La freccia

di _Glaucopis_
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Calipso aveva sempre amato osservare le stelle.
 
Le avevano tenuto compagnia nelle lunghe notti solitarie sull'isola di Ogigia. La loro luce l'aveva rassicurata prima dell'esilio, durante la guerra, quando la paura non le permetteva di prendere sonno. Prima ancora aveva passato ore ad ammirarle assieme a Zoe, divertendosi a inventare nuove costellazioni e storie sulle loro origini.
 
Ricordava perfettamente l'ultima volta in cui l'avevano fatto. I loro ultimi momenti da sorelle. Poco tempo dopo si sarebbero trovate su due lati opposti del campo di battaglia.
 
Zoe aveva indicato un punto nel cielo.《Vedi quella freccia?》
Volto lì lo sguardo, Calipso aveva annuito.
《È la prima che la più abile delle cacciatrici scagliò. Finì lassù, e da allora indica il cammino giusto a chi è disposto a seguirla》
《È una storia bellissima, ma come fa quella direzione ad essere giusta per tutti?》
《Non lo è. Indica un punto diverso per ogni persona. Io ho intenzione di seguirla》
《E dove ti porterà?》
《Al mio destino. Alla me stessa migliore che possa diventare》
Calipso aveva provato grande ammirazione per la sorella. 《Buona fortuna, allora》
《Grazie》 aveva detto lei con un sorriso. Poi aveva aggiunto, con una serietà di cui allora la minore non aveva capito il perché: 《Anche tu dovresti seguirla》.
 
Erano passati più di tremila anni da quella notte, e molte cose erano cambiate.
Per esempio, il valore delle stelle. Ora che Zoe era tra di loro, Calipso le trovava perfino più belle.
 
Ogni notte, prima di andare a dormire, passava del tempo sul tetto della Waystation e parlava alla cacciatrice, cercando disperatamente di recuperare parte del tempo perduto.
 
《Ciao, Zoe》 esordì, come era solita fare ogni sera 《Spero che tu stia bene e abbia visto cose interessanti da lassù. Oggi è stata una giornata meravigliosa per me. A scuola stiamo preparando uno spettacolo. Un musical, per essere precisi. Sai, mi piacciono molto. Mi chiedo cosa avrebbero fatto ai nostri tempi usando questo genere. Comunque, metteremo in scena "Mamma mia!". Parla di una ragazza che scopre di avere tre possibili padri e li invita segretamente tutti e tre al suo matrimonio, pensando di poter riconoscere all'istante quello vero. Ho avuto il ruolo della protagonista! Per festeggiare Leo mi ha portata in un posto in cui fanno delle torte deliziose. Lui sarà uno dei tecnici. Dice che sarò l'unico membro del cast autorizzato ad avvicinarsi alle apparecchiature》accennò una risata.
 
Fece una pausa, quasi aspettandosi che l'altra replicasse.
 
《Emmie mi ha raccontato di quando ti sei mostrata disposta a sacrificarti pur di salvare le altre cacciatrici.
Sei...Sei stata molto coraggiosa. Vorrei essere più come te》
Si passò una mano sugli occhi, che avevano improvvisamente cominciato ad inumidirsi.
 
《Ricordi la notte della freccia? L'ultima in cui abbiamo guardato le stelle insieme. Ogni tanto mi chiedo cosa sarebbe successo se l'avessi seguita anch'io. Forse avremmo avuto più tempo insieme. Non saremmo state costrette a scontrarci...》
 
Non riuscì più a trattenere i singhiozzi, e si prese il viso tra le mani.
 
《E magari qualcos'altro sarebbe cambiato, e... e tu saresti ancora qui. Mi dispiace, Zoe. Mi dispiace. Non sai quanto. Vorrei poter tornare indietro e cambiare tutto. Vorrei poterti parlare di persona. Vorrei abbracciarti. Vorrei che tu potessi rispondermi》
 
Tirando su col naso, alzò nuovamente lo sguardo sulla costellazione della sorella.
Notò qualcosa di cui non si era mai resa conto prima: la freccia incoccata dalla cacciatrice sembrava indicare esattamente la Waystation. Ricordò le sue parole.
 
《Ma è impossibile, vero? Però io... io ho una seconda possibilità. Posso seguire la strada giusta》 sorrise tra le lacrime 《Giuro sullo Stige che ti renderò fiera di me. Ti voglio bene》




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