Abitudini
nascoste,
oltre
il suono della campanella.
Dire che il retro della palestra scolastica fosse un luogo sicuro non
era propriamente corretto, Katsuki lo sapeva benissimo.
Eppure aveva preso l'abitudine - il
piacere -
di recarvisi tutti i giorni al suono della campanella, quando le
lezioni sospendevano e i compagni rincasavano al dormitorio.
« Ci hai messo troppo tempo ».
A passo svelto lasciava l'aula animato da una foga che scoppiava in
petto; sul volto un espressione mite che non raccontava alcuna
emozione, benché le mani sudassero di fervore e la vena
pulsava
vivacemente sulla fronte arricciata davanti a quel corridoio sempre troppo
maledettamente lungo da percorrere.
« Lo sai che non mi piace aspettare ».
Liquidava gli amici con un grugnito rumoroso fino a non preoccuparsi
più di dare loro alcuna spiegazione, ed Eijiro un giorno
aveva
smesso di fare domande.
Bakugou non era mai stato di troppe parole e nemmeno tanto disponibile
a mostrare agli altri qualcosa in più di sé
stesso;
comprenderlo ed accettare il suo silenzio erano le uniche repliche ad
un animo inespugnabile.
« Come potresti farti perdonare? »
Katsuki raggiungeva il luogo segreto a passo sempre più
svelto,
mosso ogni volta da un eccitazione crescente tanto da arrivare quasi a
non preoccuparsi nemmeno più di essere scoperto
poichè
mosso da un ardore tale da domandarsi spesso se non fosse da idioti
comportarsi a quel modo.
« Dannazione a te, mi farai diventare matto ».
Poi ogni presupposto di ragione crollava quando l'odore dei suoi
capelli gli pizzicava le narici e la morbidezza di quei maledetti
fianchi esplodeva tra le mani callose.
Ogni briciolo di lucidità andava in fratumi davanti al suo
viso
arrossato di imbarazzo e desiderio, e tutte le volte non riusciva a
trattenere un sorriso di malizia di fronte a quel suo modo goffo - e tremendamente
adorabile - di ergersi sulle punte dei piedi per cercare la sua bocca.
« Ehi,
piano. O non ti importa più di essere scoperta?»
Taceva poi, Katsuki, nel momento in cui s'impadroniva delle sue labbra
rosse come un predatore sulla sua preda; poteva sentire quella foga
dirompente come all'inizio di uno scontro scoppiare sui palmi sudati, e
non tratteneva la sua veemenza piuttosto gli dava carico come in
qualunque altra cosa facesse.
D'altronde Bakugou era un ragazzo intenso
e questo non era certo un mistero.
Si piegava al tocco delle sue dita affosulate incastrate tra le ciocche
ribelli dei
capelli biondi, e quanto era piacevole avvertire il calore del suo
corpo esile attraverso la stoffa
della divisa scolastica divenuta ormai una seccatura di cui doversi
liberare il prima possibile.
« Lo sai che non posso reggere così ancora per
molto, vero? ».
Lo divertiva vedere il tormento di un impeto trattenuto tra i pugni
stretti sulla camicia bianca, gli occhi lucidi che lo sfidavano a non
preoccuparsi di frenare gli istinti; ogni volta ricordava a
sé stesso di dover
mantenere il controllo in qualsiasi occasione, sebbene in certe
circostanze non gli dispiaceva poi tanto soggiacere a certe lusinghe.
« Sshh...
».
Katsuki portava la sua voce ad essere un sibilo appena accennato,
avvertiva il corpo fremere e baciava ancora quelle labbra rosse
finchè il tempo lo permetteva.
« Ochako-chan? »
Le sussurrava nell'orecchio parole viziose perchè
gli
piaceva quando tratteneva tra le mani la sua risata radiosa; lasciava
sulla fronte morbida la tacita promessa di un nuovo incontro e
allentava la presa sui fianchi lasciando la sua figura libera di
allontanarsi verso l'amica, senza prima essersi voltata ancora per potergli sorridere.
Sospirava infine, Katsuki, e con lo zaino in spalla prendeva la via
opposta per dirigersi verso lo stesso dormitorio.
____________________
Piccola flash su un pairing - l'unico forse, al momento - che davvero
mi fa ribollire in BNHA.
Scritta di getto e senza troppe pretese, immaginatela ambientata a
cavallo tra il secondo ed il terzo anno di Accademia.
Spero abbia mantenuto Kacchan ( questo
nomignolo mi fa morire ) il
più IC possibile, perchè è davvero
difficile
immaginarlo in situazioni che non siano scontri, competizioni, sfide ed
esplosioni.
A voi la sentenza!
MellyV
|