La principessa e il drago

di Kyuya
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Secoli e secoli orsono, nelle terre dell'estremo Nord, sui picchi più alti e inarrivabili, vivevano i draghi di ghiaccio.
Erano
 enormi bestie di un candore accecante, con ali maestose che coprivano il cielo; le loro squame erano dure come il diamante, ma brillavano di una luce assai più bella. I popoli ai piedi delle montagne ne rimasero ammaliati e fu per questo che iniziarono una spietata caccia al drago rendendo quelle creature, una volta pacifiche, degli spietati assassini mangia uomini.
Morirono un'infinità di uomini avidi e dieci volte tante furono le vittime innocenti. Non sopravvisse nessun uomo e nessun drago, così per decenni le terre dell'estremo Nord rimasero inabitate. 

Fu cento anni dopo la scomparsa dell'ultimo drago che re Koldart, signore delle montagne e flagello dei nemici, ripopoló quelle lande abbandonate. Il suo regno terminò serenamente dopo lunghi e prosperosi anni e dopo il suo, giunse al termine anche quello altrettanto florido del figlio Frey il puro. Ad egli sucesse Yurin la saggia, prima regina del Nord, donna la cui fulgida bellezza era oscurata solo dalla sua vasta conoscenza.
Per tutta la durata del regno dei suoi avi non vi fu traccia alcuna dei draghi nemmeno fra le dicerie da osteria, tuttavia la regina ricordava ancora le parole dello sciamano che aveva servito suo nonno.
Morox
 della corte di Koldart infatti, prima di spirare, aveva predetto il ritorno dei grandi draghi quando una regina avrebbe dato alla luce un fiocco di neve. 
Yurin aveva molto timore della profezia poiché non era chiaro se fosse o meno presagio di sventura.

La regina restò ingravidata dal principe consorte in primavera e nel mese più freddo dell'anno diede vita alla sua erede, la principessa Haris. La piccina nacque pallida, coi primi capelli color della neve e gli occhi puri come il ghiaccio. Al suo primo vagito fece eco un lontano ruggito, profondo e raggelante che scosse i monti e le vallate. Yurin a quel suono strinse al petto la neonata col piglio di un'orsa.
Il
 fiocco di neve era nato, i draghi erano risorti e nessuno poteva prevedere cosa sarebbe accaduto.





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