I passi della notte

di gloriaabranchi
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Le ombre si allungano per inghiottire tutto ciò che è.
Arriva la notte.
Io non dormo; il mio tempo lo dedico alla vita.
Le luci degli alti palazzi diventano tuttuno con quelle del cielo.
Mi sono sempre piaciuti i gatti. 
Loro nella notte non hanno paura.
Loro possono vedere; il buio non esiste.

Sento la pelliccia morbida e rovente che mi solletica il polpaccio.
Mi sono sempre piaciuti i gatti.

Le mie mani sono umide, ora bagnate. Un odore nauseabondo mi trafigge le tempie. 
Odore di ferro. 

Quanto mi piacciono i gatti.

Torno a casa. Involontariamente trascino con me il bidone dell'immondizia. 
Dannato coso.
Apro la porta girando il pomello freddo; le mie dita scivolano.
La luce mi squarcia la vista.
La mattina arriva senza che io abbia tempo di addormentarmi.

"Il gatto dei vicini è sparito, ne sai qualcosa?"
"No" rispondo.
Mi accarezzo distrattamente le mani secche.

Mi sono sempre piaciuti i gatti.




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