Non ci arrivi

di flatwhat
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Scritta per una challenge dal gruppo Hurt/Comfort Italia - Fanfiction & Fanart
Il prompt era una immagine della Pietà di Michelangelo.
Orugio si immerge nell'acqua.

La sagoma di Qifrey si fa sempre più lontana, trascinata dalla corrente.

Ma Orugio nuota come non ha mai nuotato prima.

"Non posso perderlo!"

Avrebbe dovuto preparare un incantesimo, l'idiota che è. Ma quando ha visto Qifrey cadere... Non ha avuto il tempo di pensare.

"Qifrey... Ti sei sempre odiato così tanto?"

I secondi sembrano un'eternità.

Sfidando i limiti del suo corpo, Orugio raggiunge Qifrey. Lo circonda immediatamente con le braccia, come a non volerlo lasciare mai più.

E poi risale.

Sulla terraferma, Qifrey è ancora tra le sue braccia, incosciente. 

"Figlio di... Non puoi morire così!" urla Orugio, la voce roca per l'acqua.

Cosa può fare, adesso? Non ha con se nessuna pozione medica, e lanciare un incantesimo su di lui... Non sarebbe magia proibita?

Purtroppo o per fortuna, non può neanche provarci. I fogli del suo taccuino sono sicuramente inutilizzabili e non c'è tempo per trovare un altro modo di tracciare un incantesimo.

Orugio posa Qifrey sul terreno freddo. Gli schiude le labbra e avvicina il volto al suo.

Qifrey si sveglia di colpo. Orugio evita di striscio di ricevere una sonora testata al naso.

Gli batte colpi sulla schiena mentre tossisce.

"Oru..." rantola Qifrey. "Perché mi hai salvato?"

Orugio lo guarda. Non ha neanche la forza di arrabbiarsi con lui.

"Non ci arrivi proprio, eh? Testa di legno".




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