Nil igitur mors est ad nos. - Nulla è la morte per noi.

di Salazarr99
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Prologo. 



Eren camminava lentamente nella notte. Ogni suo passo era fortemente studiato per essere lento, per godere della sensazione dell’erba sotto i suoi piedi nudi. 

Quando era giovane non aveva mai fatto caso a queste piccolezze, alle sensazioni semplici che contornavano le sue giornate. Contemplare la natura, la bellezza, la poesia della vita sembrava non essere conforme al suo carattere rabbioso ed impulsivo. 

Non era stato tanto il superamento dell’adolescenza ad aver fatto soffermare il ragazzo sui piccoli dettagli, bensì l’insormontabile ostacolo che sarebbe stata la sua morte. 

 

Eren doveva morire, ne era ben consapevole. Gli anni passavano inesorabili davanti a lui, lo sapeva benissimo. 

Armin gli aveva detto una volta che ne sarebbero passati tredici prima che potesse ancora rendersene conto, e probabilmente aveva ragione. 

- Vivi, Eren. - gli aveva detto il biondo, una notte. Erano fermi a riflettere sul destino che si erano crudelmente trovati a dover condividere, quando Armin gli aveva detto quelle parole.  

Hai capito? - ha continuato. - Non ti sto chiedendo di sopravvivere, hai reso ben chiaro di esserne in grado. Vivi davvero, vivi di quelle emozioni che solo la vita può dare. Non andartene docile in quella buona notte; infuria, infuria, contro il morire della luce. 

Eren quelle parole non le avrebbe mai dimenticate, lo aveva giurato a se stesso. 




 
Grazie mille di aver letto il prologo della mia storia! 
Lasciami un parere se ti fa piacere, sono contenta di accettare critiche e consigli costruttivi! 

 




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