All'inseguimento di Russia

di Mikiri_Tohoshima
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Italia e Germania videro Russia che sorseggiava da una bottiglia, e si avvicinarono.
≪Siamo venuti per conquistare l’unione sovietica, Ivan. Arrenditi e non ti faremo troppo del male.≫. Ivan finì di bere, e li guardò sprezzante, con un sorriso sadico negli occhi.
≪E così, voi volete conquistare il mio territorio. Non ci è riuscito quel gran incantatore di Francia, e voi credete di potercela fare? Prima dovrete prendermi!≫.
Con un balzo, Russia cominciò a fuggire tra gli alberi.
≪Germania-san... lo inseguiamo?≫. Chiese Feliciano, non tanto conscio di aver capito quello che doveva fare. ≪Certo che sì, se vogliamo diventare padroni del mondo, dobbiamo sconfiggerlo.≫. ≪Evviva! Si gioca a rincorrersi!≫.
Tutto contento, cominciò a correre dietro ad Ivan, seguito con un sospiro da Ludwig.
L’inverno era alle porte, ma non riuscivano a trovare Ivan, ovunque si fosse nascosto. Quando cominciò a nevicare, Italia suggerì di tornare indietro, ma Germania non voleva sentire ragioni. Doveva prendere e sconfiggere Ivan ad ogni costo.
La tempesta di neve li colse in pieno, e furono costretti a rifugiarsi in un capanno di cacciatori.
≪Accidenti a questo clima maledetto...≫. Italia non rispose. Se ne stava muto in un angolo, con la testa appoggiata al muro.
≪Ehi, Veneziano, che ti succede?≫ Feliciano aprì gli occhi, e fece uno sternuto, per poi guardare Germania. ≪Non mi sento tanto bene... Da me non fa mai così freddo... neanche in gennaio...≫.
Ludwig si avvicinò a lui per riscaldarlo un po’. ≪È un clima molto duro, se non sei abituato. Vuoi anche il mio cappotto?≫. Feliciano scosse la testa allontanandosi:≪No, no... sto bene... Adesso... quando finisce la tempesta sarò pronto per andare a cercare Russia-san.≫.
Ludwig decise di uscire per fare un po’ di legna. Non si fidava mai delle parole di Italia, quando diceva di stare bene.
Mentre cercava dei rami secchi, una voce gli si infilò nell’orecchio:≪Italia-kun non sta bene... e tu l’hai lasciato solo al freddo... sei così sicuro che una persona malata possa difendersi facilmente?≫.
Un dubbio atroce si insinuò nella mente di Ludwig, che lasciò perdere la legna per tornare subito al capanno. Italia era disteso accanto al fuoco, e dormiva profondamente.
Un sospiro di sollievo gli fuoriuscì dalle labbra, mentre si guardava intorno, cercando una minaccia invisibile.
≪Germa... Germania-san...≫ Italia aveva bisogno di lui. Non poteva stare di guardia come un cane, per qualcuno che forse non era neanche lì. ≪Hetalia-kun, sono qui... non temere...≫. ≪Ho sognato Russia-san... mi dava qualcosa da bere, dicendo che faremmo meglio ad andare via... che il tempo continuerà a peggiorare...≫. Ludwig strinse i denti. “Quel bastardo mi ha giocato... Ma io non dovevo lasciarlo solo”.
Sospirò, accarezzando lievemente la testa di Italia. ≪Aspetterò che tu ti sia rimesso un po’. Poi torneremo a casa.≫. ≪E... con Russia-san?≫. ≪Lo prederemo un’altra volta. Tu devi riposare... tuo fratello sarà in pensiero...≫.
Italia chiuse gli occhi, girandosi su un fianco. ≪Buona notte, Germania-san. ≫. ≪Buona notte, Italia.≫




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