Angolo
della Follia: Ed eccoci arrivati alla fine di questa
storia, ma aspettate a mollare tutto, c'è ancora l'epilogo 😉
Detto questo, non sto a dilungarmi troppo. Vi lascio al capitolo,
augurandovi una buona lettura e una buona domenica!
Alla prossima 🤗
~ Viola ~
•••
30 Seconds to… Wyoming
26 ~ Non È Finita
Era passata una settimana da quel giorno orribile e nulla era cambiato.
Kayley si era trasferita da Laura e Shannon. Aveva lasciato che fossero
loro ad andare a prendere le sue cose. Non aveva più voluto
avere nessun contatto con lui, niente.
Jared si sentiva perso, finito, inutile. In un colpo solo, era riuscito
a distruggere la vita di ben tre persone: la sua, quella di Kayley e
quella del loro bambino mai nato.
Richard, insieme a Shannon e Laura, cercavano di stargli accanto.
Sembravano aver capito il perché del suo comportamento
passato e non lo lasciavano mai troppo a lungo da solo visto che,
ormai, il restare da solo era diventata la sua occupazione preferita.
Sì, perché da quando lei lo aveva lasciato, anche
la sua carriera aveva iniziato a colare a picco.
Non riusciva a concentrarsi su niente. La musica lo disturbava e
sentirsi cantare gli dava il voltastomaco.
Nessuno del suo staff, però, si era azzardato a dire una
sola parola al riguardo. Si sarebbero ritrovati senza un lavoro in meno
di un millesimo di secondo se ci avessero anche solo provato.
L’unica che sembrava essere immune alle sue minacce di
licenziamento, era proprio Emma.
«Jared, smettila di comportarti così. È
arrivato il momento di voltare pagina. Pensi veramente che ti faccia
sentire meglio, restartene seduto lì senza far
niente?»
Le lanciò un’occhiataccia. «Tu se
l’ultima persona al mondo che possa sentirsi in diritto di
dirmi cosa devo o non devo fare della mia cazzo di vita»
sibilò. «Se fossi in te, sparirei
all’istante»
La bionda fece spallucce. «Sei solo uno sciocco, Jay.
Possibile che quella stupida ragazza sia riuscita a rincoglionirti fino
a questo punto?»
«Smettila» ringhiò lui, stringendo i
pugni.
Emma gli si avvicinò, ignorando le sue parole.
«Pensaci, Jay. Alla prima occasione utile, è
fuggita lontano da te. Sei così cieco da non capire
che…»
Le labbra del cantante le impedirono di continuare a parlare.
Si era alzato velocemente, spingendola con forza contro la parete,
premendo la bocca sulla sua con rabbia.
Lei gli immerse le mani nei capelli, lasciandosi andare a quel bacio
violento che la stava eccitando, ma Jared si staccò da lei
improvvisamente, lasciandola a bocca asciutta.
«È questo che vuoi?» urlò,
iniziando a spogliarsi. «Avanti, dimmi, è questo?
Vuoi il mio corpo? Vuoi essere scopata? Vuoi essere usata? Okay, ti
accontento» la guardò con la furia negli occhi.
«Coraggio… togliti quella roba di dosso, che
aspetti? Ho proprio bisogno di sfogarmi e tu…»
ridacchiò, cattivo. «Tu sei sempre stata brava a
farmelo fare. È quello che ti riesce meglio. Lo sai come ti
chiamano tutti quanti? La puttana di Jared. È appropriato,
non credi?»
Lei rimase immobile, presa alla sprovvista dalla sua reazione.
«Io…»
Jared le lanciò un’occhiata di sfida.
«Avanti, Emma. Che ti prende? Non è questo che
vuoi?» chiese, allargando le braccia, mostrandosi nella sua
totale nudità.
Le si avvicinò lentamente, arrivando a sfiorarle il naso con
il suo. «Volevi allontanarmi da lei e ci sei riuscita, ma non
avrai mai il mio cuore, Emma. Quello è suo. Io non ho mai
smesso di amarla e non smetterò mai, è meglio che
tu lo sappia!» si allontanò nuovamente, dandole le
spalle. «E adesso vattene da qui»
«Jared…» mormorò lei, facendo
un passo nella sua direzione.
