Prompt #10: gjensynsglede – dal norvegese: felicità nel rivedere qualcuno dopo molto tempo (Parole Intraducibili Challenge – Il Giardino di Efp)
Pairing: Sesshōmaru/Rin
Ambientazione: Post Canon
Nota: Rin ha diciannove anni ed è sposata con Sesshōmaru.
Gjensynsglede
Per Rin il tempo si è fermato la mattina in cui Sesshōmaru si è lasciato alle spalle Musashi, dirigendosi da solo verso le terre del Nord.
Quante lune sono trascorse dalla sua partenza?
Dona una dolce carezza alla rotondità pronunciata che si intravede da sotto il leggero kimono – i cuccioli di han’yō al sicuro nel suo grembo diventano ogni giorno più forti e vivaci.
Oh Kami-sama, vi prego, vegliate su di loro e su Sesshōmaru…
«Rin!» urla Jaken a pieni polmoni, trotterellando di corsa dentro la capanna. «Sesshōmaru-sama è tornato!»
Il daiyōkai giunge in una folata di vento e Rin lo abbraccia di slancio.
«Okaerinasai, Sesshōmaru» sussurra, ebbra di felicità. «Ti stavamo aspettando.»
*
Note a piè di pagina
1. Nel mio headcanon, durante la gravidanza Rin viene ospitata da Inuyasha e Kagome.
2. Nel mio headcanon Jaken si rivolge a Rin in tono confidenziale anche dopo l’inizio della relazione tra lei e Sesshōmaru.
3. Okaerinasai: bentornato/bentornato a casa.
4. Nel mio headcanon, dopo il matrimonio con Sesshōmaru, Rin non utilizza più alcun suffisso onorifico quando si rivolge a lui. I primi tempi incappa in qualche lapsus, ma poi si abitua a dargli del tu.
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