Come essere felici

di hapworth
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Credo sia passato un sacco di tempo dall'ultima volta in cui mi sono approcciata a una storia originale, ma alla fine ho capito che dovevo scrivere questa piccola cosetta per una delle persone più importanti della mia vita. Probabilmente non la leggerà mai, MA CHISSENE.
In ogni caso è una robettina breve e un po' scemotta, quindi nulla.
A chiunque avrà voglia di leggerla, auguro una buona lettura. E ricordate: meritiamo tutti di essere felici.

hapworth


Questa storia partecipa al "Writober" di Fanwriter.it.
prompt: vibrazioni || lista: ink


Come essere felici

Era quando lo guardava che sentiva il cuore pieno e vibrante di sentimento ed il desiderio di dirlo anche a lui era così intenso... ma ammettere che avrebbe voluto di più sarebbe stato prematuro, considerando che stavano ancora imparando a conoscersi.
Aveva gli occhi chiari quanto i suoi, ma più limpidi e la gioia gli stava bene addosso, lo rendeva raggiante, con quel sorriso ampio e contagioso che aveva imparato ad amare con la stessa facilità con cui respirava.
Era bello, per una volta, sentirsi pienamente se stesso nello stringere la sua mano, nella consapevolezza che aveva ciò che aveva sempre desiderato, ma che aveva pensato di non poter mai avere, non così, non con quella bellezza intorno a loro che lo rendeva felice anche solo di un messaggio vocale o di un bacio sulla guancia dato a beneficio di chi ancora non sapeva. Ma era importante? Forse, in parte. Ma chi doveva sapere lo sapeva ed era bello vivere con la consapevolezza che qualcun altro si sentiva come lui, insicuro e un po' sdolcinato.
E forse non avevano ancora usato la parola “amore”, ma al momento non lo riteneva così necessario; bastava sentire il suo cuore stringersi e tutta la sua anima scossa dai mille sentimenti differenti quando lo vedeva arrivare – con i suoi canonici dieci minuti di ritardo almeno – per sentire finalmente che poteva essere felice anche lui, come tutti gli altri.


Fine




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