Trent era andato al negozio di dischi in una giornata normale, un po'
annuvolata, ma non sembrava stesse per piovere. C'era abbastanza
freddo, ma non al punto di portare i guanti e non c'era
umidità nell'aria. Il giornale riportava notizie meno
negative del solito, ma nella pagina del necrologio ancora non c'era
traccia di Duncan...
Lo voleva davvero morto? No, esagerato... La morte non è
augurabile a nessuno... Ma se Duncan fosse magicamente sparito per
essere evocato in un mondo fantasy, preferibilmente nel ruolo di
animale domestico sfigato, o, persa la memoria, avesse deciso di andare
a cercare se stesso sull'Himalaya e farsi monaco, avrebbe accolto la
cosa con gioia.
Mesi dopo la terza stagione, Gwen aveva deciso di ricucire una
relazione amichevole col chitarrista. Erano riusciti a vedersi tre
volte, ma Trent non era così sicuro di voler continuare.
Era, suo malgrado, ancora innamorato di lei. Qualcuno avrebbe detto
ossessionato, ma non l'avrebbe mai commesso un omicidio per Gwen,
né l'avrebbe mai forzata a tornare con lui quindi era...
tutto a posto?
-Ehi, Trent!- Sentì gelare quando venne pronunciato il suo
nome, nonostante quel tono fosse tutt'altro che gelido. Era davvero
sfortunato ad incontrarla per caso, o forse era venuta in un negozio
che frequentava appositamente nelle speranza di trovarlo?
-G-Gwen, che sorpresa!- per un attimo il suo sorriso fu forzato,
temette dall'espressione delusa della ragazza, che se ne fosse accorta.
-Scusa non volevo...- in un primo momento parve dispiaciuta, poi si
fece un po' più dura. -Non volevo disturbarti.- disse a
braccia conserte. -Senti Trent, è da un po' che sento come
se cercassi di evitarmi e non rispondi alle mie chiamate! Qualcosa non
va? Ti ho turbato in qualche modo, forse?- sospirò lasciando
trasparire un certo fastidio. -Non mi offendo, vorrei solo che tu fossi
più diretto. Tutto qua...-
-Tu non hai fatto nulla di male e sto bene con te, anche troppo...-
esordì il ragazzo lasciandola perplessa. -Sei spiritosa,
intelligente, gentile... ma sembri non renderti conto dell'effetto che
hai su di me.- sospirò.
Gwen rimase senza parole, con le labbra dipinte di nero leggermente
dischiuse. -Io non... Io pensavo ti fosse passata, onestamente...-
disse titubante. -Vuoi che non ci vediamo più?- propose
dispiaciuta.
-E... ecco...- messa in quel modo gli risultava difficile dare una
risposta. Poi ripensava al modo in cui gli risultava difficile non
ridere e sorridere come uno stupido ad ogni cosa che la ragazza diceva
e a quanto gli facesse male pensare che quella meravigliosa creatura
non sarebbe mai stata sua e che non avrebbe mai ricambiato pienamente i
suoi sentimenti. “Ma a volte ho l'impressione che ti brillino
gli occhi vedendomi, sopratutto mentre cerchi di divertirmi o quando
sembri sentire il bisogno di dirmi qualcosa...” -Duncan lo sa
che ci vediamo?- lo detestava, ma non sapeva realmente che fidanzato
fosse. Ciò che era successo con Courtney non lo portava ad
avere un opinione alta di lui, ma forse con Gwen era un bravo ragazzo,
per niente possessivo, che nutriva molta fiducia nella sua ragazza.
L'idea di doverlo guardare da un punto di vista positivo glielo faceva
odiare ancora di più...
-Ho preferito non dirglielo...- confessò la ragazza. -Ma
questo che c'entra?-
Trent sorrise per un attimo -E... non glielo hai detto
perchè ritieni i nostri incontri qualcosa di sbagliato?-
chiese nervoso. -Pensi di doverglielo nascondere perchè
potrebbe rappresentare un pericolo per la vostra relazione e potresti
tornare a provare qualcosa per me?-
-No, no, no!- negò con forza e poco tatto. -Oh... scusa...-
disse portandosi una mano alla bocca. -Non volevo illuderti, davvero,
io...-
-Non fa niente! Mi sono illuso io da solo...- deglutì, per
un attimo fu tentato di sfogarsi, ma si trattenne. Non desiderava
ferirla preso dalla frustrazione. -Colpa mia...- sospirò.
