come little children

di Nightingale_92
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Un senso di vaga irrequietezza permeava la Biblioteca e per esteso l'intera villa di lord Zest, la ragazza fiamma riusciva a fiutarla nell’aria come l’odore di umidità prima di un temporale. Lord Zest stava per dare un ricevimento, come di consuetudine tra i Gentili di alta classe. Tra poco gli ospiti sarebbero arrivati. 

Poi una volta finito il banchetto ci sarebbe stata una battuta di caccia.

 La ragazza fiamma tremolò al pensiero. Questo significava che altri come lei, altri umani rapiti e portati nel dominio di lord Zest sarebbe stati predati. Un moto di pietà andò a quelle povere creature. La solitudine nella Biblioteca era una punizione terribile ma nulla era peggio degli artigli e delle zanne della caccia selvaggia. Tuttavia non c’era nulla che lei potesse fare, i suoi piedi di aria calda e luce non potevano lasciare lo stoppino. All’improvviso un suono di corno risuonò per la villa e il sole tramontò così velocemente che sembrò quasi che una mano avesse lo afferrato e gettato oltre l’orizzonte. la mano di lord Zest. il signore fatato aveva chiamato la notte in anticipo ed ora i corni suonavano il richiamo alla caccia. ma perchè così presto? la ragazza sapeva che c’era una sola possibilità: qualcheduno dei servitori della casa stava provando a scappare

.

Era passato poco tempo dal suonare dei corni, quando due servitori entrarono nella Biblioteca. Entrambi avevano l'aspetto di conigli dal pelo nero e indossavano una divisa da camerieri. Il primo era particolarmente eccitato e proponeva al secondo di affacciarsi alle finestre della biblioteca per guardare la caccia selvaggia partire dal limitare della tenuta. 

“In fondo è cosa rara che lord zest in persona guidi la battuta in prima persona” concluse. Il secondo coniglio pareva più ritroso e le sue lunghe orecchie fremevano per il nervoso. 

“Ma possiamo stare qui? Credevo che  a nessuno fosse permesso”. 

“lord zest non ha espressamente proibito di frequentare la biblioteca, semplicemente il nostro signore ha smesso di frequentarla e noi servitori abbiamo cessato di entrare per il timore di contrariarlo” ribattè il primo coniglio.

“E  se il padrone si arrabbia?”

“ il padrone ora è distratto dalla caccia e dai due sciocchi che stanno cercando di fuggire, sono abbastanza sicuro che possiamo stare qui”.

 Il secondo coniglio si lasciò convincere, anche se le sue orecchie continuarono a frustare l’aria. La ragazza fiamma ascoltò la conversazione facendosi piccola piccola come un cerino. I due non si accorsero di lei, perchè si affacciarono proprio alla finestra vicino all'angolo da lettura. La ragazza fiamma si trovò vicino alle orecchie del coniglio nervoso e a furia di osservarle tremare le venne un'idea, un'idea ardita che se fosse fallita avrebbe causato la sua morte ma se fosse riuscita le avrebbe regalato la libertà. La ragazza fiamma non ebbe esitazione. Usando il proprio corpo come un pendolo la fanciulla cominciò a fare oscillare la lampada ad olio avanti e indietro. Ad ogni oscillazione la lampada ad olio si avvicina alle orecchie del coniglio, alla fine la fanciulla riuscì a fare scontrare il vetro caldo con l'orecchio del coniglio.la reazione dell'animale fu immediata, egli gridò e d'istinto sferrò un pugno contro la causa del suo dolore, la lampada ad olio si ruppe e la ragazza fiamma rotolo sul pavimento. Era stordita ma libera, finalmente libera.





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