Caduta

di Fiore di Giada
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Una violenta onda d'urto investe il mio corpo.
Qual è l'origine della tua forza, Nick?
Crollo, inerme.
Sento il calore delle fiamme lambire il mio corpo sofferente.
Qualcosa si stacca da me e un verso stridulo giunge alle mie orecchie.
Cosa è?
Cosa importa?
Ormai, ho recuperato la mia umanità.
Ed è giunto il tempo dei rimorsi e del dolore.
L'ebbrezza di Saber è svanita ed è stata sostituita dalla consapevolezza del male fatto.
E posso attribuire la colpa solo a me stesso e al mio desiderio di vincere Nick.
Due mani metalliche mi girano sulla schiena e mi sollevano il tronco.
Oltre il tuo travestimento robotico, riesco a vedere il tuo sguardo, fratello mio.
Mi pare quasi di sentire la tua preoccupazione.
Hai... Hai vinto tu... Sono stanco, non ho più la forza di continuare... – mormoro.
Ed è vero.
Non so cosa mantenga in questo mio corpo la vita.
Cain... Che cosa è quell'animale? – chiedi.
Ti guardo, perplesso. Di che cosa stai parlando?
Di nuovo, un verso stridulo giunge alle mie orecchie e io giro la testa.
Scorgo un animale grigiastro, grosso come un pugno, vagamente somigliante ad un pidocchio, percorrere quello che resta della base.
E comprendo il senso della domanda di Nick.
Ah, quello... E' un parassita mentale venomoide... L'hanno impiantato in ciascuno di noi... Su di te il processo non è stato completato... – spiego. La mia mente, ormai dilaniata dalla sofferenza, ripercorre ogni istante della tragedia dell'Argos.
Perché non ci siamo allontanati?
Ti sorrido, bonario. Probabilmente, tu pensi che la mia corruzione sia dovuta al parassita mentale, vero fratello?
Vorrei confermare questo tuo pensiero, ma non meriti una tale e infantile menzogna.
Vorrei poter dare la colpa di questo a quel parassita... Ma, se devo essere sincero, mi piaceva essere il Teknoman Saber... – confesso.
Una nuova lama di dolore dilania il mio petto e le parole muoiono in gola.
Ormai, non c'è più tempo.
La mia vita si sta spegnendo, fratello mio.
Niente prediche! Non hai più il tempo! – grido. Vuoi dirmi qualcosa, ma non è possibile, Nick.
Perdonami per la mia durezza, ma ora un compito importante grava sulle tue spalle.
Devi eradicare la minaccia di Tenebra.
Troppe persone sono morte a causa di quell'entità crudele.
E io, in questi ultimi istanti, posso rimediare a una piccola parte del male da me fatto.
Sollevo la mia mano e ti mostro il mio cristallo.
Prendi questo cristallo e vai sul lato oscuro della luna... Tenebra ti sta aspettando... – mormoro. Il tempo, ormai, mi è nemico.
Tante cose, a causa di questa guerra, resteranno sospese tra noi.
Perdonami, fratello mio.
Addio, Nick... – mormoro. Ormai, il mio tempo è esaurito.
Non ho la forza di dire altro.
E, repentinamente, muoio.






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