Il pentolone dei ricordi

di Allen Glassred
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Personaggi: Steffy e Re Osakr ( Where there is hatred, there is bloodsheed )
Titolo: Eroe

 
La giovane fanciulla dalla chioma corvina si nascose dietro ad una colonna: era da un pezzo che lo stava osservando: il suo eroe, colui che l'accolse quando,oramai, era rimasta totalmente sola al mondo. L'uomo non parve accorgersi di essere osservato: ripose con decisione la propria spada nel fodero, sospirando pesantemente: la battaglia contro Re Mephisto, signore dei Demoni, non sarebbe stata affatto facile da vincere, lui lo sapeva. Ma sapeva anche di acere u npopolo e, soprattutto, delle figlie da proteggere ad ogni costo. E questo anche Steffy lo sapeva: il suo Re avrebbe combattuto anche fino alla morte se necessario, pur di garantire un futuro al suo popolo ed alla sua famiglia. La fanciulla si posò alla colonna, arrossendo lievemente in viso. Tuttavia qualcosa interruppe bruscamente i suoi pensieri: Re Oskar parve cedere ad un momento di sconforto e, credendo di essere solo, da prima fissò la propria spada per poi gettarla a terra in uno scatto d'ira, cadendo in ginocchio e tenendosi la testa tra le mani. " Loro mi vedono come un eroe, ma io... io... Io non so se ce la faccio! Ho... ". Paura, avrebbe voluto dire: un sinistro presentimento si impadronì di lui, come se sapesse che, da questa battaglia, non uscirà mai vincitore. Da dietro la colonna Steffy continuò ad osservare in silenzio il proprio Re, il proprio salvatore. Il proprio eroe. Avrebbe voluto avvicinarsi e consolarlo, ma dapeva anche che per oskar sarebbe stato umiliante essere visto in quello stato, mostrare la propria debolezza a qualcun altro. E la ragazza non voleva certamente mettere in umbarazzo il proprio eroe. Si limitò a sospirare pesantemente.

" Tu vincerai, ne sono sicura. Tu uscirai vincitore da questo scontro... ". Bisbiglio. così da non farsi sentire da lui. " Tornerai da me, mio eroe ". Sussurrò in fine la mora, girandosi per andare via dal salone e dando ad Oskar lìimprovvisa sensazione di non essere stato solo in quell'immenso salone e facendolo rialzare da terra: se lui era l'eroe che il popolo diceva che fosse, allora non era più tempo di sconforto: era tempo di combattere e sconfiggere il nemico e, lo sapeva bene, ci sarebbe riuscito. A qualsiasi prezzo.




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