Le regole di lettura
stanno incise
sul soffitto cremisi
delle vite represse.
Camminare, p i a n o
, s’un tappeto di stelle,
[Insisto.]
In punta di piedi
per non frantumare
Il suono bianco.
[Distratto.]
Erano ipnotiche
Le luci distanti
della città
[Pioveva.]
O forse no,
mi sbaglio.
Le percepivo nel sonno,
mentre mi muovevo
in silenzio
al flebile p a s s o
di un soffio di vento invernale.
Faceva
caldo.
[Calore.]
[Locale b r u c i o r e.]
Sudavo parole prive
d’alcuna poesia,
non sono mai stata forte
[plasmata da
fronde piangenti]
creavo io i conti
consapevolmente
gettavo ghiaccio sul
fuoco
nemici, pronti alla
partenza.
[Tre]
[Due]
[Uno]
Urlava!
Il campanile distante,
più forte,
lo udivo io solo.
Piangeva!
In silenzio nell’angolo
a stringere
la polvere
nel ventre.
Sputava rabbia di
pezza e fango!
E le voragini
[Carbone]
Pozzi profondi
Una mezza vita
E ancora
metà.
Lo hai spezzato
.
[Colpevole.]
Silenzio.
…
…
[…]
…
…
…
[…]
E ritornava sempre
al punto di partenza.
[E sorrideva.]
Ed era un’ immagine alata.
Illusioni in
delirio, deliranti,
delir……………….
…svaniscono.
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