Il cambiamento, non la stabilità, sembra l'unica costante nella giovane vita di Julian.
Nella sua condizione di cardiopatico è impossibile essere sicuri di qualcosa. Anzi l'unico faro, l'unico punto fermo, nel
suo mare in tempesta è un'intervento chirurgico come unica possibilità per continuare ad inseguire i suoi sogni.
Da quando ha accettato di sottoporsi all'operazione si è trincerato dietro il suo muro di pensieri, una barriera invalicabile da chiunque.
Dopo giorni in ospedale, passati ad essere esaminato, toccato , studiato lo trova un conforto piacevole: il bello dei pensieri è che nessuno può vederli o toccarli.
"La verità la puoi anche nascondere ma sono gli occhi a fregarti!"
Nonna Fancy è l'unica capace di penetrare la cortina invalicabile della mente di Julian, di penetrare nei suoi pensieri
con il suo viso rugoso sempre pronto al sorriso.
Da quando ha appreso la diagnosi della sua malattia, il ragazzo si è chiuso a riccio e ha provocato l'effetto farfalla di
allontanare quasi tutti da lui perché nessuno vuole pungersi .
É un sollievo adesso trovare finalmene l'alleata giusta che lo aiuti a scacciare le paure che lo serrano nella loro morsa
soffocante.
Non dice una parola e osserva curioso la nonna che si muove sicura verso lo studio di suo figlio Gregory per poi tornare
indietro con carta e penna.
"Non trasformare i tuoi pensieri nelle tue prigioni, Julian! Ho un metodo infallibile per scacciare quelli brutti!"
Gli accarezza la guancia liscia con quella delicatezza che ricorda fin da bambino, un gesto di affetto e comprensione che
dà al ragazzo l'imput per sgombrare la mente.
Scrive sul pezzo di carta quello che più lo tormenta, appallottola il foglio e gli danno fuoco guardandolo bruciare
finché non diventa cenere.
Un mostro cattivo è distrutto.