Il principe Playboy

di HyeSeok
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«Principe Kyuhyun.» Leeteuk si scostò da Min, tuttavia non tese la mano al nuovo venuto. «Finalmente ci incontriamo. Sono Park Leeteuk... mi scuso per il ritardo...»
«Non importa.» Kyuhyun si voltò verso Min. «Voglio parlare con te...»
«E io voglio parlare con te!» sbottò lui. Si asciugò le lacrime dalle guance e prese i giornali. «Così era questo lo scopo della nostra piccola avventura, Kyuhyun?»
Lui guardò le fotografie e il titolo con le sopracciglia aggrottate. «Sungmin...»
«Penso che mi scuserete...» mormorò Leeteuk accennando ad andarsene.
«Per favore, andiamo in un luogo privato» chiese Kyuhyun a bassa voce, e Sungmin annuì. Non voleva fare una scenata nel bel mezzo del Park Ball.
Si avviarono in una piccola stanza accanto al guardaroba e Kyuhyun lo fissò per un lungo momento, il viso serio. «Sei bellissimo questa sera, Min. Assolutamente delizioso.»
Le sue parole non avrebbero dovuto scaldarlo, invece lo fecero. Min squadrò le spalle. «È un po’ tardi per i complimenti, Kyuhyun.»
«Pensavi che fossi al corrente di quell’articolo? Che abbia davvero rilasciato l’intervista?»
«Perché non avresti dovuto farlo? Sei il re del gossip, il principe Playboy...»
«Non questa volta. Non con te.»
«Allora come...»
«Devono avermi seguito. Sungmin, non ti mentirò: la stampa mi dà la caccia, e io li ho incoraggiati fino ad ora... per il vantaggio del mio paese.»
Lo guardò incredulo. «Per il tuo paese?»
«Montvidant è un piccolo stato praticamente sconosciuto. Quando mia sorella ha abdicato, mia madre mi ha chiesto di fare qualcosa per portare il paese alla ribalta, per incoraggiare il turismo e gli investimenti. E tutto quello che ho fatto, l’ho fatto solo per attirare l’attenzione dei giornali allo scopo di ottenere visibilità.»
«Quindi si è trattato di una sorta di... trucco?»
Lui fece un sorriso storto. «Più o meno.»
 «Allora... chi sei tu davvero?» sussurrò lui.
Kyuhyun fece un passo verso di lui. «L’uomo che tu hai conosciuto in questi pochi giorni. L’uomo che ti ha tenuto tra le braccia e ti ha baciato. L’uomo che si è innamorato di te.»
Lui scosse il capo, l’incredulità che lottava con la speranza dentro di lui. «Non puoi amarmi...»
«Io voglio farlo. Per favore, Min, dammi una possibilità. Dai a noi una possibilità. So che non sarà facile. So che la mia vita non è del genere che avresti mai voluto, ma io credo che ciò che abbiamo sia speciale, e raro. Per favore, non gettarlo via.» Si sporse a prendere le sue mani. «Sono venuto qui questa sera per dirti questo. Non avevo idea di quell’articolo sul giornale.»
«Ti credo» sussurrò lui, e si rese conto che era vero.
«E allora?» lo esortò Kyuhyun stringendogli le mani.
Sungmin lo guardò, le paure che si facevano indietro mentre la speranza avanzava. «Io... Io non so. Come possiamo avere una relazione, Kyuhyun? Tu sei un principe...»
«Di un paese molto piccolo e moderno.» Fece un sogghigno, poi un sorriso più incoraggiante. «Ti accetteranno, Min...»
«Come puoi esserne sicuro?»
«Perché mi assicurerò che lo facciano.»
Lui resisteva ancora. «E che ne sarà del mio lavoro? Della mia vita? Non cambierò per te, Kyuhyun, non cambierò mai più per un uomo.»
«Io non voglio che tu cambi. Non te lo chiederò mai.»
«E io non lo chiederò mai a te.» Lo amava esattamente come era. Tuttavia non sapeva cosa dire, ancora combattuta tra vecchi timori e nuove speranze.
«Min?» chiese kyuhyun gentilmente.
Lui prese un respiro profondo. Per troppo tempo aveva vissuto una vita quieta e al sicuro, proteggendo il suo cuore, concentrato solo sul lavoro.  Era pronto per rischiare ancora, pronto a provare. Ad amare.
«Sì» sussurrò. «Sì, voglio provare, Kyuhyun. Voglio provare con te.»
Sorridendo, Kyuhyun lo tirò a sé e lo baciò gentilmente, ma quando Min gli mise le braccia intorno al collo il bacio si approfondì in una promessa che era per sempre. Quello, Sungmin lo sapeva, era il miglior bacio di tutti.




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