Ti renderò canzone

di carachiel
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Per G. e per qualunque cosa abbia portato nella mia vita, da tre anni a oggi.


Ora, che appare così semplice pensare al plurale,
dopo anni di recluso singolare,
non ti nego la mia confusione,
annessa un contorto senso di ammirazione;
eppure mentre ti osservo impotente divincolarti,
avvinto dai legacci dello spazio e del tempo,
moderno Sisifo, non posso non consolarti.
Seguiremo insieme il sole di mezzanotte,
esaurite le sfide di degni avversari,
sussurrandoci parole incrinate e rotte.
Quando per la tua sete insaziabile di conoscenza
avrai vuotato la botte, esaurito l'elisir d'amore,
di sapere tutto avrai forse la parvenza –
Eppure sarai ancora ben lontano dal fondo,
mai toccato e sempre anelato,
con un segreto recato in tondo.
Ed oggi ancora, stupito Romeo,
piangi il mio amore, avvelenato,
mentre della tua presenza quietamente mi beo.

Poi, infine, ti renderò canzone,
la tua assenza che mi sussurrerà strofe,
parole taciute diverranno la nostra abitazione.


Angolo Autrice:
Al mio Ulisse, one of life's misteries




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