, facendo un male cane.
La notte fredda era quasi un sollievo per la sua anima distrutta.

Si mise le mani tra i capelli. Non si era mai sentito così solo.
L’inferno non era neanche lontanamente come lo descrivevano.
 
 

*

Colpi alla porta, impetuosi, come di qualcuno che batte contro una lapite, come di un sepolto vivo.
Colpi di qualcuno che ti ordina di aprire la porta. La polizia, siamo la polizia.
Colpi di qualcuno che sta scappando.
Colpi assordanti come quelli di un fucile.
Dean scattò subito in piedi.
“Chi diavolo è alla porta? Aspetti visite, Lisa?”
“No, non mi pare! Dean, sta attento. Non andare.”

“Devo. O butteranno giù la porta. Chi è là? Chi è?”
Pausa. Silenzio. Poi un uggiolio come di un uccellino ferito.
“Dean..”
Dean avrebbe riconosciuto quella voce tra mille.
Il cuore cominciò a battere come un tamburo.
Oddio.

Spalancò la porta e si ritrovò Sammy, il suo fratellino, accasciato a terra.
“S-Sammy?”
Il mondo sembrò fermarsi. Era davvero lui?
“Che cosa hai detto Dean?” chiese Lisa, precipitandosi li.
Appena vide Sam, cacciò un grido, mettendosi la mano sulla bocca.

Dean si era avvicinato intanto lentamente di fronte a Sam e gli aveva preso il viso tra le mani, dolcemente.
Sam gemette, aprendo piano gli occhi. A Dean si strinse il cuore.
“È mio fratello, Lisa.”
Lisa annuì.
“Dobbiamo portarlo dentro.”
Dicendo così, aiutò a sistemare Sam sul divano.

Gli accarezzò la fronte e gli scostò un ciuffo dalla fronte.
“Non oso immaginare cosa ha passato. Sam, ehi, sei sveglio?”
“Lascialo dormire. Ha bisogno di riposo.” Disse Lisa.
“Chi è, mamma?” chiese Benny.
“Lui è..mio fratello, Ben.”
“Sembra stare male.” disse il bambino preoccupato.

Dean sembrò pensarla alla stessa maniera, ma poi Lisa lo tranquillizzò:
“Guarda, il suo respiro è più calmo. Sta bene.”
“Ho bisogno di esserne sicuro..” disse Dean, facendo per alzarsi, ma Sam gli bloccò il braccio.
Dean guardò Lisa.
“Lisa..potresti..prendere un bicchier d’acqua?”
“Ma certo, Dean.”
Ben guardava la scena con curiosità.

“Ehi, va tutto bene, ometto. Non c’è niente di cui aver paura.” disse Dean a Ben, poi si rivolse a Sam. "Ce la fai a prendere il bicchiere, Sam?”
Sam scosse la testa e Dean lo aiutò a bere, poggiandogli il bicchiere alle labbra.
Per qualche motivo, questa scena, strinse il cuore a Dean.
“Sam..io ho bisogno di sapere come sei riuscito a uscirne..”
“Lucifero è ancora dentro, Dean..”

“Non lo metto in dubbio…ma..”
“Non so come ne sono uscito..l’ho..desiderato..e d’un tratto ero fuori. Sotto la vostra casa.”
“Ma questo..non è possibile..”
“Lo so.”
“Sei sicuro di stare bene?”

Sam scosse la testa e questo spaventò Dean più di ogni altra cosa.
“Sono rimasto con loro..per una settimana..”
“E Adam?”
“A quanto ne so io..sono uscito solo io..” disse lui triste.

Dean si sporse ad abbracciarlo e Sam inspirò il suo profumo che sapeva un po' di menta.
Dean si sentì coccolato da quell’intimità improvvisa, anche se gli dispiaceva che Sam stesse così male.






















Note dell'autrice: 

Questa storia si può definire come un mio piccolo sogno nel cassetto. Quello che avrei voluto e mi aspettavo accadesse dopo la quinta stagione, prima ancora di sapere cosa sarebbe successo, prima di sapere che Sam non avrebbe avuto un'anima, prima di sapere che sarebbe rimasto volontariamente lontano da Dean per un anno, avevo dei sogni, dei desideri, che poi sono stati frantumati dalla sesta stagione, ma qualcosa di quello che avrei voluto vedere, mi è rimasto.

poi volevo dirvi che questa storia sarà almeno inizialmente incentrata su un Sam geloso di Lisa LOL è da tanto, da quando ho visto il finale della quinta stagione, che volevo scrivere una cosa del genere e sorprendentemente per caso, ho visto un video in cui Sam è geloso di Lisa! Non sarebbe corretto dire che la mia storia è stata ispirata da questo video, perchè la mia idea è venuta molto prima che vedessi questo video, ma è stato comunque bello vederlo, e ho avuto la riprova di quanto sarebbe stato emozionante uno scenario del genere! Gustatevelo! è fantastico!

https://www.youtube.com/watch?v=9_pFqVhf5NI&fbclid=IwAR0RFUeJd-Cu9QQ-_NSeh_D3AVZlgCEmkF993m1aut964iiroPXhZcl5OVM





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