La notte sanguina

di Notker
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La notte sanguina


La notte sanguina
Stupita
Muove le bambole ombrose
Si fa strada fra le ramaglie
Osserva senza lasciarsi intaccare
Dalla luce dell’innocenza.
Vivace, questa luce,
Questi occhi che fuggono
Spaventati dai rami che protendono
Desiderosi quelle chele
Sul corpo tremante.
Altro non è che favilla,
Questa creatura vivente
Straziata
Che ode sibili e sospiri
Dove Morte già bussò.

La notte sanguina
Divertita
Deliziata dalla compagnia
Di questo fagotto minuto
Grondante terrore
Avvolto com’è da spire di entità
Infime e maliziose.
Un soldato cencioso
Leale nell’ignoranza
Si lascia graffiare
Inerme
Finché non si accascia.
La vita che ciondola
Cade dalle sue membra bucate
Risana la terra
E torna il silenzio.




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