Il cuore di Lucifer.

di Arvistloe
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Mattina, attico di Lucifer.

Amenadiel era nell'attico da un paio di ore, tentando di convincere il fratello ad uscire un po', essendo rimasto chiuso in quel luogo lussuoso da quasi due settimane tutto solo. Da quando Chloe vide il suo vero volto, dopo aver ucciso Cain, partendo per l'Europa.
Ogni volta il re dell'inferno trovava mille scuse per non uscire. All'inizio andava sulle scene del crimine sperando di trovare Chloe, ma perdendo la speranza, si limitava a una telefonata a Ella restando sempre deluso.
Ama non l'aveva mai visto così sciato, con addosso dei boxer neri e una vestaglia blu scura, capelli scompigliati e barba di giorni.

Il cellulare di Lucifer lo allontanò dell'ennesima bottiglia di wishy, non più versata in bicchieri ma direttamente dalla bottiglia. Amenadiel lo vide rispondere svogliatamente
"Sono io...Si…"
Lucifer si alzò dal divano visibilmente preoccupato
"...Tu sei sicuro?...era lei?...quando?...Si, tenterò di arrivare"
Chiuso il cellulare, Lucifer urlò al cielo con gli occhi rossi come il fuoco
"Non può succedere...maledetto padre...Non può succedere...no..no...Lei non può farlo"
Amenadiel lo vide correre nella camera da letto, andandogli dietro. Lucifer gli disse mentre si vestiva in fretta e furia
"Si trova a Roma. Delle mie spie hanno detto che il mio nemico del Vaticano vuole incontrarla questo pomeriggio in una chiesa dove va spesso…"
noto Amenadiel confuso, dicendogli mentre si metteva un panciotto blu
"... Ti ricordo quel prete...Quel Kinley che cerca sempre di mandarmi all'inferno?..."
Ama annuì di si
"...voglio vedere di persona se deciderà di aiutare quel prete"
Ama si preoccupò
"Lucifer se lo facesse?"
Il re dell'inferno si fermò, guardando il fratello con occhi lucidi, dicendo con la voce rotta
"Altri tradimenti mi sono passato sopra. Il suo sarebbe devastante. Tornerei all'inferno dimenticando ogni minimo accenno di questo mondo. Credo che comunque morirei per il mio cuore spezzato..."
Lucifer scosse la testa, asciugandosi lacrime appena sotto gli occhi, dicendo al fratello
"Mi devi fare un grandissimo favore. Usa la tua magia celeste per farmi comparire a Roma"
Ama avrebbe detto di no, avendo gli angelici solo una possibilità ogni tre mesi di usare quel potere, ma decise di accontentarlo. Si concentrò congiungendo le mani, per aprire i palmi verso Lucifer che scomparve in una luce divina. Prima di andare via dell'attico, disse
"Buona fortuna fratello"




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