“Cominciavo a credere che anche tu mi pensassi come qualcosa
di diverso da un amico...”
-Mi dispiace...- Gwen non sapeva che altro dire, si sentiva un po'
stupida. -Avrei dovuto capirlo...-
-Sì, forse è meglio se non ci vediamo
più.- disse Trent a malincuore grattandosi la nuca. -Scusa,
non pensare che la tua amicizia per me non valga nulla, ma per ora...
fa troppo male...-
-Capisco.- si lasciò sfuggire un tono cupo. -N-non
c'è l'ho con te.- rettificò.
-No, neanche io.- replicò il ragazzo sforzandosi di
sorridere.
-Perfetto... Allora... addio e buona fortuna.-
-Non è detto che sia un addio!- la corresse Trent -Magari
è solo un periodo...-
-Certo.- disse Gwen con un leggero sorriso che aveva lo scopo di
rassicurare entrambi.
In una afosa giornata estiva, un gattino randagio si puliva il pelo
grigio, lanciando qualche occhiata nervosa ad una giovane dai capelli
tinti di biondo cenere seduta davanti la porta di casa, che cercava di
ritrarlo.
Era irrequieta. Si alzò vedendo l'animale andare via.
-Aspetta!- poi sbuffò. “Perfetto! Ti metti anche a
parlare con i gatti ora...”
-Ehi, bella!- la chiamò una donna. All'improvviso si
sentì abbracciata e sollevata da qualcuno alle sue spalle.
-Tranquilla, non ti sto rapendo!- rise Leshawna notando il modo in cui
Gwen si era irrigidita.
-Mi hai fatto prendere un colpo...- disse rimessa a terra mentre si
sistemava i vestiti -Che fai qui?-
-Ho bisogno di un motivo per venire a trovare un'amica?- sorrise
Leshawna. -Ma ho anche una scusa, visto che ci sono...- disse
porgendole una busta con dentro qualcosa incartato nella stagnola.
-L'orribile arrosto della madre di Harold! Beh, fatto dalla madre di
Harold... Non l'ho arrostita...-
-Ah... quindi regali ad un'amica, l'arrosto, orribile, della tua futura
suocera?-
-A qualcuno dovrò pur darlo. Se Harold mi scopre a buttarlo
ci rimane male... Comunque, non è mia suocera!-
Gwen guardò l'amica con un fastidioso sorrisetto sul volto.
-Futura suocera, infatti- ripetè.
-Ah... ma perchè vi piace tanto classificare le cose?
Fidanzato, fidanzata, suocera, futura suocera, promessi sposi! Il
futuro è imprevedibile e relazioni non si limitano solo a
questo. Ci possono essere rapporti... più imprecisi... Alla
fine che cambia il modo in cui chiami una persona, eh?- Leshawna
vedendo quanto si stava divertendo Gwen ad ascoltarla la
guardò storto.
-Scusa ma, me la rendi davvero troppo facile!- si scusò Gwen
continuando a ridacchiare. -Non dovresti farti inquietare
così dalla parola suocera... Sarebbe divertente se finiste
davvero per sposarvi, mi chiederai di fare la testimone?-
continuò a scherzare.
-Non so, Bridgette e le mie cugine potrebbero offendersi. E tu invece?
Me lo chiederai o sono in competizione con Cadaveronza, Bridgette,
Zoey, Courtney, qualcuno che non conosco e... Cameron? Sempre che non
finisca per essere lui sposo...-
-Beh, posso trovarmi bene con un nerd, ma non quanto ti ci trovi tu...-
precisò con viso rilassato. -Ma lascia perdere Courtney.
Davvero, ci manca solo lei...-
-Ah, giusto... Scusa.- Leshawna si era dimenticata che le due non si
erano mai chiarite.
