Tu sei Tu

di _tuseitu
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RICCARDO
È passata una settimana dalla sera in cui ho rivisto Alba e non sono riuscito a togliermela dalla testa nemmeno per un secondo.
Quando sono a letto, non riesco a dormire. Mi chiedo dove sia, se anche lei mi stia pensando.
Non riesco a smettere di chiedermi se abbia raccontato a qualcuno che ci siamo rivisti, in che modo l'abbia fatto o se, invece, non abbia detto nulla, perché non è stato poi così importante per lei.
Non è servito nulla a distrarmi. Né fumare.
Né le uscite con Marco, né il colloquio di lavoro che ho tra qualche giorno.
È stata mia madre a trovare un contatto: uno dei suoi 'fidanzati' lavora in una clinica e stanno cercando degli infermieri, così ha fatto il mio nome.
Credo che in parte, me lo dovesse, se sono qui è solo a causa dei suoi investimenti sbagliati.
Ho sempre fatto di tutto per cercare di aiutarla. Appena ho iniziato l'università ho fatto il barista, il lavapiatti, il cameriere, ho fatto persino lo spogliarellista.
Fino a che non mi sono laureato e ho cominciato da subito a lavorare come infermiere in pronto soccorso.
Avrei voluto diventare un medico, una parte di me forse lo desidera ancora, ma sarebbe stato tutto più difficile.
Ora che ho lasciato il mio lavoro e il mio monolocale in affitto a Milano, mi sento un po’ perso.
Questo è il luogo dove sono nato e cresciuto, dovrei sentirmi a casa, ma qui non mi sento così.
L'unica cosa che assomiglia vagamente al sapore di una casa in questo posto è la presenza di Alba.
La sento dappertutto la sua presenza.
Quanti pomeriggi abbiamo passato a studiare insieme in questa stanza?
Con lei che traduceva le versioni di latino e greco e io che facevo le analisi testuali di letteratura, gli esercizi di inglese e i riassunti di storia dell'arte.
Quante sere ci siamo addormentati in questo letto e quante mattine ci siamo seduti a fare colazione insieme in cucina per poi correre a scuola?
Come ho potuto mandare all'aria tutto questo?
Non ho avuto il coraggio di restare, quando lei aveva più bisogno di me.
E adesso ne pago le conseguenze.
Perché pensavo che dopo cinque anni avrei dimenticato tutto.
E invece no.
Tutto è più vivo di prima.
Tutto fa più male di prima.

E tu come stai, Alba?
Sono le tre di notte e ti penso
Scrivo.
Invio.





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