Una volta, in Giappone, durante una giornata soleggiata, due samurai s'incontrarono. Il primo completamente coperto dalla sua armatura e il volto mascherato, l'altro con abiti leggeri, ma armato di due spade anziché una sola, una più lunga e l'altra più corta.

I due decisero di duellare all'ultimo sangue e, così, incrociarono le lame. Il guerriero con due spade usò l'arma più lunga per colpire con un fendente verticale dall'alto verso il basso, ma il colpo fu bloccato dalla spada dell'avversario. Tuttavia, lo spadaccino usò la seconda lama per trafiggere l'addome dell'altro samurai, per poi abbassare la guardia, credendo di aver vinto. Tuttavia, il guerriero in armatura diede un rapido colpo di spada verso il nemico, ma si fermò prima ancora di poterlo ferire. Poi iniziò a parlare.

-Questo è il giorno della tua sconfitta, ma nessuno ne verrà mai a conoscenza, poiché le mie sono le parole di un perdente.

Il guerriero in armatura si tolse la maschera, rivelando di essere un teschio, con il capo pieno di crepe, un dente d'orato e uno mancante.

-Come puoi vedere, io sono già morto, pertanto non posso perdere. Ma la tua leggenda deve andare avanti; la leggenda dell'imbattuto Miyamoto Musashi deve continuare.

Il guerriero armato di due lame lo guardò impassibile, per poi rispondere.

-Va bene, ti ringrazio.

Il leggendario Miyamoto Musashi decise quindi di andarsene sudando freddo, iniziando a correre a gambe levate una volta raggiunta una certa distanza. Lo scheletro prese la strada opposta, rinfoderando l'arma e guardando verso l'orizzonte.

All'insaputa della storia dell'uomo, la leggenda di Samurai Skeleton era appena cominciata.