-Allora, ti faccio entrare così mi dai quel magnifico
arrosto?- chiese sarcastica.
Mentre Gwen posava in frigo il regalo, Leshawna le posò una
mano sulla spalla.
-Beh... Che mi racconti?- le chiese occultando malamente il tono
apprensivo. Gwen si aspettava che la vera ragione della sua presenza
fosse che l'aveva fatta preoccupare col suo fare nervoso quando si
erano sentite per telefono. Avevano riallacciato i rapporti da poco, ma
erano tornate affiatate velocemente.
-Beh, tanto per cominciare, non riesco più a disegnare.- le
disse frustrata dandole il quaderno dove ci sarebbe dovuto essere lo
schizzo del gatto e invece c'erano solo segni di cancellatura. -Non
sono dell'umore per riuscirci...-
-E... Trent c'entra qualcosa? Sembravi volermi dire qualcosa di lui
quando ci siamo sentite ieri sera...- chiese con fare sospettoso.
-Ecco...-
Il pomeriggio del giorno prima, mentre era al super mercato aveva avuto
la sfortuna di incontrare Trent che parlando di lei aveva detto:
-Gwen... la cotta per lei mi è decisamente passata...- aveva
sospirato. -Non sembrava neanche più lei quando l'ho vista
in televisione durante All Stars. Era così codarda nel non
voler ammettere i suoi sbagli e così ipocrita quando voleva
apparire per forza buona. Poi era troppo incline alle lacrime...
Sembrava davvero falsa!-
Leshawna ascoltò scroccandosi le nocche con aria minacciosa.
-Se lo piglio le botte che gli do... Oh, non puoi capire le botte che
gli do!-
-N-no... Leshawna calma... calmina...-
-Dire certe cose, così gratuitamente, davanti ad una persona
senza aver ascoltato la sua versione dei fatti... non mi è
mai piaciuto quel tipo mieloso! Se lo prendo... anzi, quando lo prendo!-
-Leshawna, non sapeva che ero lì ad ascoltarlo... Parlava
con Cody...-
-Beh... Non è tutta sta cosa neanche parlare alle
spalle delle persone!- Gwen sembrò rimproverala bonariamente
con lo sguardo. -Ok, forse può capitare a tutti di parlare
alle spalle di qualcuno... Comunque... che ha risposto il ragazzino?-
-Ehm...-
Cody aveva annuito -Già, mi chiedo se non stesse fingendo
per lo show... Magari volevano cambiare un po' il suo personaggio,
farla rompere con Duncan e tornare amica con Courtney per far contento
qualche fan...-
-Potrebbe essere, ma è comunque disgustoso vendersi in
questo modo! La Gwen che conoscevo io non lo avrebbe fatto!- disse
Trent infastidito.
-Già, la nostra Gwen...- sospirò Cody -Ho quasi
provato pena per Duncan, ci pensi!- sorrise amaramente il ragazzo. -Non
ho pensato “Evviva, così avrò un'altra
chance!” com'è successo quando ha lasciato te.-
Trent lo fulminò con lo sguardo. -Ah, scusa amico...-
Gwen guardò confusa mentre Leshawna faceva una telefonata.
-Pronto? Sì, ciao amore mio.- per un attimo sorrise, poi
tornò seria. -Non è che sapresti dirmi dove
abitano gli scemuniti che suonano con te?- chiese con tono deciso. -No,
no, tesoro...- sospirò. -Non me ne frega niente di Justin,
lo sai che per me tu sei il migliore. E poi ho detto “che
suonano” Justin... beh, carino ma agita a caso il tamburello
ogni tanto... voglio sapere degli altri due idioti!- spiegò
irritata. -No, non è vero! Non ho affatto un tono
minaccioso, non voglio fargli nulla di male! Se sono con te, passameli,
ci faccio due chiacchiere, tanto a parole non posso nuocere, no?-
-Ma che fai?!- esclamò Gwen prendendole il telefono.
Leshawna sbuffò.
-Stavo solo cercando di...- poi guardò quei tristi occhi
scuri in contrasto con l'espressione severa e sospirò.
