Il
bene e il male insiti nella umana natura,
la
gioia e il dolore che sono nel fissato Destino,
non
li attribuire alla volta celeste, ché nella via del
senno
la
volta celeste è mille volte più impotente di te.
Il
fuoco si leva alto nel cielo e illumina l'ambiente d'oro e sangue.
Tenaci,
le fiamme attaccano, assediano e consumano le strutture.
Rashid
è a terra, inerte.
A
stento, respira.
Il
crepitio delle fiamme echeggia nella sua mente provata.
Il
fuoco soffoca i suoi polmoni.
Chiude
gli occhi, stanco.
Perché
combattere ancora?
Ha
ucciso Fang, lo sa.
Ne
è felice.
Quel
bastardo ha meritato la sua sorte.
Eppure,
non è felice.
Non
ha salvato la sua amica e il senso di colpa morde la sua anima.
Come
una belva bramosa, si nutre dei suoi rimorsi.
Solleva
lo sguardo, poi crolla sul pavimento, esausto.
Eppure,
in quegli ultimi momenti, una breve consapevolezza illumina la sua
mente provata.
Allah
non esiste.
E'
una divinità fasulla.
E
il cielo nulla può contro un Fato crudele.
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