Caro R.

di Emily Jackson
(/viewuser.php?uid=627009)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Caro R, si sono sempre io e sto scrivendo sempre a te. Pensavo di esserne uscita, ma ogni volta che ti vedo capisco di essermi sbagliata. Tu mi hai presa, mente, corpo, sono tua senza che tu te ne sia reso conto. Ma come potresti d'altronde? E' abbastanza evidente insomma che io e te siamo compleatamente diversi. Tu sei bello da fare schifo e io sono così... Perdo un sacco di tempo a farmi film mentali e a fantasticare su quanto sarebbe bello stare con te, perchè tu mi piaci davvero. Ogni volta che ti vedo mi rendo conto di non essere mai uscita dalla cotta che avevo per te. Mi sforzo di vederti come un amico, mi sforzo anche di comportarmi come se tu fossi solo un amico per me, ma chi voglio prendere in giro? Me stessa, sicuramente. Sarà il periodo stressante ma vorrei solo stare abbracciata a te per un po', basterebbe solo quello. Forse poi potrei anche provare ad uscire da sta cotta pestilenziale perchè mi sta letteralmente consumando. A volte vorrei riuscire o a farmi meno film mentali ed illusioni, oppure a farmi meno problemi e dirti tutto. Entrambe pessime decisioni, vero? Già, come pensavo. G




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3944388