“No, non hai proprio una faccia da poker, non per
me...” -Mi spiace che quei due ti abbiano fatta sentire male,
volevo solo parlarci... pacificamente, ovvio!-
-Ma hanno ragione... non sull'essermi venduta, ma...- ammise Gwen
grattandosi il braccio. -Mi sono lasciata angosciare da ciò
che dicevano di me in rete, demoralizzare dalla relazione con Duncan
che non stava andando come immaginavo e ho puntato solo a tornare amica
di Courtney per farmi perdonare da lei e... non solo... Forse mi sono
comportata in modo strano, ma volevo rimediare ai miei errori ed essere
più gentile... essere considerata una brava persona... Forse
negare l'evidenza non ha pagato, ma non è facile ammettere
in mondovisione di aver “rubato” un fidanzato! Beh,
rubato... fino a prova contraria è una persona e non un
oggetto che posso rubare... Però era già finita
fra loro anche se non ufficialmente, quindi...-
-Eh, che era finita Courtney non lo sapeva... Ecco, capisco i motivi
che possano aver portato Duncan a tradire Courtney e che se la facesse
troppo addosso per lasciarla. Capisco anche che non fossi lucida
perchè innamorata... Ma al posto di Courtney non l'avrei
presa benissimo. Non credo che lei fosse proprio innocente, ma era tua
amica e tu hai preferito un ragazzo a lei... Beh, anche io ho preferito
un ragazzo a te... ma tu avevi aggredito fisicamente il ragazzo in
questione... sai com'è...- a Leshawna venne un idea. -Ma
pensandoci, anche Courtney era aggressiva con Duncan quindi...-
cercò di giustificarla.
-Non mi ero minimamente preoccupata di come si comportasse Courtney con
Duncan.- ammise Gwen con un sorriso stanco.
-Grande! Così mi piaci, quando ti prendi le tue
responsabilità.- Leshawna le diede un'affettuosa pacca sulla
spalla e l'avvicinò a sé per abbracciarla. -Credo
tu sia una brava persona... anche se fai errori... ti lasci
influenzare... sei più sensibile di quel che pensi, sai?-
rise, Gwen la guardò titubante, poi sorrise con lei. -Ed
è stata Courtney a farti un torto per ultima, quindi sei
moralmente a posto ora, evviva!- Gwen non capiva se scherzasse e la
stesse punzecchiando, ma lasciò perdere.
Come il suo entusiasmo nei confronti di Duncan si era esaurito
rapidamente, lo stesso era accaduto con Courtney... andare a cercarla
probabilmente sarebbe stato illudere, anche se non romanticamente,
un'altra persona e se nemmeno Courtney l'aveva più
contattata, forse era perchè se ne era resa conto.
-Già... ma a proposito di ciò che penso e il modo
in cui invece appaio...- cominciò pensierosa, voleva
chiarirsi delle idee. -Anche se stavo con Duncan, sono uscita qualche
volta con Trent, come amica, ovvio! Ma sembrava avermi frainteso ed
essere convinto che fossi ancora interessata a lui. Per quel che hai
visto tu, dopo che mi sono lasciata con Trent, ti ho mai dato
l'impressione di essere ancora interessata a lui?- domandò
seria.
-Eeeh...- Leshawna sembrò temporeggiare. -Parere sincero?-
chiese incerta. Gwen annuì decisa. -Prima che ti mettessi
con Duncan, davo per scontato che ti fossi pentita e volessi tornare
con Trent. Lo guardavi con un sorriso stupido come se ti piacesse
ancora e quando l'hai lasciato, sembrava quasi che lo avessi fatto per
il suo bene, perchè stava dando di matto a causa tua, non
perchè ti dava fastidio...- Leshawna diede un'occhiata a
Gwen cercando di capire a cosa pensava. -Nella tua relazione con Duncan
mi sembravi decisa, sia chiaro. Ma conoscendoti, se ti sentivi insicura
nei confronti di Trent potresti non essere riuscita a nasconderglielo.-
Gwen temeva una risposta simile.
-Cacchio... Credevo non fosse così evidente!-
commentò irritata.