«Vattene!!!»
urlò lui, mandando a gambe all’aria la poltroncina
su cui era rimasto seduto fino a pochi minuti prima.
Emma corse via, spaventata da quella reazione violenta.
Quando sentì la porta chiudersi, Jared si lasciò
cadere in ginocchio, sbattendo i pugni a terra, completamente
sopraffatto dal dolore che albergava nel suo cuore da quando Kayley lo
aveva allontanato da sé.
•••
Il telefono non faceva che squillare e, ogni volta, sentiva Shannon
dire che doveva darle tempo.
Si sentiva malissimo. Sapeva che tutte quelle chiamate erano di Jared.
Sapeva di averlo ferito lasciandolo solo, abbandonando quella che, solo
qualche settimana prima, lui aveva definito “casa
loro”. Ma era difficile perdonare.
Lo amava ancora? Sì, profondamente, intensamente, con tutta
l’anima. Ma quella parte della sua vita che lui aveva deciso
di tenerle nascosta, l’aveva ferita molto più
profondamente di quanto avesse previsto.
Il loro bambino era volato via ancora prima di venire al mondo e, per
qualche strano motivo, aveva visto quel fatto come un segno simbolico
riguardante la sua relazione con Jared. Forse aveva sbagliato fin
dall’inizio. Forse non avrebbe dovuto seguirlo quella sera,
in mezzo alla tormenta. Non avrebbe mai dovuto chiedergli di baciarla.
Non avrebbe dovuto accettare di lasciare tutto e andare a Los Angeles
con lui
«Non mi sarei mai dovuta innamorare di te»
mormorò.
«Ehi… come ti senti oggi?»
La voce di Laura le fece tornare il sorriso.
«Meglio» rispose. «Ma vorrei essere a
casa… a casa mia… in Wyoming»
La ragazza non riuscì a dire niente perché
Shannon l’anticipò, entrando come una furia nella
stanza.
«Non puoi farlo!» disse con il panico nella voce.
«Non… non puoi abbandonarlo, Kay!»
Gli occhi di Kayley si riempirono di lacrime. «Non sono io a
volerlo abbandonare, Shan. Ma non capisci? Lui… lui non si
fida di me»
Il batterista l’abbracciò. «Non
è vero, piccola. Lui…» fece un respiro
profondo, prendendola per le braccia. «Jared ti ama, Kay. Ti
ama moltissimo. Ti ama davvero e tu puoi credermi perché io
lo conosco bene. Lui… lui era così felice di
diventare padre e quando ti sei sentita male…»
scosse la testa. «Si è visto il mondo crollargli
addosso. Si è dato tutte le colpe, Kay. Anche quelle
più assurde» puntò gli occhi ambrati
nei suoi. «Avrebbe dato tutto per vostro figlio. Anche la
vita. Se non ti ha detto di Emma è solo perché
aveva paura che tu lo abbandonassi. Era spaventato, Kay. Era
così spaventato che tu non puoi nemmeno
immaginarlo» tirò su col naso, cercando di
trattenere le lacrime che gli avevano riempito gli occhi. «Ti
prego… non lasciarlo. Se è vero che lo ami
ancora… non farlo. Non distruggerlo»
•••
Il suono delle chiavi nella serratura, attirò la sua
attenzione.
Jared si sollevò dal divano, guardando verso
l’ingresso. Per un attimo, pensò che il suo cuore
avesse smesso di battere. Lei era lì. Kayley era davanti
alla porta. Lo stava guardando con gli occhi pieni di lacrime.
«Kay» sussurrò, abbandonando il divano,
facendo un passo nella sua direzione, cauto, col timore che fosse solo
un brutto scherzo giocatogli dalla sua mente, ma quando la vide lasciar
cadere a terra le chiavi di casa e correre verso di lui, il cuore
riprese a battere forte. L’accolse tra le sue braccia,
lasciando che lo stringesse, permettendole di ritrovare la protezione
che lui le avrebbe sempre donato.
«Perdonami» le mormorò, baciandole il
viso, i capelli. «Ti amo, Kayley. Ti amo
tantissimo» la strinse forte a sé, per paura che
potesse sfuggirgli nuovamente. «Mi sei mancata da morire. Era
tutto così vuoto e senza senso, senza di te»
«Promettilo, Jared. Prometti che mi dirai sempre tutto. Che
sarai sempre sincero con me» disse lei, contro il suo petto.
