Momenti spensierati

di Sakkaku
(/viewuser.php?uid=198100)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Cuscini volanti 

 

Dolly era sdraiata sul letto, intenta a leggere l'ennesimo romanzo rosa. Solitamente non apprezzava molto i libri romantici, ma ogni tanto capitava che avesse bisogno di leggere qualcosa di sentimentale. Era completamente rapita e concentrata sulla lettura, che non si accorse che la porta della stanza veniva aperta. All'improvviso venne circondata da due braccia. La sua reazione fu lanciare un grido acuto.
«Perché stai strillando come una foca? Vuoi per caso farmi diventare sordo?» si lamentò Dwight.
«Ti rendi almeno conto che ti comporto come un pazzo maniaco?» lo sgridò Dolly «Stavo leggendo, non mi ero accorta fossi tu. Credevo si trattasse di un intruso con cattive intenzioni.»
«Se mai dovesse capitare mi dispiacerebbe per il suo udito.»
«Avanti, sputa il rospo. Voglio tornare alla lettura del mio libro.»
«Eric ha detto che deve uscire per portare la bestia pelosa dal veterinario. Sai che non mi piace stare da solo in salotto, quindi sono venuto a chiederti di farmi compagnia.»
A volte il rossiccio pareva comportarsi come se fosse il minore dei tre.
«Va bene» acconsentì la ragazza, appoggiando il proprio libro sul comodino.
Dwight la guardò riconoscente, per poi abbracciarla nuovamente.
Dolly riusciva difficilmente a restare ferma, l'unica eccezione era quando aveva tra le mani un libro. Il rossiccio disegnava e intanto parlava senza sosta. La sorella per evitare di addormentarsi, iniziò a camminare per il salotto, rispondendo a monosillabi al fratello, che perlopiù stava facendo un monologo.
«Smettila di andare avanti e indietro, mi fai venire il mal di mare» si lamentò Dwight, alzando gli occhi dal foglio.
«Mi sto annoiando» sbuffò pestando un piede Dolly «Mi hai chiesto di farti compagnia, ma stai parlando solo tu. Mi chiedo come fai a respirare.»
«È un talento naturale» si vantò Dwight facendole l'occhiolino. «Se ci tieni posso insegnarti. Avresti più facilità a parlare con la gente.»
«No, grazie. Preferisco rimanere asociale e parlare solo con i protagonisti dei romanzi che leggo.»
«Dovresti essere più come me» la rimproverò il fratello «Ti faresti molti amici.»
«A differenza tua, ho una dignità» asserì Dolly, incrociando le braccia.
Dopo quell'affermazione i due fratelli iniziarono a gridarsi insulti, saltando dal divano a tre posti a quello a due, afferrando i cuscini e lanciandoseli, di conseguenza fecero cadere qualche oggetto, però non ci fecero affatto caso.
«Voi due siete impossibili!» esclamò Eric uscendo dallo studio «Volevo finire un lavoro importante, così ho pensato di usare la scusa del veterinario, con la speranza che saresti usciti di casa anche voi due. A quanto pare è stato inutile.»
«Perdonaci» si scusarono in coro Dwight e Dolly «Adesso faremo silenzio, promesso.»
«Lasciate perdere. Tanto ormai ho perso la concentrazione» sbuffò il fratello dalla frangia magenta, mentre cercava di nascondere un sogghigno. «Adesso vi pentirete di avermi interrotto.»
Senza dar tempo ai due fratelli di reagire e comprendere la sua affermazione, afferrò due cuscini dal divano, per colpirli sul volto.
«Che la guerra di cuscini volanti abbia iniziò» gridò il rossiccio eccitato come un bambino.
Adorava giocare in quel modo con i fratelli adottivi, erano momenti spensierati e pieni di risate.







NdA:
Buonasera a tutti ^^
Dopo diverso tempo, rieccomi ad aggiornare questa raccolta.
Mi sono divertita a scrivere questo capitoletto, Dwight mi mette sempre allegria e mi fa ridere con i suoi comportamenti idioti, però sono contagiosi xD
Stavolta ho utilizzato i seguenti p
rompt: 16 "Smettila di andare avanti e indietro, mi fai venire il mal di mare" e 30 "Tanto ormai ho perso la concentrazione"
 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3934161