Halloween
Guardai il bel ragazzo davanti a me. Entrambi eravamo tesi e stavamo a distanza l'uno dall'altro. Alexander attendeva una risposta, ma le parole non riuscivano ad uscire dalla mia bocca.
« Claire... ti prego... dammi una risposta. Vuoi stare con me? »
Era davvero straziante sentire il panico nella sua voce da angelo. Anche il suo aspetto era di un angelo da quanto era bello. Mi ero innamorata di lui e ora che mi ricambiava, avevo paura di perderlo da un momento all'altro. Non ero interessante come il resto delle mie coetanee e si sarebbe stufato di me entro pochi giorni. Prima di compiere il passo, dovevo essere sicura che ciò che provava per me fosse vero.
« No... » Sospirai.
La voce mi uscì più roca di quanto avessi immaginato, ma non ci feci caso. Sembrava davvero abbattuto.
« Ma ho voglia di parlarti e stare con te... »
Dissi avvicinandomi lentamente.
« Allora parlami e stai con me! »
Alexander mi afferrò per un braccio. La sua mano sempre gelida mi fece rabbrividire di freddo.
Mi sussurrò un scusa e la sua mano si avvicinò al mio viso.
mi lasciai accarezzare, mi gustai quel momento di intimità.
« No, Alexander. »
Dirgli quelle cose di certo non mi faceva piacere.
« Mi dispiace... »
Dissi staccando la sua mano da me e allontanandomi. Lui mi riprese e mi avvicinò di nuovo a se.
« Pensaci bene... mi ami, lo so. Lo hai detto tu stessa prima, che vuoi stare con me. »
Sospirai. Ogni volta era una tortura ripetergli le stesse cose.
« Ci ho già pensato due giorni. Quello che voglio è un rapporto diverso. Di amicizia. Almeno per ora. »
Dissi convinta.
« Perché ti voglio bene e non voglio perderti. »
Mi tranquillizzai appena gli dissi quale era il problema. Feci per voltarmi e dirigermi verso la porta di casa, ma Alexander mi bloccò con un cenno della mano.
« Se è questo il problema, non devi preoccuparti. Non mi perderai, te lo prometto. »
Mi disse con la sua voce cristallina e lo sguardo penetrante. Sembrava sincero, ma ancora non mi convinceva.
« Lo dici così per dire o lo pensi veramente? »
« Lo penso veramente, amore mio. Da quando ti ho notata sto meglio con me stesso. Non mi sento più un mostro ma un umano vero con dei sentimenti profondi. »
Sapevo a ciò che si riferiva: alla sua natura di vampiro che non accettava.
« Ti amo... »
Mi disse all'orecchio con una voce calda e seducente. Andai in iperventilazione. Dopo queste parole non potevo dirgli di no. Diceva la verità, non avrebbe mai mentito sulla sua condizione. Avvicinai le mie labbra alle sue e lo bacia con entusiasmo.
« Sono felice che le mie parole ti hanno fatto capire che non mi perderai mai. E sono colpito che sia bastato soltanto una frase per farti ragionare. » Rise.
« Come potrei dubitare dopo ciò che mi hai detto? Sentirsi umani nonostante la natura vampiresca, significa che si ha un cuore che sa amare. Questo mi basta per crederti e stare finalmente insieme a te. »
Gli dissi sorridente. Lui mi paralizzò con il suo sguardo magnetico e mi baciò ancora una volta.
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