Desidero il tuo respiro

di Dromeosauro394
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verme grigio

Desidero il tuo respiro

 

Non ricordo com’era avere il mio corpo integro. Né ricordo di averlo mai voluto integro. Forse solo ora lo voglio. Per lei.

Vedo il disgusto e il terrore negli occhi degli altri uomini quando mi guardano, sanno che essendo un Immacolato sono stato mutilato. Ho visto il desiderio negli occhi degli uomini che a quanto pare nasce da lì, non mi ha mai fatto rimpiangere niente. Le loro voci sono profonde, le loro guance ispide di barba e i loro corpi sono irsuti.

Io sono immacolato. Non ho un pelo su di me e neanche niente di molle e flaccido tra le gambe. Ogni fibra del mio corpo è dura e scolpita come il bronzo della mia armatura.

Sono uno strumento per combattere e uccidere. Anche ora che sono libero non credo potrei fare niente oltre a questo. Non ho una casa, una famiglia, dei ricordi a cui aggrapparmi. Il mio primo ricordo è il cucciolo che mi diedero dopo avermi tagliato. Ricordo il suo respiro accanto a me durante la notte e quando quello stesso respiro si spense tra le mie dita un anno dopo, quando mi ordinarono di ucciderlo.

Ogni vita che spengo mi scivola addosso come acqua, ma il fiato del cane brucia ancora come fiamma di drago.

Quanto vorrei poter sentire il respiro di lei accanto a me. Ma a Missandei di Naath, non potrò dare figli, non potrò dare piacere, non posso farla ridere come vedo che a volte fa con altri. Sono come una statua: dura e pura, inamovibile. Ma nessuno vuole una statua al proprio fianco. Non sentiresti alcun respiro.

Il gran padrone Kraznys diceva che gli Immacolati troverebbero più facile smettere di respirare che disobbedire a un ordine. Forse aveva ragione. Ma io ora voglio respirare. Voglio essere vivo. Voglio che tu senta il mio respiro Missandei.

Ti prego fammi sentire anche il tuo.





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