Drip. Drip. Drip.
Cesare, un ragazzino di Esquilino, uno dei quartieri più disagiati di Roma, se ne stava sdraiato sul letto con l’intento di dormire, ma a causa di un fortissimo temporale, il gocciolamento continuo dal soffitto in un secchio di metallo sul pavimento, gli rendeva il sonno difficoltoso. Inoltre, pur avendo svuotato il contenitore poco prima di coricarsi, presto sarebbe stato pieno di altra acqua piovana, scomodandosi di smaltirla nuovamente.
«Li mortè, ma proprio ‘sta stanzaccia me doveva capità» borbottò a bassa voce.
Drip. Drip. Drip.
A Cesare venne poi l'idea di sostituire il secchio con una damigiana vuota in vetro da trenta litri con bocca larga, immettendo una serie di stracci al fine di attutire il rumore da sgocciolamento. Funzionò.
«Porca mignotta! Che genio che sono! E bonanotte ar secchio!» |