Sweet Mysteries

di Ori_Hime
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Holding hands - On a date

 

I want to hold your hand

Oh please, say to me
You’ll let me be your man
And please, say to me
You’ll let me hold your hand

And when I touch you I feel happy inside
It’s such a feeling that my love
I can’t hide

 

I want to hold your hand – The Beatles


 

L'appuntamento tra Poe e Ranpo non era andato come entrambi avevano immaginato: era stato anche meglio di come l'autore l'aveva descritto! Edgar aveva preso per mano il suo amico, e ora uscente, e non gliel'aveva più lasciata, conducendolo per le vie di Yokohama senza che lui ne avesse paura. Edogawa si sentiva infatti protetto e al sicuro in quella stretta e non doveva nemmeno riflettere su dove andare e cosa fare, ma lasciava che venisse guidato dal suo ideatore.

Per non farlo sentire solo ed abbandonato Poe non mollò la presa nemmeno al ristorante di ramen, tanto che per finire la sua ciotola Ranpo dovette liberare la sua mano: -Scusa, ma è troppo buono da lasciare indietro anche solo un po' di brodo!-

Lo scrittore rise: -Hai ragione, scusami tu, sono stato un po' insistente!-

-No, Poe-kun, non devi scusarti, è stato un bel gesto!- e per confermarglielo usciti dal locale gliela riprese. Edgar si sentì arrossire: -Non mi dire che non volevi la mia mano...- disse ironicamente il detective percependo il suo improvviso cambiamento di colore.

-Mi ha sorpreso la tua iniziativa, non pensavo potesse piacerti così tanto stare così...- spiegò a sua volta lo scrittore. -Vuoi scherzare? Mi piace tantissimo! Non me la lasciare più, mi raccomando!- insistette Ranpo e Poe non potè che sciogliersi a quelle parole, sentendosi felice che la serata stesse andando bene.

Camminarono insieme verso la seconda parte dell'appuntamento, quella al Cosmo World, dove si rilasciarono le mani solo per mangiare un dolce, bere ramune e vincere un peluche. Sulla ruota panoramica al tramonto l'atmosfera era così bella che i due si avvicinarono ancora di più: Edgar si abbassò verso il detective che a sua volta alzò il volto nella sua direzione. Rimasero un po' così, a scrutarsi negli occhi: era la prima volta che li vedevano così da vicino e il colore delle loro iridi pareva ancora più bello, verdi per Ranpo e lavanda quelle di Poe.

Quando le distanze ormai si erano azzerate, si strinsero le mani ancor più forte e unirono anche le loro labbra, nel loro primo e vero bacio. Se non avessero ripreso fiato non si sarebbero accorti che il giro stava terminando, tanto erano presi ad approfondire quella magica intimità. Per scendere Edgar prese il suo compagno per entrambe le mani, facendolo saltar giù dalla cabina, come si farebbe con un bambino, per poi aggrovigliare le loro dita in una presa ancora più stretta e sicura. Le loro mani si incastravano alla perfezione e niente avrebbe potuto separarli da quel giorno in poi: erano destinati a stare insieme come due pezzi di puzzle.


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Note: 
Grazie a Manto per aver corretto il mio capitolo e avermi fatto scoprire questa bellissima challenge: proverò, anche se non tutti i giorni, a scrivere un piccolo racconto dedicato a questa coppia seguendo anche le parole che mi ispirano di più! 
La storia di oggi è il seguito della one shot che ho pubblicato ieri: "Caccia al tesoro". Le prossime non per forza saranno collegate a questo episodio, in caso ve lo ricorderò all'inizio della storia.
Seguite anche la mia pagina facebook "Fairy Floss" per aggiornamenti e fan fiction a tema: più tardi creerò una cartella dove le raccoglierò!
 Grazie per aver letto, spero di trovarvi anche prossimamente!
 Un abbraccio, 
  Ori_Hime





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