Leshawna la guardò quasi divertita. -Diciamo che nel
dissimulare le tue attenzioni non sei granchè.- Gwen la
guardò storto. -Ok, detto da me fa un po' ridere...-
sospirò portandosi una mano al capo. -Comunque non sei
più interessata a Trent, giusto?-
-No, ovviamente.- rispose con un sorriso incerto. -Non l'ho
più pensato prima di rincontrarlo.- “Ma
perchè ho provato un irrefrenabile impulso di corrergli
incontro quando l'ho visto? Forse era nostalgia, ma per Cody non ho
avvertito lo stesso... Prima di sentire cosa stavano dicendo ero
davvero felice di rivederlo...” -Ma forse continuo ad avere
una specie di debole per lui...-
Leshawna sospirò -Lascialo perdere... se non ha funzionato
un motivo ci sarà. Poi, se vuoi comunque spiegare le
motivazioni per il tuo comportamento, fallo... Ora mi restituisci il
telefono?-
-Ah, giusto...-
In una giornata come le altre, priva di qualunque malefatta,
ovviamente, Leshawna tornava a casa ed entrava nella sua stanza quando
la sedia girevole si rivolse lentamente verso di lei rivelando un
ragazzo che la fissava con aria severa da dietro i vetri degli
occhiali... L'aria di severità si dissolse quando il
ragazzo, forse per divertimento, forse per sbaglio fece un altro giro
con la sedia prima di apparire nuovamente davanti a lei.
-Non che non mi faccia piacere vederti, ma devo dire a mia madre di non
farti entrare quando non ci sono... Mi hai fatto prendere un colpo!-
commentò lei riprendendo fiato.
-Mi avevi detto che volevi solo parlargli.- disse Harold tornando a
guardarla serio.
Leshawna ci mise un po' a collegare. “Giusto... le ruote
della moto di Trent che ho forato ieri...” -E tu
perchè ti sei fidato di me?- rispose senza l'aria di senso
di colpa.
-Cercavo di mostrare fiducia nei tuoi confronti!- ribattè
offeso.
-Ed io l'apprezzo davvero molto.- sorrise melliflua. -Guarda il lato
positivo...- disse notando che Harold continuava a fulminarla con lo
sguardo. -Non sono stata violenta con lui e le ruote può
sempre cambiarle. La moto avrei potuto rubargliela direttamente o
scassargliela a martellate...-
-In effetti...- Harold ci pensò su, desideroso di
scagionarla. “Me lo renderebbe più facile se non
fosse andata a casa sua con un oggetto contundente... con qualcosa, le
ruote, avrà dovuto fracassargliele!” -Aspetta! Non
è che ti sei trattenuta solo perchè non volevi
un'altra denuncia?- disse sospettoso.
-Picchiare Trent... Nah! Non ne vale la pena!-
-Almeno non te la sei presa pure con Cody... sai, sono stato a casa sua
per vedere se arrivavi e bloccare un altro tuo eventuale atto di
vandalismo...-
-Beh... a mente fredda ho ridimensionato la mia rabbia per quei
tonti... ma Trent ha origliato Gwen approfittando le fatto che tenesse
in mano il mio telefono con la chiamata ancora aperta! Quel viscido ha
anche messo il viva voce ed avete ascoltato tutti!- disse ancora
furiosa.