Lui annuì. «Te lo prometto. Niente più
segreti. Mai. Non tra noi» le prese il viso tra le mani,
lasciando che i loro occhi potessero incontrarsi ancora.
«Credimi, amore mio, nella mia vita ci sei soltanto
tu»
Lei sorrise. «Ti amo tanto, Jared Leto»
mormorò, sollevandosi sulle punte per raggiungere,
finalmente, le sue labbra.
Il cantante chiuse gli occhi, lasciandosi andare a quel momento.
«Mi sono mancati i nostri baci» le
sussurrò sulle labbra.
Kayley gli accarezzò il viso. «Anche a
me» ammise. «Mi è mancato tutto di
te»
Jared la baciò ancora, poi la strinse tra le braccia.
«Adesso siamo insieme. Niente e nessuno riuscirà a
portarmi via da te, lo giuro»
La ragazza rispose al suo abbraccio. «Ti credo Jay»
•••
Era passato un anno da quando l’aveva quasi persa. Un anno in
cui avevano imparato a conoscersi di nuovo. A viversi totalmente
l’un l’altro. Un anno di grandi cambiamenti e, allo
stesso tempo, di ritorno alla normalità.
Lo staff di Jared e dei ragazzi, non si era più intromesso
nella loro vita. Due buone ragioni li avevano motivati a restarne
fuori. Punto primo, dopo più di un anno di relazione
stabile, era chiaro che i due facessero sul serio e che niente avrebbe
potuto separarli. Punto secondo, Jared aveva, seriamente e
pesantemente, minacciato di licenziare chiunque avesse anche solo preso
in considerazione l’idea di intromettersi nuovamente nella
sua vita o in quella di suo fratello o di Tomo.
Nemmeno Emma aveva più proferito parola
sull’argomento. Dopo il pomeriggio in cui Jared
l’aveva definita “la sua puttana”, dando
in escandescenze, spaventandola a morte, lei aveva cambiato
completamente atteggiamento nei suoi confronti. Finalmente aveva
iniziato a comportarsi da semplice assistente, esattamente quello che
avrebbe sempre dovuto essere.
Certo, Kayley aveva faticato ad accettare ancora la sua presenza nello
staff della band, ma dopo una lunghissima chiacchierata con Jared, si
era resa conto di quanto Emma fosse preziosa per loro. Conosceva tutto
ed era molto competente in quel lavoro. Loro non avrebbero avuto il
tempo materiale per addestrare qualcun altro a quel compito quindi,
seppur con scarso entusiasmo, aveva capito e accettato che continuasse
ad avere uno stretto rapporto di lavoro con lui.
«Lo sai che esisti solo tu per me» le aveva
mormorato una mattina lui, prima di uscire di casa.
«Kay… lo sai. Sei tutta la mia vita»
Lei aveva sorriso. «E la musica? Lei non è tutta
la tua vita?» gli aveva chiesto, sollevando un sopracciglio,
divertita.
Jared aveva sbuffato. «Ovviamente, ma verrà sempre
e comunque dopo di te» le aveva risposto, facendole una
linguaccia. Poi era salito in macchina, le aveva mandato un bacio e si
era allontanato per raggiungere i ragazzi nel loro quartier generale.
Quella stessa scena si era ripetuta quasi ogni giorno, per un anno
intero e, ogni giorno, Jared lo aveva raccontato a Shannon e Tomo,
facendoli sorridere alla vista del suo sguardo raggiante.
Il batterista era al settimo cielo. Alla fine, tutto si era sistemato
per il meglio per i fratelli Leto.
Jared era finalmente felice e lui… lui era così
innamorato da non riuscire nemmeno a ricordare come fosse stata la sua
vita prima di incontrare Laura.
Certo, le cose non erano sempre state facili. Anche loro avevano avuto
degli alti e bassi, ma avevano sempre affrontato tutto insieme e,
insieme, avevano vinto ogni battaglia.
Dall’anno del ritorno di Kayley tra le braccia di Jared, ne
erano passati altri due e la vita a Los Angeles non sarebbe potuta
andare meglio.
Fine ~
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