le nostre ... Passioni

di Giuliacardiff
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scritta il 18/7/15




LE NOSTRE … PASSIONI





Era ormai da tempo che me lo chiedevo. Era un pensiero fisso che ormai da settimane continuava a fottermi il cervello. Era arrivata ad essere un'ossessione.


Con questi pensieri, mi misi a cavalcioni sull’oggetto dei miei pensieri: Hiroomi.



Era risaputo che essendo lui un sis-con ed io un feticista degli occhiali, andavamo molto d'accordo sugli oggetti dei nostri maledetti piaceri. Ah, quante volte abbiamo ritratto nelle nostre menti la figura di una dolce tenera sorellina che indossa degli occhiali che la facessero risaltare.



Si, eravamo dei veri e propri maniaci che passavano ore e … soldi, per la propria mania. Per noi era una routine e ne eravamo felici. Non so come, ma i nostri piaceri un giorno sì accomunarono e la nostra passione prese una strada molto … complicata.


Ricordo ancora la prima volta che lo facemmo: lui era stato rifiutato dalla sorella per l'ennesima volta mentre io … ero disperato perché la mia kohai aveva perso i suoi occhiali. La nostra depressione era palpabile.



Non ricordo poi come, ma lui era dentro di me ed era … bellissimo. Dopo la prima volta, andiamo avanti per ore e divenne un rituale per i successivi mesi fino a quando una domanda iniziò a farmi dubitare, sì, dubitare della mia mania e ora dovevo averne la certezza.



Hiroomi, spaesato e sotto di me, provò a chiedermi spiegazioni ma io continuai volutamente a ignorarlo.


Con gesti lenti e calcolati estrassi l'oggetto della mia tasca. Alla sua vista lui sbiancò e cercò di dimenarsi, ma ormai era in mio potere. Fece resistenza ma riuscì a farcela. Riuscì ad accertare i miei dubbi e si, vedere Hiroomi con indosso degli occhiali dalla montatura scura e regolare mi eccitava come non mai. Ormai duro lo baciai e gli feci la fatidica domanda.


 

“Continueresti a portare gli occhiali per me?”




 
Inutile dire che dopo essere arrossito e aver scambiato le posizioni, lo facemmo per ore e ore senza fermarci.



La mattina seguente mi svegliai dolorante con indosso una divisa femminile. Lo sguardo malizioso di Hiroomi su di me.



 
“Adesso proviamo a vedere come te la cavi come sorellina”.




 
Dovevo aspettarmi una reazione del genere. In fondo, entrambi avevamo gli stessi dubbi a proposito delle nostre … passioni.






-FINE-



 




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