-In mia difesa, cercavo di riprendermi il telefono...- rispose
imbarazzato sperando che non fosse arrabbiata anche con lui. -Comunque,
era perchè voleva sentire meglio quello che dicevate che di
per sé non è una buona cosa ma... in ogni caso,
ha detto di voler andare a scusarsi con Gwen e sembrava abbastanza
sincero.-
-Perchè questo non me lo hai detto?!- Leshawna
sbuffò. -Spero non approfitti della fragilità di
Gwen... mi sembra ancora un po' giù... anche se poteva
prevedere che il suo comportamento durante All Stars non avrebbe
giovato alla sua immagine.-
-A volte bisognerebbe completamente staccarsi dalla rete e non
lasciarsi troppo condizionare... ha anche cambiato look e visto che i
più si concentrano sul suo essere la darkettona dovrebbe
bastare per farla passare inosservata, no?- fece un altro tentativo per
tranquillizzare la ragazza. -Ma comunque se i due tornassero insieme e
Trent si ritrovasse, anche non di proposito, ad approfittare della
fragilità di Gwen, ci saresti comunque tu a guardarle le
spalle... magari valuta la situazione prima di partire all'attacco e
opta per la via diplomatica. Ti adoro, lo sai! Ma un'altra denuncia
come quella di Heather... anche no...-
-Giusto...- la ragazza sorrise più fiduciosa. -Stai
tranquillo, Trent non ha assolutamente alcuna prova contro di me...-
sorrise -E non è un tipo da temere, no?-
-Passerà il tempo a maledirti alla sua divinità
del nove... con tre braccia, tre gambe e tre occhi!- scherzò
il ragazzo.
-Meh... non mi sembra funzioni... l'ho fatto eliminare
mettendo tutti contro lui facendogli perdere il milione, eppure non mi
è ancora successo niente...- disse rilassandosi e
stendendosi sul letto. Il ragazzo si sedette vicino a lei.
-Magari è una maledizione lenta a colpire... vedi cosa
è successo a Duncan...- insinuò divertito.
-Ma smettila...- commentò annoiata afferrandogli un
orecchio. -Anche se credessi nel malocchio, il cretino si è
evidentemente scavato la fossa per conto suo...-
-Non vorrei interrompere qualcosa, ma tua madre ha detto che siamo a
tavola.- disse un ragazzo castano entrando nella stanza.
-Ma che diavolo?!- si mise seduta e guardò Harold alla
ricerca di spiegazioni.
-Mi ha accompagnato visto che lo avevo aiutato a proteggere la casa da
te... e tua madre lo ha invitato a pranzo...-
-Tranquilla Leshawna, mi scuserò presto con Gwen, ma per
messaggio.- chiarì Cody. -Quello è un capitolo
chiuso, il mare è pieno di pesci... Magari se lo capisse
anche Sierra! Credevo avesse accettato che la volevo solo come amica e
invece ha invaso casa mia, sta pure simpatica ai miei! Senti, non
è che potresti lasciarmi stare qui da te per un po'?-
-NO!- risposero all'unisono Leshawna e Harold.
-Ok... valeva la pena provare.- rispose rimanendo positivo.
Gwen si trovava di nuovo seduta davanti casa a disegnare, aspettava
qualcuno. Il soggetto del disegno era un albero, anche se non si
muoveva come il gatto, le stava dando problemi.
“Perchè gli ho detto che poteva venire? Cosa
vorrà?” si chiese nervosa. Trent era in ritardo.
“Se avesse deciso di non venire, avrebbe
avvertito...” le era difficile credere che avesse perso la
sua educazione.
-Gwen!- la chiamò il ragazzo correndole incontro. Era molto
affaticato, come se avesse corso per diverse miglia. -Scusa il ritardo,
ma l'autobus ci ha messo un po' ad arrivare... Uh... sei un po' strana
con quei capelli... ma stai bene!- disse divertito.
-Grazie, neanche io l'avrei mai detto, ma suppongo non mi stiano
così male...- rispose Gwen rassicurata. -Ma che fine ha
fatto la tua amata moto?-
-Qualcuno che conosci mi ha forato le ruote...-
-A-ah...- capì subito a chi potesse riferirsi. -L'hai vista?-
-Non mi vengono in mente altre persone che potevano avercela con me
visto che ho ascoltato quello che dicevi a Leshawna attraverso il suo
telefono...- ammise con aria colpevole rispondendo allo sguardo
inquieto di Gwen.
-Che classe... ti metti ad origliare?!-
-Lo so, ma sentendo la tua voce non ho potuto fare a meno di
ascoltarla... sopratutto quando ho sentito di cosa stavi parlando...-
sembrava molto sincero, rendeva le cose difficili...
-Non è romantico se è quello che pensi.-
sospirò dubbiosa.
-Vero... ma mi sono sentito in colpa per ciò che avevo
detto...-
-Non potevi immaginare che io ascoltassi.- sospirò.
