My
pen is bigger than
yours
Daron
Apro il pacco appena ritirato dal corriere e scoppio a
ridere, ammirando con estremo interesse la t-shirt bianca che tengo tra
le
mani.
Corro in camera da letto e mi piazzo di fronte allo
specchio, per poi sfilarmi velocemente la canottiera che indosso e
sostituirla
con il capo d’abbigliamento nuovo di zecca.
Mi sta un po’ larga, ma non importa: stasera farò
faville,
sono contento che sia arrivata in tempo per l’incontro con i
ragazzi.
Ti aspetta una bella sorpresa, Dolmayan, penso
divertito.
Shavo
Quando Daron entra nel locale, il mio cervello registra
qualcosa di diverso in lui; lo osservo meglio mentre mi si avvicina e
allora
capisco: scoppio a ridere e lo indico, dicendomi mentalmente che non
può aver
davvero ordinato quella maglietta.
Ricordo perfettamente quando, qualche settimana fa,
gironzolavo su Wish a tempo perso. Ho trovato una t-shirt perfetta per
lui e
gliel’ho mandata, ma non avrei mai immaginato che la
comprasse sul serio.
«Ciao ragazzi!» esclama il chitarrista,
sorridendoci
sornione e lanciando una lunga occhiata a John.
Serj aggrotta la fronte e lo osserva con fare critico. «Che
cazzo ti sei messo addosso?» chiede.
«Ehi, il merito di quella maglietta è
mio!» intervengo.
John sospira e incrocia le braccia sul petto. «T-shirts di
fandom» commenta.
John
My pen is bigger than yours, leggo sulla maglietta
di
Daron.
È bianca, accanto alla parola my spicca
il disegno
stilizzato di una penna che però rimanda ad altro.
Quell’idiota l’ha fatto apposta, vuole provocarmi.
Ghigno tra me e lancio un breve sguardo complice a Serj. Il
cantante fa spallucce e rotea gli occhi, per poi chiederci cosa
vogliamo
ordinare.
«Non ti vergogni ad andare in giro in queste
condizioni?»
domanda Shavo, continuando a ridacchiare.
Mi sporgo sul tavolino e osservo meglio Daron. «Da dove
salta fuori questo cimelio demenziale?»
«Da Wish» risponde Daron inorgoglito.
«Avrei dovuto immaginarlo…»
«Che c’è? Questa maglia è
bellissima, la metterò al prossimo
concerto» dichiara il chitarrista, mentre un cameriere si
avvicina a noi per
prendere le ordinazioni.
Il locale non è affollato, così il ragazzo in
divisa si
ferma un po’ di più in piedi accanto a me.
Scandaglia me e i miei amici con
occhiate incuriosite, poi si sofferma sulla t-shirt di Daron e
annuisce. «Bella
questa!» esclama.
Daron mi strizza l’occhio. «Vedi? L’ha
detto anche lui!»
Sospiro: mi sta veramente facendo perdere la pazienza.
Daron
«Ragazzi, vado in bagno. Quando arriva la mia birra, non
bevetela» annuncio.
«Ma chi te la tocca?» borbotta Serj con un sorriso
serafico.
Faccio spallucce e mi metto in piedi, dirigendomi verso la
toilette senza aggiungere altro.
Apro la porta e per fortuna trovo l’antibagno deserto. Mi
lavo con calma le mani, osservo il mio riflesso nello specchio e
contemplo il
modo in cui quel nuovissimo capo d’abbigliamento mi dona.
E aspetto.
So esattamente cosa sta per succedere.
Sono una testa di cazzo e mi piace tantissimo provocare
John.
Mi lascio sfuggire un sorrisetto, poi strappo una salvietta
e la uso per asciugarmi le mani.
La porta alle mie spalle si apre e la figura imponente di
John mi lancia un’occhiata carica di significato attraverso
lo specchio.
«Ti stavo aspettando» mi limito a dire.
Serj
Io e Shavo ci scambiamo un’occhiata.
«Cristo, spero non ci diano dentro in
bagno…» borbotta il
bassista.
Mi porto una mano sul mento con fare pensoso. «Certe volte
ho l’impressione che siano due ragazzini in preda ai bollenti
spiriti
adolescenziali» commento con fare pacato.
Non mi preoccupo troppo di ciò che faranno Daron e John, del
resto è chiaro a tutti che hanno una relazione, anche se non
sono tipi che
amano ostentarlo o scambiarsi effusioni in pubblico.
«Daron l’ha fatto apposta» insinua Shavo,
sorseggiando un
po’ di birra dal suo bicchiere.
«Cosa?»
«Si è messo quella maglietta per provocarlo,
è palese.»
Sghignazzo e mi guardo intorno, incrociando distrattamente
lo sguardo di qualcuno dei presenti. «Tu dici?»
