Bite

di Giuliacardiff
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Veloce, veloce … corro.

Vado avanti, non mi fermo.

Continuo ad andare avanti, devo proseguire.

Non mi guardo indietro, procedo.

Sento suoni gutturali alle mie spalle, le ignoro.


Vedo del rosso, passo avanti.

Vedo dei resti, chiudo gli occhi e continuo.

Non posso fermarmi, devo farlo per lui … -





Qualcosa mi fa cadere, sento la terra sotto la schiena.

Sento delle gocce bagnarmi gli abiti, sta piovendo. Non mi ero accorto.


Cerco di rialzarmi, ma il mio corpo non risponde ai segnali del mio cervello.

Qualcosa mi blocca o meglio … qualcuno.

Apro gli occhi aridi e lo osservo.


Occhi da predatore, sguardo vile e famelico, artigli conficcati nei miei arti, ormai sporchi del mio sangue.


Cerco di oppormi, di resistergli, ma è tutto inutile: è troppo forte.


Si abbassa su di me.






Sento i suoi canini sul petto.




Il primo morso non è doloroso, solo … inaspettato.


Il secondo è come essere investito.


Al terzo …. il dolore si trasforma in confusione.


Il quarto annunciò la morte.



Mentre la fine si avvicinava, steso in una pozza del mio stesso sangue, ridotto a brandelli, prosciugato fino alle ossa, osservo il mio carnefice.





La sete nel suo sguardo … mi fa capire che non ho scampo.





In silenzio, in lacrime… scompaio.


 

 




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