Notte

di MidnightRadio
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Notte, insonnia, ruota con smania febbrile nella sua stanza, almeno con il corpo.
Almeno con il corpo ancora si trova a terra, ma la testa… la testa.
Urla, ride, trema, si graffia la schiena con le unghie mentre si dondola da seduto.
Le unghie rosse, i solchi sulla pelle disegnano un macabro quadro.
La pelle si lacera, i muscoli si serrano, le urla esplodono come mine mai detonate.
Notte, insonnia, sale sul tetto di casa sua, almeno con il corpo.
Le stelle lo bruciano vivo con il loro calore.
L’argento sul suo collo riflette la loro luce nell’aere.
Attira la Luna famelica, benevolente.
Madre Luna lo osserva.
Alza il viso verso il cielo.
Il vento fischia dentro le sue orecchie.
Il freddo gli punge la pelle.
Smette di tremare.
Dolore acuto.
Due sfere.
Due sfere vorticano, appese alla sua faccia.
Nero.
Buio.
Notte, insonnia, occhi scavati, ossa rotte, muore, almeno con il corpo.
Almeno con il corpo ora è morto, ma la testa… la testa…
Madre Luna…
Madre Luna…
Madre Luna…




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