Drabble Shiryu Shunrei
Questa storia partecipa
alla Fast Challenge: "Abbracci" indetta dal gruppo Facebook "Il
Giardino di Efp"
Prompt n° 17:
Desiderare un abbraccio, ma non chiederlo
Parole: 100,
tonde tonde.
Note: vaghi ma proprio
vaghi accenni a una canzone dei Pooh.
*
Every time we say goodbye
i die a little
every time we say goodbye
i wonder why a little
why the Gods above me
who must be in the know
think so little of me
they allow you to go
[Ella Fitzgerald
– Every time we say goodbye]
Odia quei momenti, quelli prima della partenza.
Si scopre stanca di dirgli addio, esausta al pensiero degli incubi
ricorrenti e delle conseguenti notti insonni.
Lui alza lo sguardo, allacciandolo al suo: nei suoi occhi verdi legge
la stessa preoccupazione, abilmente celata dalla sua innata fierezza.
Muove un passo, Shiryu, ma non va oltre.
Lei, spossata, serra gli occhi interrompendo il contatto visivo:
darebbe l'anima per sentirsi tra le sue braccia ancora una volta e
imprimerlo nella memoria delle sue mani, ma conoscendosi, sa che non lo
lascerebbe più andare, quindi tace, sentendolo sparire.
"Abbi cura di te",
pensa, da sola.
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