Storie di vecchie poesie bruciate

di KUBA
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Sarete stanchi di sentirlo,
e ne avete ragione,
del resto,
a chi importa di un povero pazzo?
Ma ascoltatemi ancora una volta.
Ormai,
dell’uomo che ero,
resta soltanto uno scheletro rinsecchito,
corrotto
e consumato dal tabacco
e dall’alcool.
Resto qui,
nel patetico angolo del nulla
a blaterare e blaterare.
Forse sono più ricco,
forse sono più famoso,
forse sono più rispettato,
ma umano,
no,
umano sicuramente non lo sono più.
Che cos’è la realtà?
Ti diranno che la realtà è quello che accade,
ma è falso,
è una menzogna,
la realtà non è altro
che una bugia ripetuta.
Tutti siamo bugiardi,
io,
in particolare,
ho mentito,
così tante volte
e a così tante persone,
che giuro di non sapere più quale sia la verità.
Ma voi perché mi state ascoltando?
Chi può garantirvi che non sto mentendo?
Parole, parole, parole,
futili, pleonastiche parole.
Chi è bravo ad usarle
ha in mano il mondo intero.
Perdonate la querimonia,
alla fine,
sono solo un povero uomo pazzo.

O forse no.




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