-Ma non ti avrei dovuta giudicare senza sapere cosa ti passava per la
testa.-
-Trent, nessuno sa cosa passa per la testa degli altri.- gli sorrise,
poi cambiò umore.
-Visto che non so leggerti nel pensiero, potresti dirmi cosa ti ha reso
triste improvvisamente? È colpa mia?-
-Ma no! Pensavo solo che forse nell'euforia data dalla compagnia di
Courtney e dalla voglia di fare comunella, ho giudicato Duncan troppo
in fretta.- si chiese se si stesse pentendo della domanda -E' stato
stupido, in carcere c'è finito a causa sua, ma... non si
è davvero comportato male con me... per quanto il suo
desiderio di attenzioni anche da parte di Courtney mi aveva davvero
rotto!- sbuffò, ma forse il suo desiderio di sminuirlo e
disprezzarlo non era del tutto giustificato... -Magari dovrei fargli
visita, non credo se la passi bene in carcere...-
-Non mi sembri proprio entusiasta...- osservò Trent
sembrando rincuorato.
-Già...- “E' ancora interessato a me...”
concluse. L'idea la faceva sentire a disagio, ma in parte,
egoisticamente, la rassicurava un po'.
Per quello che riguardava Duncan, forse il suo desiderio di essere
considerata una brava persona stonava con il suo menefreghismo nei
confronti della situazione del ragazzo. Non poteva neppure
giustificarsi con nell'essere superiore a lui moralmente o col fatto
che se lo fosse meritato... proprio nella quinta stagione era stato
più buono del solito. “Disgustosamente
anche...” era superficiale ma non riusciva a non pensare che
persi i modi da cattivo ragazzo, perdeva anche tutto il suo fascino.
-Forse è un po' ipocrita visto che ci sono rimasta male per
la stessa accusa, ma credi sia lui ad essersi venduto? Magari si
è comportato in modo strano perchè glielo hanno
chiesto... Non che stia cercando di giustificare il mio non volermi
preoccupare per lui, certo...-
-Beh, non lo so...- sorrise un po' confuso. -Sai, forse prima tendevo
un po' ad idealizzarti...-
-Giusto un po', eh?- scherzò -Quindi, sei deluso dal mio
egoismo e la mia indifferenza?-
-Mi piaci pure con i tuoi difetti...- dichiarò.
Gwen si sentì nuovamente inquieta -Buono... a
sapersi...- non sapeva cos'altro dire.
-Se vedere Duncan ti facesse sentire meglio con te stessa, forse
dovresti farlo...- suggerì serio reprimendo ogni impulso
egoistico.
-In realtà, comincio a pensare che il ruolo da santa non
faccia per me. Mi era venuta questa idea, ma com'è venuta
è andata... e non credo neanche che a lui farebbe piacere.-
si rassegnò all'idea di essere più superficiale e
volubile di quel che avrebbe voluto.
-Lo so che la prima volta non ha funzionato, ma è passato
del tempo, siamo cambiati...- “Hai finalmente realizzato che
sotto l'apparenza da bad boy, Duncan è solo un incredibile
imbecille!” -Forse se ci riprovassimo, questa volta
funzionerebbe.- Non apparì disperato, i suoi sentimenti non
erano del tutto aderenti a quelli dello strambo e insicuro ragazzo di
“Azione”.
-Eh... non mi entusiasma l'idea di tornare con un ex, credo che
qualunque sentimento nei tuoi confronti sia dato dalla nostalgia,
niente altro... mi spiace.- rispose guardinga.