Shavo scoppia a ridere e richiama il cameriere per
richiedere il secondo giro.
John
Lo guardo attraverso lo specchio e vorrei prendere a
schiaffi quella faccia increspata in un ghigno fin troppo divertito.
Daron si volta nella mia direzione e finge un sorriso
innocente. «Allora? Ti piace o no la mia sorpresa?»
Faccio qualche passo avanti e lo raggiungo, schiacciandolo
con il mio corpo contro il bordo del lavandino. «Moltissimo,
ma c’è un
problema» replico, rimanendo mortalmente serio.
«Sarebbe?» esala lui a pochi centimetri dalle mie
labbra.
«Quello che c’è scritto sopra non
è vero…»
Daron ridacchia. «Vuoi scommettere?»
Lo afferro con malagrazia per il colletto della t-shirt e lo
tiro più vicino a me, infilando il mio ginocchio tra le sue
cosce e fissandolo
dritto in quelle iridi nere piene di ironia.
«Che c’è, Dolmayan? Non hai portato il
metro?» mi sbeffeggia
ancora, ma il suo respiro si è fatto corto e la sua voce
trema appena.
«Non ne ho bisogno» ribatto.
Daron appoggia una mano sul mio petto e continua a sostenere
il mio sguardo. «Non riuscirai mai a battermi»
sussurra.
Indietreggio all’improvviso e torno nuovamente verso la
porta, godendomi la sua espressione delusa e spaesata.
«Vedremo» concludo, per
poi uscire e lasciarmelo alle spalle.
Daron
Bastardo.
Stringo i pugni e cerco di regolarizzare il respiro.
Ancora una volta, John ha dimostrato di avere una resistenza
incredibile, superiore alle mie aspettative.
Speravo di farlo cedere, invece è riuscito anche stavolta a
fregarmi.
«Mi vendicherò» sibilo tra i denti,
lanciando un’altra
occhiata alla mia t-shirt.
Tiro indietro la testa e mi passo una mano tra i capelli,
sospirando profondamente mentre provo a scacciare la profonda
eccitazione che
ancora mi sento addosso.
Ti farò impazzire, anche se il mio cazzo non
dovesse
essere più grande del tuo.
Ghigno tra me e me, poi esco dal bagno e raggiungo i miei
amici.
😊 😊 😊
[Prompt 2:
“Non riuscirai mai a battermi!” / Prompt 49:
“Mi vendicherò!”]
Ciao a tutti,
sono felicissima di essere tornata a scrivere
nel fandom dei miei adoratissimi System *___*
E quale poteva
essere il modo migliore per passare di qui,
se non un raccontino erotico/demenziale?
Per la nascita
di questa storiella devo ringraziare un
articolo trashissimo, ovvero la maglietta che Daron indossa!
Eccola qui:
Cioè,
ma davvero esistono di questi articoli? AHAHAHAHAH, e
poi quando ho saputo della sua esistenza, il mio cervello è
partito
immediatamente e ha elaborato un’idea sui SOAD,
logicamente… con una scritta
come quella, come potevo lasciarmi sfuggire
un’opportunità del genere? Eh,
cercate di capirmi…
Così
come non potevo evitare che Daron facesse lo spaccone e
provocasse John, ooooh, adoro questi due quando si punzecchiano in
questo modo
– almeno nelle storie, anche se sinceramente spero che lo
facciano pure nella
realtà, sarebbe oro per me assistere a una scena del genere
XD
E chi poteva
essere il procacciatore di trash per Daron? Ma
Shavo, ovviamente! Io boh, ho i neuroni a pezzi ^^”
E poi
c’è Serj, povera vittima… ma
cos’ha fatto di male per
meritarsi tutto questo? Povera stella ç___ç
Piccolo appunto
per chi non conosce il fandom: la maglietta
che vi ho fatto vedere, se avesse la scritta “my cock is much
bigger than
yours”, sarebbe proprio una maglia a tema SOAD, dato che
questo è un verso
celeberrimo del loro brano Cigaro. Quindi, questo
simpatico gadget non è
che una semi-citazione ai System, se così vogliamo
considerarla!
Questa storia,
come noterete, è divisa in piccoli frammenti:
non so neanche io perché, ho cominciato a scriverla e volevo
che fosse così, è
solo un piccolissimo esperimento anche abbastanza nonsense, abbiate
pietà ^^”
Spero veramente
che questa fesseria vi sia piaciuta, e ora
voglio vedere se qualcuno di voi mi chiederà il sequel,
SENZA FARE NOMI!
Ahahahahahahahah :P
Grazie per aver
letto, mi auguro di avervi strappato un
sorriso ;)
Alla prossima
♥
|