Prologo
2 Ottobre
1893. Londra, Inghilterra. Ore 17:17.
Da ormai
interminabili ore le donne vagavano per le strade di Londra, con la
speranza che un qualche miracolo potesse porgere loro una mano.
Erano
stanche, affaticate dal lungo viaggio che le aveva portate fino a
lí, ma risollevate del fatto che finalmente erano libere,
senza più catene.
Le valigie che contenevano i loro pochi averi sembravano quasi macigni,
i loro sguardi scrutavano attentamente ogni angolo per riuscire a
trovare la giusta direzione.
Laurent le
stava aspettando all'angolo di Green Street, una pipa tra le labbra
appena inumidite. Che si fossero perse? Era forse successo
qualcosa?
Diede un
colpetto con il piede destro ad un sassolino, che rotoló
fino alla ruota di una carrozza ferma ad un paio di metri. Il cocchiere
alzó lo sguardo per un istante, per poi rituffarsi nella
lettura del suo giornale.
- Dai
ragazze, per di qua. - Esme giró furtiva in un vicolo
semibuio. - Non dovremmo essere lontane. - Si guardó
velocemente intorno, cercando di rispolverare tra i suoi ricordi la
strada giusta.
- Zia, sei
sicura che sia qui? Ho
una strana sensazione... - Alice non fece
in tempo a finire la frase, che un ratto sgattaioló fuori da
un buco e corse veloce davanti ai suoi piedi. Bella soffocó
un grido, e Rosalie subito dietro di lei tiró su velocemente
la sua valigia un po' malconcia con una smorfia disgustata in viso.
- Non
lo so, piccola mia. Sono passati tanti
anni dall'ultima volta in cui venni qui a Londra, purtroppo non ne ho
una gran memoria. - Avanzarono velocemente fino alla fine della
stradina, spuntando ad un incrocio.
Da lontano,
videro un uomo in un vecchio completo color borgogna, un cappello in
testa e dei lunghi capelli intrecciati. Esme si rianimó
subito, e incitó le ragazze a sbrigarsi.
- Esme
Evenson! Finalmente siete qui. - Laurent
allargó appena le braccia dirigendosi verso di loro e le
aiutó a prendere un paio di valigie. - Il
dottor Cullen vi sta aspettando. Spero abbiate fatto un buon viaggio.
Quanto siete cresciute ragazze mie... - Laurent
scrutó rapidamente le sorelle, con un accenno di sorriso.
- Laurent,
é per noi un grande piacere rivederti. - I cinque
salirono uno dietro l'altro sulla carrozza che, da una mezz'ora
abbondante, li aspettava.
- Ne
sono felice. - Si accomodarono,
nel frattempo che il cocchiere con un lieve colpo di frusta diede
ordine ai due cavalli di partire.
- Ve
lo prometto, vi troverete bene a casa Cullen. É uno dei
medici più illustri qui a Londra, la sua fama ha raggiunto
ormai quasi tutta la periferia. Mi sono assicurato che questa volta
possiate trovarvi in un posto sicuro. - Rosalie
sospiró appena, sistemando con le mani la gonna sulle sue
gambe. Molti ricordi le invadevano la mente, e le sue sorelle lo
sapevano bene. Si sistemó nervosamente la lunga treccia
bionda sul petto, nascondendo appena i suoi occhi azzurro cielo sotto
al cappello.
- Tra
quanto arriveremo, Laurent? - La voce soave e
delicata di Bella ruppe il silenzio che si era formato pochi istanti
prima. I suoi occhi color cioccolato incrociarono quelli dell'uomo,
contornati da piccole rughe che segnavano ormai il passare del tempo in
maniera inesorabile.
- Un
paio d'ore, Bella. Potete riposarvi, c'é una calma insolita
oggi nelle strade. Approfittatene. - Le ragazze si
guardarono, mentre Esme si era già assopita.
Alice
guardó fuori dal finestrino, incrociando il suo riflesso
stanco ma rasserenato. I suoi capelli neri corvino le sfioravano appena
le spalle, e sorrise nel vederli tutti scombinati dopo la lunghissima
camminata. Le gocce di pioggia sul vetro e il cielo ingrigito le
stavano accompagnando verso la loro nuova dimora, e tante erano le
domande che le attanagliavano. Che cosa sarebbe successo da quel
momento in poi?
Hello hello! Dopo
ormai 7 anni, ho deciso di rifare capolino su questo magnifico sito, e
riprendere in mano una storia che mi stava tanto a cuore allora quanto
adesso. Per chi se lo chiedesse, il profilo Alba97 é il mio,
ho deciso di aprirne uno nuovo per poter ricominciare da capo
le mie FF.
Spero questa volta di poter suscitare in voi un interesse verso la
storia.
PS. I dialoghi in
grassetto sono originariamente in francese, per questioni
di logistica ho voluto scriverli direttamente in italiano ma
é bene che io lo specifichi per dare un senso alla storia.
Bacioni!
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