-Ok, chiederti di tornare insieme è stupido...- ammise
nervoso. -Ma potremmo frequentarci senza impegno. Puoi vederla come un
opportunità di conoscere meglio una persona che è
cambiata, e che non hai avuto l'opportunità di conoscere
molto bene...- argomentò speranzoso. -A causa del reality
non abbiamo mai avuto il tempo di uscire insieme da fidanzati normali e
frequentarci con pressioni più naturali. La pausa fra
l'Isola e Azione è durata solo un paio di giorni...-
-Punto di vista interessante...- sorrise incuriosita -Ma siamo
già usciti anche se come amici.-
-E' capitato solo tre volte ed ero teso a causa di Duncan.-
precisò abbastanza sicuro. -Ero sincero quando ho detto a
Cody che la cotta per te era passata, ma sentendo la tua flebile voce
sfogarsi attraverso il telefono mi sono reso conto che sei diversa da
come ti ricordavo e onestamente sono curioso di conoscerti d'accapo,
poi cosa uscirà fuori da questa curiosità, chi
può saperlo.- disse positivo.
-Trent... non so se sono dell'umore giusto per provare a frequentare un
ragazzo, sono anche scoraggiata all'idea di una relazione, mi sono...
disinnamorata dell'amore.- sospirò -Mi puoi assicurare di
non avere alcuna aspettativa nei miei confronti?- chiese sospettosa.
-Farò del mio meglio.- promise. -Quindi... era un
“sì”?-
-Beh, mi piacevi davvero come amico anche se è durata poco
e, forse, ora che non c'è più Duncan potrei
vedere degli spiragli per diventare qualcosa di diverso... ma non ti
prometto niente!- precisò ritornando scontrosa, la cosa
indusse inspiegabilmente in Trent una una breve risatina.
Gwen si sentì alleggerita “Ora siamo
più maturi... si spera perlomeno... quindi, dovremmo essere
più capaci di gestire le tensioni, giusto?” forse
era anche il fatto di percepire il ragazzo un po' più
adulto, ma nonostante i timori, la sensazione di star facendo una
cavolata non era troppo opprimente.
Si accorse che Trent si era bloccato con le braccia tese verso di lei,
poi mise le mani dietro la schiena con fare nervoso.
-Puoi abbracciarmi se vuoi.- gli disse sorridendo all'idea che avesse
avuto quell'impulso.
Il ragazzo sospirò, poi la prese fra le braccia. -Sono
sempre stato quello popolare, perchè hai il potere di farmi
diventare un completo idiota?- diede alla domanda un tono di
solennità come se fosse uno dei misteri della vita.
La ragazza rimase aggrappata a lui più del previsto. Non era
preparata a quella sensazione, ma sentiva di non volersi staccare da
lui, anche se lo fece.
Si scambiarono uno sguardo imbarazzato, poi si congedarono con sorriso.
Gwen non se lo sarebbe mai aspettata, ma provava una sorta di strana
euforia...
Appunti:
-I capelli di Gwen(che probabilmente vi sembreranno un eresia!) sono
ispirati ad una cosa successa nel manga Nana(di cui non
saprò mai il seguito... buongiorno tristezza.)
-Non penso che alcune le forzature di All Stars dipendano dalla
volontà di fare fanservice visto che non vanno a parare da
nessuna parte, ma dal punto di vista dei personaggi mi sembrava la
spiegazione più sensata.
Angolo dell'autrice:
Questa era una storia dimenticata incompleta nella mia chiavetta
chissà da quanto tempo...
Non impazzisco per le storie sui ritorni di fiamma e non sono mai stata
molto interessata nè alla Gwent, né di Trent...
ma in Azione e nel Tour mi aveva fatto un po' simpatia e le sue
minuscole interazioni con Gwen nella terza stagione non mi erano
dispiaciute, sarei stata curiosa di vederli interagire di nuovo pur
preferendo la Gwuncan quindi ho provato a scrivere questa storia dal
finale abbastanza aperto... non so se riproverò a scrivere
qualcosa su di loro, ma mi spiace che la coppia sia stata completamente
dimenticata in apparenza, quindi volevo ritirarla fuori, oltre a voler
fare interagire Gwen con i personaggi a cui era più legata
nella prima stagione(anche se sopratutto Gwen è
completamente diversa... spero comunque che le cose più o
meno quadrino...)
Grazie per essere rimasti fin qua! Spero che la storia possa esservi
piaciuta, che non abbia troppi errori e che non sia risultata troppo
forzata, ma se avete qualche appunto da farmi, sarò lieta di
leggere il vostro parere.
Alla prossima!
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